21- Malissimo

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Mister Lunatico Bipolare Aidan Robinson non mi rivolge la parola da sette giorni.
E questa cosa gli ha provocato così tanti insulti mentali che non dovrebbe avere più le orecchie per quanto l'ho pensato.

Mi ha rivolto un "buongiorno" scocciato solo ieri
Facciamo un passo avanti e settanta indietro

Vorrei tanto dimenticarmi del fatto che sussulto ogni volta che lo vedo e che me lo sono sognato una decina di volte da quando sono qui, ma per mia sfortuna non ci riesco.
Georgia è molto soddisfatta della condizione tra me e Aidan, e non perde un secondo per ricordarmelo.
Intanto io ho pensato a una cinquantina di scuse per giustificare la mia uscita con Kyle di stasera.
E intanto sono arrivata davanti allo studio di Aidan con l'idea di chiedere un permesso. Qualcosa per la salute o simili.

Se scopre anche questa sono morta
Kyle è diventato un mio problema da qualche tempo

Busso alla porta dello studio con il naso ad un palmo dalla porta bianca. Il suo "avanti" mi fa pentire di essermi avventurata in questa parte della casa.

Probabilmente sa che sono io, anche perché lui è Kyle non si parlano, Georgia è occupata e l'unica deficiente che andrebbe a disturbarlo sono io

Apro la porta lentamente, mettendo piede nella stanza come se fosse la tana di un lupo.
Lui è seduto sulla sedia dietro da scrivania e mi guarda con un sopracciglio alzato.
«Ehm, c-ciao»
«Cosa c'è Diane?» replica lui incrociando le braccia al petto.

Va bene
Mi odi
Ma almeno fai finta di tollerarmi

«Volevo...sì ecco, chiederti se-»
«Prima di domani Diane. Stavo lavorando»

Ricorda Diane
Non puoi licenziarti
Devi sostenere tua sorella
Non mollare adesso

«Volevo chiederti un permesso, uhm...medico, sì.» mi mordo il labbro cercando di capire dalla sua espressione se si è bevuto la mia cazzata.
«Un permesso medico?» ripete lui, facendo scorrere il suo sguardo gelido su di me.
«In realtà famigliare.» mi correggo passandomi le mani sudate sui jeans.

Quale medico visita la sera Diane?

«Famigliare o medico?» mi fa lui, senza un briciolo di simpatia nella voce.
«Famigliare. Devo andare a... a badare a mia nonna»
«L'ultima volta che l'ho vista stava benissimo»
«Si è ammalata» replico in fretta, mentre una serie di smorfie convinte passa sulla mia faccia.
«I tuoi fratelli non possono occuparsene?»
«No» esclamo io «Stanno male anche loro. Malissimo. E mio fratello non può avvicinarsi per via della sua ragazza, sai, è incinta e quindi-»
«Lo so Diane, e so anche cosa si rischia durante la gravidanza.» dice lui, senza battere ciglio «Cos'hanno?»
«C-chi?»
«Le tue sorelle e tua nonna»
«Oh, ehm...una brutta forma di influenza intestinale. Sì, davvero pesante e-»
«Va bene, non voglio sentire nient'altro. Sei libera di andare.» sbotta lui.
«Grazie» sussurro prima di uscire dalla stanza, in silenzio.
Fuori dalla porta sospiro prima di dirigermi in camera di Kyle, soddisfatta della mia impresa.

Qualche ora più tardi, dopo aver messo a letto i bambini e aver infilato un chiodo di pelle nella borsa, esco dalla stanza e mi dirigo al piano di sotto, senza fare rumore sulle scale.
Aidan però, è comunque nell'ingresso, senza un motivo apparente.
Accenno un sorriso nervoso e mentre apro la porta la sua voce mi ferma.
«Hai bisogno che ti venga a prendere?» mi chiede con le mani in tasca e i capelli insolitamente spettinati.

«No, grazie comunque.» replico in fretta. «Buona serata» mormoro prima di chiudermi la porta alle spalle. Percorro il viale il più velocemente possibile, senza voltarmi indietro.
Al primo incrocio dopo la strada di casa c'è Kyle in macchina, abbigliato con un chiodo di pelle e jeans neri.
Sospiro entrando in macchina, e tiro fuori la giacca dalla mia borsa.
«Vedrai che andrà tutto bene.» mi dice prima di voltare l'angolo.
«Ho un'orribile sensazione d'ansia. Mentire a tuo fratello mi mette ansia.» borbotto io, allacciandomi la cintura.

Penso di star per vomitare
Perché sto facendo questa cazzata?

Il mio cellulare comincia a squillare a pochi isolati dal Poket.
Leggere il nome di Jamie sullo schermo mi agita ancora di più.

Dimmi che Billie sta bene
Ti prego

«J-Jamie?» accosto il cellulare al mio orecchio e indico la destra con la mano a Kyle.
«Pronto? Diane tutto bene?»
«Sì, tu? Billie come sta?»
«Benissimo, siamo a cena dalla nonna. Piuttosto tu non rispondi mai ai messaggi, mi stavo preoccupando»
«Sta tranquillo, tutto bene. Sto andando al Poket.»
«Non lavori stasera?»
«È una lunga storia, comunque adesso devo andare. Ci sentiamo domani mattina ok? Salutami Kendall, Loren e la nonna.» Slaccio la cintura mormorando dei saluti confusi a Jamie e chiudo la chiamata.
Infilo in chiodo di pelle in un silenzio surreale, soprattutto se contiamo che sono con Kyle Robinson.

La brutta sensazione mi sta attanagliando lo stomaco
Mi sento uno schifo

«Andiamo?» mi chiede Kyle, spegnendo il motore della macchina nel parcheggio sterrato del locale.
Ben poche persone sono fuori dall'edificio, e quelle poche fumano avvolte in una nube grigia.
Annuisco prima di uscire dalla macchina, poggiare i piedi sulla terra fangosa e procedere al fianco di Kyle verso la porta.

Non so neanche perché sto facendo tutto questo
Cosa devo dimostrare a Kevin?

Il buttafuori, un'energumeno dai capelli biondi e gli occhi neri, controlla i nostri nomi sulla lista, prima di aprirci la porta.
Lancio un'occhiata all'insegna rossa ed entro, mentre le mie narici si riempiono di un'odore confuso tra alcol e fumo. La persone del genere più disparato affollano il locale, bevendo birra e mangiando patatine fritte.
La pista da ballo è vuota, il palco dietro questa è fiocamente illuminato.
Ci facciamo largo tra la folla, fino al bancone del barman.
I miei occhi individuano Kevin, intento ad accordare la sua chitarra elettrica.
Alza lo sguardo e incrocia i miei occhi, mentre il braccio di Kyle si stringe attorno alla mia vita.

Voglio tornare a casa



Heiiii
Eccomi qui con un noiosissimo capitolo di passaggio
Lo so
Noioso
Mi dispiace ma ci serviva per il prossimo, dove, credetemi, ne accadranno delle belle
Preparatevi, perché si gioca con il fuoco
Fatemi sapere cosa ve ne è parso di questo capitolo
Vi amo (da lontano)
A presto
Andate in pace
Lily❤️❤️

Cruel in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora