24- Cosa mi fai

3.6K 110 3
                                    

«Vi rendete conto che io l'ho saputo dopo otto mesi? Otto! Non ho avuto il tempo di prepararmi psicologicamente» Kendall mi guarda seduta a gambe incrociate sulla sedia bianca dell'ospedale, facendomi sentire una pazza mentre gesticolo camminando avanti e indietro.

Ok
Lo sembro un pochino
Ma stasera la situazione sta degenerando ogni minuti che passa.

«Perché non ti calmi un po' e non ti siedi qui con me?» Loren sfoglia una rivista, con le gambe accavallate.

La mia ansia è divisa a metà tra la paura della ira di Aidan e quella per Billie

«Perché sei così calma?» le chiedo incrociando le braccia al petto.
«Mi sono fidanzata» confessa lei, alzando le spalle senza staccare gli occhi da un'edizione di Vogue risalente a chissà quanto tempo fa.
«Che cosa?» Kendall si gira verso di lei, sgranando gli occhi.
«Con Laurence. Te ne avevo parlato» continua alzando lo sguardo.
«Se ti fai mettere incinta anche tu io mi diseredo da sola.» sbotto sedendomi sulla sedia davanti alla sua.
«Essere fidanzata ti rende calma?» le chiede Kendall aggiustandosi lo chignon disordinato.
«Uhm...sì» replica lei, passando alla rivista successiva.

In questi momenti sembra lei la più grande
Io mi sento un'adolescente alla prima cotta quando vedo Aidan e lei è tranquilla mentre Billie partorisce
Non suda neanche
Bah
Sono la sorella sfigata

Parlando di Aidan, lui è dall'altra parte della sala che parla tranquillamente con un suo collega.
Osservo la camicia azzurra che indossa e i gesti eleganti che accompagnano le sue parole, in una conversazione che non posso sentire.
Distolgo lo sguardo, cercando di non pensare alla sfuriata di qualche ora fa.

L'attesa mi sta distruggendo. Jamie e Billie sono nel reparto di ginecologia da più di tre ore, e io spero tanto che il travaglio non sia troppo lungo.

Rischio di collassare su questa sedia.

Batto un piede a terra, mentre Kendall riprende ad ascoltare la musica con le cuffiette e Loren non mi degna di uno sguardo mentre sfoglia riviste a caso.

Aidan finalmente torna verso di noi, sedendosi poi accanto a me.
«Come stai?» mi chiede passandosi le mani sulle cosce coperte dai pantaloni blu scuro.
La tensione si taglia con il coltellino da formaggio praticamente

«Male» sbotto senza guardarlo.
«Dovresti rilassarti. Mi hanno detto che Billie non ha ancora iniziato il parto e che per ora sembra andare tutto benissimo. Sta tranquilla Diane»
«Non mi sembra così facile» replico scrutando i volti delle altre persone in sala. Ci sono moltissimi genitori, gruppetti di parenti ansiosi almeno quanto me.
«Andiamo a prendere un caffè, vieni» mi fa lui, alzandosi in piedi.
Io scuoto la testa, guardando i miei piedi.
«Andiamo Diane» mi fa prendendomi la mano. Mi fa alzare prima di portarmi verso il corridoio.

Fermi tutti
Siamo mano nella mano
Io l'ho detto che la situazione degenera

Si ferma davanti alla macchinetta del caffè e mi lascia la mano per prendere il portafoglio e inserire le monetine nella macchina. Pochi momenti dopo mi porge la mia tazzina di plastica con un sorriso rassicurante.
Alle sue spalle spunta Sandy, splendida come l'ultima volta che l'ho vista.

Ma come fa?
Prende qualcosa?
Bah

«Ehi, Aidan. Che ci fai qui?» la sua mano indugia sul suo bicipite, con uno sguardo che non mi piace molto.
Ha un ragazzo
O almeno lo aveva l'ultima volta
Sta calma Diane

«La ragazza del fratello di Diane sta per partorire» le sorride, appoggiandosi alla macchinetta.
Ma si
Fate come se non ci fossi propio
Tranquilli
Non mi offendo mica

«Tu come stai?» e chiede incrociando le braccia al petto. Lei sorride e sposta i capelli da una spalla all'altra.
«Tutto bene, tu?»
«Bene» le sorride lui.
Questo non è giusto
A me non sorride quasi mai

«Mi hanno detto che torni tra poco in ospedale. Non vedo l'ora di riaverti qui» gli dice lei, con un'occhiolino.
«Già, spero di tornare al più presto» le dice lui, infilando le mani in tasca.
«Va bene, ora vado»
Brava brava
Vai

«A presto» sorride un'ultima volta ad Aidan e se ne va su quelle gambe chilometriche che si ritrova.
Aidan torna ad inserire monetine nella macchinetta sotto il mio sguardo attento.

Non sono gelosa
Io non sono gelosa

«Simpatica, quella Sandy» rifletto, sorseggiando il mio caffè «Ogni volta di più»
Lui si volta verso di me, con un sorriso strano sulle labbra. Ridacchia prendendo il suo caffè dal distributore.
«Sta tranquilla Diane, ho occhi solo per la mia defunta moglie» mi dice con un tono sarcastico ben poco divertito.
Diane e i tentativi falliti di farsi notare parte 1

«Non intendevo quello, lo sai» sussurro inclinando la testa.
«Sì, lo so» risponde lui, amaramente.
«Stamattina ho chiamato mia madre» mi dice all'improvviso, senza alcun nesso logico.
Alzo le sopracciglia, in attesa di una spiegazione.
«Ha detto che ti stavi per mettere a piangere quando ti ha raccontato di Myrtle» ride guardando la tazzina che tiene tra le mani.

La sua risata mi colpisce. È come quella di un ragazzino, innocente, che ride per delle cose che in altri momenti lo farebbero stare male.
La sua risata è splendida.
«Non stavo per piangere» ribatto piccata
Mi è scesa la lacrimuccia, ok
Ma solo una

«Riesco a immaginarti» continua «Commossa mentre tenti di distrarre mia madre facendole notare quanto è biondo Ashton» ride ancora, e la tensione che poco fa ci tendeva come due corde di violino scompare.

Ride, di me, con me, e mi fa dimenticare tutto.
Come se quello che mi dice volasse via, e non ne rimanesse più niente. Come se gli sguardi li vedessi solo io.
Forse sono io pazza
O forse sono io che mi sto innamorando

Annuisco, ridendo con lui di una cosa così strana. Finisce il suo caffè e butta il bicchiere di plastica nel cestino, tornando poi a guardarmi.
«Aidan» sospiro con lo sguardo sul caffè «Ho fatto una cazzata, anzi, più di una. Mi dispiace, davvero.» mi mordo il labbro, senza riuscire ad alzare lo sguardo.

«Mi perdoni?» i suoi occhi incontrano i miei. Le sue iridi azzurre come il ghiaccio mi scavano l'anima, mi mettono in soggezione.

«Va bene, ti perdono. Ma solo perché mi hai procurato una barzelletta con lui ricattarti per sempre» ride mentre io getto nel secchio i rimasugli del mio caffè con la tazzina di plastica.

«Molto divertente» commento sarcastica, affiancandolo.
«Andiamo Diane, ci aspetta una lunga notte di attesa» mi sussurra, riprendendo a camminare.
E improvvisamente mi sento leggera, come se tutto fosse passato, come se mi avessero sollevato da ogni peso.

Una lunga notte di attesa con te
Cosa mi fai, Aidan Robinson


Ehiii
Di nuovo, scusate per l'orario
Ma purtroppo faccio parte di quella élite di persone che scrive di notte
Spero che il capitolo vi sia piaciuto
Che ve ne pare di Aidan e Diane?
Sarà mai che l'uomo di ghiaccio si sciolga?
Speriamo
Io adesso vado a dormire, e noi ci sentiamo domani
A presto
Andate in pace
Vi amo (da lontano con l'amuchina)
Lily❤️❤️

Cruel in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora