28- Non mi provocare

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«Aidan» le mie labbra si schiudono quando il suo sguardo incontra il mio.

Oh
Porca
Puttana

«Cosa stai facendo?»
«I-io controllavo che fossi vivo» accenno un sorriso nervoso, ritraendo la mano.
«Ah sì?» il suo tono divertito mi rasserena, mentre rido imbarazzata.
Desidererei una voragine che mi inghiottisca al momento

«Ehm...sì. Sai, ieri non stavi bene e-»
«Ti avevo detto di andare a letto senza mettere a letto i bambini» tuona interrompendomi. «Dimmi la verità Diane, ci tieni propio ad essere licenziata?» mi mordo il labbro, pentendomi di essermi alzata dal letto stamattina.
Dovevo solo affogare in doccia
Non mi sembra difficile

«Ci tengo a non ammazzarti» sorrido innocentemente e aspetto una sua reazione, mentre lui sospira.
«Mi farai impazzire» mi dice facendo per alzarsi. Mi sposto, tornando dritta mentre lo osservo alzarsi.
Ho davvero sentito bene?
Perché probabilmente sto avendo le allucinazioni dopo aver visto Aidan di prima mattina

Aidan si alza e si stiracchia, passandosi le mani nei capelli.
«I bambini stanno bene?» mi chiede passandomi in rassegna da capo a piedi con lo sguardo.
«Dormono» replico torcendomi le mani dietro la schiena.
«Mi sento uno straccio» sbotta incamminandosi verso l'uscita.
Lo seguo, camminando a debita distanza per evitare di cadergli addosso.

Per oggi direi che abbiamo dato
Cerchiamo di evitare altre figure di merda eh Diane

«Penso che farò un bagno. Puoi chiedere a Langdon di prepararmene uno?» mi domanda continuando a camminare. Osservo le ampie spalle coperte dalla camicia e deglutisco, cercando di stargli al passo.
«Langdon è andato a ritirare la spesa. Posso farlo io però» replico velocemente.
Stamattina mi si è fuso il cervello evidentemente
Anche se Aidan immerso in una vasca non mi dispiace come idea
Ok
Focus Diane

«Non sei la mia domestica Diane» si volta di scatto, smettendo di camminare.

Serve a qualcosa dire che gli stavo per finire addosso?
Non credo

Mi sbilancio in avanti e poggio le mani sul suo petto, cercando di recuperare l'equilibrio.
Le sue mani si poggiano sulle mie braccia, ristabilizzandomi.
«Stai per svenire, si vede»
«Ho trent'anni, so badare a me stesso, grazie»
«So preparare un bagno» rispondo piccata.
«Non è questo il punto»
«Qual è allora?»
Oggi sono in vena di suicidio

Lui sospira rumorosamente, incastrando i suoi occhi nei miei.
«Smetti di provocarmi Diane»
«Non ho fatto nulla» alzo le spalle, trattenendo una risata.
«Se distruggi il bagno te lo scalo dallo stipendio. Vado a prendere un'aspirina» lascia le mie braccia con un sorriso rassegnato, prima di continuare a camminare per il corridoio, dandomi le spalle.
Sorrido vittoriosa, dirigendomi verso il piano di sopra. Georgia mi guarda correre nel corridoio e aggrotta le sopracciglia.
«Dove vai?»
«A fare il bagno per Aidan» le dico sorpassandola. Posso sentire la sua mascella che tocca terra

«Sei una stronza» mi urla dietro, mentre io giro l'angolo diretta alla stanza di Aidan.

Siamo così mature

Apro la porta bianca, entrando nella stanza perfettamente ordinata. Il letto è ancora fatto, segno che ieri Aidan non è neanche passato in camera.
Attraverso la stanza in silenzio ed entro in bagno, dove una vasca grande il doppio del normale troneggia in fondo alla stanza.
Lancio un'occhiata al lavandino ordinato e gli asciugamani piegati negli scaffali e mi avvicino alla vasca.
Apro l'acqua, chiudendo il fondo con un tappo dorato. Osservo per qualche secondo l'acqua che comincia a riempire il fondo e poi prendo l'unico bagnoschiuma che trovo nelle vicinanze e ne verso un po' nell'acqua, guardando le bollicine che si spargono sulla superficie.
Il profumo mascolino del sapone di Aidan si diffonde nell'aria, facendomi sospirare.
Questa cosa finirà male

Mi alzo e mi avvicino al lavandino, dove pochissimi prodotti occupano la superficie lucida.
Osservo la saponetta bianca, il rasoio e la bottiglietta di un'olio etichettato.

Dai
Non chiedetemi neanche di non curiosare in giro
Do' solo un'occhiata
Che vuoi che succeda

Apro l'armadietto dello specchio e ne scruto l'interno, quasi deserto.
Prendo in mano uno specchio dalla cornice d'argento e ne osservo le iniziali incise sul dorso.
M.A.R.
Myrtle A. Robinson

Come scottata, lo rimetto al suo posto, osservando poi il pennello per la schiuma da barba e il portasapone. Annuso il dopobarba dalla confezione di plastica blu e cerco di decifrare le scritte in francese.
Non me la cavo con le lingue
E odio il francese

«Interessante vero?»
La voce divertita di Aidan mi fa sobbalzare, costruendomi a girarmi.
Non l'avessi mai fatto
È mezzo nudo

Appoggiato allo stipite della porta mi guarda con le braccia incrociate.
Deglutisco cercando di guardare il suo volto invece che il torace scolpito.
Dai
È impossibile

«Non capisco che c'è scritto» replico alzando le spalle. Lui accenna un sorriso e si avvicina, mentre i miei occhi passano in rassegna ogni centimetro di pelle.
L'ho già visto a petto nudo
Ma ogni volta migliora
Non è umanamente possibile

«Le Nuit de l'homme, lotion après rasage» replica lui, prendendo in mano la confezione. Sfiora la mia mano, affiancandomi, mentre il mio respiro si spezza.
«Lozione dopobarba. Non è granché a dirla tutta» mi confessa allungando il braccio per rimettere la confezione nell'armadietto.
Amo il francese
Da adesso

«Grazie per avermi preparato il bagno» mi dice con un cenno alla vasca quasi piena, riempita di schiuma candida.
Poggia un'avambraccio sul muro, infilando l'altra mano nella tasca dei pantaloni.
Sono incastrata tra il lavandino e il suo corpo mezzo nudo
Potrei rimanere qui per sempre

«Di nulla. Insomma, sei stanco e stai per svenire quindi-»
«Vuoi rimanere a controllare che io non mi senta male?» mi chiede con voce divertita.
Io arrossisco abbassando lo sguardo, mentre nella mia testa una serie di immagini di me e Aidan vietate ai minori di diciotto anni si fanno strada prepotentemente.
Rimani concentrata Diane
Non guardare gli addominali

«I-io? Figurati» sbotto con una risatina nervosa. Alzo lo sguardo, incontrando il suo, già puntato su di me.
Per lo meno non mi distraggo

«Hai degli occhi splendidi sai? Non li avevo mai notati» la sua voce bassa mi colpisce come una freccia, portandomi a schiudere le labbra dalla sorpresa.
«Ah sì?» chiedo inclinando la testa.
«Hanno il colore del mare, quando è calmo di prima mattina. Potrei affogarci dentro per quanto sono belli» mi lascia senza fiato, a guardarlo in silenzio senza sapere cosa rispondere.
Come si risponde alla cosa più bella che ti abbiano mai detto?

«I tuoi invece lasciano a bocca aperta Aidan. Sembrano più freddi del ghiaccio, ma scaldano con un'occhiata» sussurro senza fiato.
Sto per prendere fuoco
Io ve lo dico

«Mi spoglio allora» mi dice sorridendo.
Oddio
«C-cosa?»
«Il bagno Diane. Pensavo di farlo prima di domani» replica divertito. Si avvicina alla vasca chiudendo i rubinetti, mentre io ricomincio a respirare.

«Non morire...cioè, no, merda scusa. A dopo, vado a svegliare i bambini» balbetto confusa prima di scivolare fuori dalla stanza. L'eco della sua risata risuona nelle mie orecchie mentre esco dalla camera.
Ma perché non mi tappano la bocca?
Con le labbra di Aidan magari

Chiudo la porta delle sua stanza alle mie spalle e mi appoggio alla superficie bianca, inspirando a pieni polmoni.
Potrei morire adesso
Aidan Robinson ha uno strano e bellissimo effetto su di me



Ehi
Eccomi qui con una Diane sconvolta e un'Aidan divertito
Vi è piaciuto il capitolo?
Fatemi sapere
Ormai siamo nel bel mezzo della storia e io mi diverto un mondo a scrivere la scaletta dei prossimi capitoli
Stay tuned per svenire con Diane a breve
Noi ci vediamo domani
Vi amo (da lontanissimo)
Andate in pace
A presto
Lily❤️❤️

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