Aidan Robinson torna a casa a l'una passata, chiude piano la porta di casa e non sento più nessun rumore dopo quello della serratura che scatta.E non lo dico perché ho contato ogni secondo da quando è uscito
Solo perché l'orologio è propio davanti a me, mentre aspetto che l'acqua per la mia camomilla si riscaldi.Fisso i miei pantaloncini di raso rosa e mi chiedo de Jessica abbia delle gambe più belle delle mie
Sicuramente
Ok, sto diventando un'attiminoScarto la confezione della camomilla e la lascio cadere nella tazza, osservando con tristezza la cucina deserta, illuminata solo dalla luce sotto la cappa.
Mi giro per togliere il pentolino dal gas quando una voce mi fa sussultare
«Diane» il mio nome, sussurrato da lui in quel modo fa sparire ogni segno di incazzatura. «Cosa fai ancora sveglia?»Minchia è un fantasma
Quando è arrivato?«Preparavo una camomilla. Non riuscivo a dormire.» replico senza girarmi. Verso un po' d'acqua nella tazza e butto il resto nel lavandino, lasciando il pentolino sul fondo.
«Mi dispiace.» sussurra con un sospiro.
Fermi tutti
Cosa?Mi giro di scatto, rischiando di far cadere la tazza. Aidan è dall'altra parte dell'isola della cucina, con la camicia mezza sbottonata e le maniche arrotolate. Mi squadra lasciando vagare i suoi occhi sulle mie gambe nude.
Ecco
Vado a fuoco«Scusami per il mio comportamento di oggi, non sono riuscito a controllarmi.» mi dice incrociando i suoi occhi con i miei.
Ho la gola secca
Non posso parlare
Dovevo coprirmi di più
Come faccio a parlare con quello sguardo su di me?!«Non c'è problema.» ribatto, sorseggiando la mia camomilla.
Lui avanza facendo il giro della cucina e si ferma davanti al freezer. Ne tira fuori una confezione di gelato alla stracciatella.
«Vuoi?» mi chiede poggiando la vaschetta sul tavolo.
Ancora una volta sento i suoi occhi perquisirmi da capo a piedi.Dì di no Diane
È uscito con Jessica
Non si metterà mai con una sfigata come te«Va bene.» sussurro poggiando la tazza sul bancone.
Lui accenna un sorriso con una fossetta sulla guancia e recupera due cucchiai dal cassetto delle posate. Me ne porge uno e si sistema su uno sgabello accanto a me. Apre la confezione e affonda il cucchiaio nel gelato.
Porta la prima cucchiaiata alle labbra, tenendo il contatto visivo con me.Questa è una provocazione
Dillo e facciamola finitaPrendo anche io un po' di gelato e me lo porto alle labbra, tenendo lo sguardo basso.
«Non sarei dovuto scoppiare in quel modo, e stasera ci ho pensato molto.»Ha pensato molto!
Ha pensato molto a una conversazione avuta con me!!!«Non eri a cena con Jessica?» mi tappo la bocca con le mani sgranando gli occhi.
«Mio Dio, mi scusi io-»
«Cosa ti fa pensare che io sia andato a cena con Jessica?» mi chiede lui, accigliato.
«Ehm e-ecco io...ho visto la chiamata e-»
«E quindi hai dedotto che io fossi uscito con lei?» mi chiede alzando le sopracciglia.
«Ero a una cena di beneficenza per i bambini malati di leucemia, Diane.» mi confessa lui, con un sorrisino sulle labbra. Infila un'altra cucchiaiata di gelato in bocca e mi guarda.Cazzo
Quanto sei stupida Diane
Gliel'hai pure detto
Ma io dico
Almeno fai la vaga no?!«Probabilmente non te lo ricordi, ma Jessica è la mamma di Anastasia. Mi sono occupato di contattarla per alcune faccende.»
«Ah.» non riesco a dire nient'altro. Ho fatto la figura delle deficiente, ovviamente.
«Stavo dicendo, che stasera ho pensato molto alla nostra conversazione, e mi dispiace di averti accusato senza ascoltarti.» mi dice con calma, quasi stesse parlando del tempo.Oddio
Aidan Robinson si sta scusando con me
Con me!
Manteniamo la calma«Non fa niente, ti capisco. Io non mi fido neanche della mia stessa ombra.» sussurro a mo' di scusa. Lascio che le nostre ginocchia si sfiorino, mentre lui affonda il cucchiaio nel gelato ancora una volta.
«Fidati di me, Diane.» mi sussurra lui, guardandomi negli occhi, il suo pollice sfiora la mia mano provocandomi mille brividi.Oddio
Che rispondo adesso?!
No no
Svengo
Sto andando a fuoco
Chiamate i pompieri!
È troppo vicino«Solo se lo farai anche tu.»
«Ci proverò.» mi risponde.
Il suo viso è talmente vicino, le nostre ginocchia si toccano, il suo respiro si infrange sulla mia pelle.
Accenna un sorriso mentre io batto le ciglia per assicurarmi che tutto questo sia vero.Che non sia tutto un sogno
Uno splendido sogno«Mi dispiace di essere stata inopportuna, riconosco di essere fastidiosa e-»
«Non sei fastidiosa Diane, te lo assicuro.» mi fa lui, leccandosi le labbra. Poso il mio sguardo sulle sue labbra, umide, rosse e profumate.
Posso solo immaginare come sia baciarle.«A volte mi sembra di esserlo.» sussurro scavando una piccola fossa nel gelato.
«Anche a me a volte sembra di essere cose che non sono.»
«E non c'è una soluzione?» gli chiedo sostenendo il suo sguardo. Lui abbassa la testa prima di riprendere il contatto visivo. Si concede un minuto di riflessione, mentre io continuo ad essere scossa dai brividi ogni volta che il suo ginocchio passa accanto alla mia coscia, sfiorandola.
«No Diane, non credo. E se c'è non l'ho ancora trovata.» qualunque cosa esca dalla sue labbra al momento mi sembra qualcosa di estremamente erotico.
Inspiro profondamente e sorrido.
Il suo viso si avvicina ancora.Oddio
Ora svengo«Neanche io.» spezzo il silenzio con due parole capaci di farlo sorridere.
«Buonanotte Diane. Ci vediamo domani mattina.» le sue labbra si spostano ad un soffio dalle mie, mentre lei scende dallo sgabello prima di rivolgermi un'occhiata infuocata.
Si volta e se ne va, con i miei occhi puntati sulla schiena muscolosa.Cosa mi fai Aidan
Mi fai andare propio fuori di testaEeeeeeehi personeeee
Sono qui con un capitolo molto scoppiettante
Che ve ne pare?
Quando amiamo Aidan?
Fatemi sapere
Vi amo ma da un metro di distanza
A presto
Andate in pace
Lontani dal corona eh
Lily❤️❤️
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Cruel in love
ChickLitDire bugie per Diane Jackson è come fulminare tutti con lo sguardo per Aidan Robinson: indispensabile. Cosa accade se si uniscono due bambini scalmanati, un bebé dal nome ridicolo, una ragazza con l'autorevolezza di un criceto, e un uomo con più se...