39- Prova con me

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Aidan Robinson mi sta baciando.
No, rettifico
Aidan Robinson sta divorando le mie labbra come se non avesse fatto altro nella vita, come se gli appartenessero da sempre.
Si spinge su di me, stringendo la mia pelle e incendiandomi da capo a piedi.
E non sembra intenzionato a smettere.
Non che mi dispiaccia, capiamoci

Ho perso la testa, completamente. Mi sembra un sogno, un'allucinazione.
Aidan Robinson che mi bacia come se non ci fosse un domani
Potrei passare la vita così

Il suo corpo, quasi nudo, contro il mio, è una specie di sogno proibito.
Morde, succhia, lecca le mie labbra con passione, e poi mi bacia dolcemente.
Emette un paio di gemiti, bassi e rochi, quando gli tiro i capelli e scontro i nostri petti in un moto di coraggio.
Non capisco più niente
Ho perso la testa, oltre che il cuore

Nell'esatto istante in cui i nostri corpi aderiscono completamente, un'urlo da film horror squarcia il silenzio della casa. È la signora Wellington
Sicuro

Aidan abbandona le mie labbra, rimettendomi a terra delicatamente.
«Ma che diav-» borbotta avvicinandosi alla porta.
Distogli lo sguardo Diane
I suoi muscoli non esistono

«Il viale d'ingresso è devastato» lo interrompo sistemandomi l'accappatoio. «Volevo...uhm, dirti questo ecco»
«La ammazzo» ringhia lui, uscendo dalla stanza. Ma può andare in giro mezzo nudo?
Io boh
È fatto per gli infarti

Lo seguo di corsa, recuperando il phon da terra. Aidan percorre il corridoio velocemente, mentre io lancio lunghe occhiali al suo fondoschiena. Fatico persino a tenergli il passo mentre attraversa la casa, scendendo le scale come flash. Rischio di ruzzolare giù un paio di volte, riuscendo a salvarmi con l'aiuto della ringhiera.

Aidan piomba nell'ingresso sotto lo sguardo scioccato della signora Wellington e spalanca la porta, vedendo con i suoi occhi il disastro che alberga davanti a lui.
Osserva per qualche secondo la scritta rossa e le rose, per poi passarsi le mani sul viso e immergerle nei capelli.
E poi nota una scatolina rossa, poggiata sul primo gradino.
Allungo il collo, cercando di intravedere la sua espressione.
È sul punto di impazzire
Me lo sento

Raccoglie la scatolina da terra aprendola. I suoi muscoli si contraggono, e poi lancia il piccolo contenitore con un gesto rabbioso, mentre un piccolo cerchio cade e rimbalza sul viale con un tintinnio fastidioso.
Un anello
Ad Aidan Robinson è stato recapitato un'anello con un disastro sul viale

«È stata Lisa» ringhia ancora, passandosi le mani nei capelli in un gesto disperato. «Questa volta non la passa liscia» continua prima di chiudere la porta con un tonfo sordo e dirigersi nel suo studio, ancora mezzo nudo.
Io e la signora Wellington intanto ci scambiamo uno sguardo allibito e io non riesco a proferire parola.
«Vado a fare del caffè» sussurra lei, piuttosto scioccata. Mi lascia sola, nell'ingresso immerso nella penombra.
Un brivido mi scuote da capo a piedi, mentre ripenso all'assurdità della situazione.

Ritorno in camera mia, mi vesto in pochi minuti e poi raggiungo la signora Wellington in cucina. Non so che fare
Vorrei aiutare Aidan, ma non ho neanche idea di da dove cominciare

Delle urla rabbiose provengono dallo studio di Aidan, chiuso a chiave.

Le ore passano lentamente. I bambini si svegliano e tornano a letto quando gli viene detto che oggi non andranno a scuola. Kyle dopo poco si chiude nello studio con Aidan, Jessica rimane chiusa in camera e la signora Wellington si preoccupa di avvisare Georgia che oggi non deve venire.
Il rimango seduta su uno sgabello della cucina, appoggiata al tavolo di marmo.

Cruel in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora