27- Un paio di favori

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Gli occhi di ghiaccio di Aidan mi passano in rassegna.
«Cosa?» gli chiedo ancora in piedi, davanti alla porta.
Adesso mi fa fuori
Oppure mi licenzia

Lo guardo sospirare, e posso perfino sentire gli ingranaggi del suo cervello lavorare fin da qui. Tiene lo sguardo fisso sul pavimento, con la camicia leggermente sbottonata e le mani che stringono la scrivania dietro di lui.
«Mi vuoi licenziare?» gli chiedo prima di mordermi la lingua furiosamente.
Ma perché non sto zitta?
Dovrei dare le dimissioni

Lui alza lo sguardo, incrociando i miei occhi. Un barlume di divertimento accende la speranza in me.
Magari mi manda a pulire le carote con la signora Wellington.

«No Diane, volevo chiederti di accompagnarmi a un'evento» sorride e deglutisce, come se fosse ansioso di una risposta.
Aspetta cosa?

Osservo il suo viso, più pallido del solito e cerco di capire se ho frainteso come al solito.
«Non credo di aver cap-»
«Un'evento Diane. Una cena, un ballo, una festa, come vuoi che la chiami?» un'insolita risata lascia le sue labbra.
Ecco
Mi si fonde il cervello così

«Cena va bene» replico mordicchiandomi il labbro. «Come mai?» gli chiedo grattandomi la tempia. Lui accenna un sorriso, e scuote la testa, alzandosi in piedi.

«Visto il tuo comportamento negli ultimi tempi Diane, credo che tu mi debba un paio di favori» una risatina nervosa lascia la mia bocca.
Giusto un paio
Ha ragione effettivamente eh

«Ehm...sì, ecco io-»
«Perfetto allora, penso io ai vestiti e...» sospira, si passa una mano sul viso e si appoggia nuovamente alla scrivania.
Vuoi vedere che adesso si sente male

«Stai bene?» gli chiedo muovendo un passo in avanti.
«Certo» sbotta lui, versandosi un bicchiere d'acqua «Ho solo l'impressione che i bambini mi abbiano passato qualcosa» continua prima di bere a grandi sorsi il contenuto del bicchiere. Apre i polsini della camicia e ne arrotola le maniche, mettendo in mostra le vene degli avambracci.
Concentrati Diane
Non lasciarti distrarre

«Dovresti riposarti» gli dico scrutando il volto pallido.
Non ha una bella cera a dirla tutta

«Non è nulla Diane, sta tranquilla» replica spostandosi i capelli dal viso con un gesto irritato.
«Sei sicuro di-»
«Davvero Diane, rilassati e va' a dormire. Metto io a letto i bambini»
Mi interrompe lui, prima di aprire la finestra accanto alla scrivania.
«Va bene» mormoro io «Buonanotte Aidan» esco dalla stanza senza aspettare una risposta e torno in salotto.
Mi paga per mettere a letto i bambini e io metto a letto i bambini.
Anche se sembrano gli untori della peste al momento

Sospiro infilando sotto le coperte Alicia e poi metto a dura prova i miei inesistenti muscoli sollevando Ashton fino alla sua stanza. Gli rimbocco le coperte e accarezzo i capelli castano chiaro, osservando i lineamenti così simili a quelli di Aidan.
Myrtle deve essere stata bella
Crudele, ma bella

Spengo la luce e percorro i corridoi vuoti e immersi nella penombra arrivando poi alla mia camera. Mi spoglio lentamente e rischio di addormentarmi in doccia, sotto l'acqua calda.
Mi asciugo con la vivacità di un bradipo e mi infilo a letto.
Ovviamente nell'istante in cui tocco il materasso tutta la stanchezza di questo mondo scompare

Mi rigiro nelle coperte candide e scruto il cielo fuori dalla mia finestra, osservando una notte senza luna.
La mia vita è cambiata di punto in bianco per colpa di un invito per la sagra della birra. Sagra alla quale non sono più neanche andata tra l'altro.

Ma del resto, se non fossi entrata in questa casa del terrore non avrei mai conosciuto di persona il signor Robinson, che è molto meglio di come lo descrivono in paese.
Molto più umano di come si racconta.
Credo sia una bella persona, che ha sofferto tanto, ed é stato ferito troppe volte. E mi dispiace

Non c'è persona al mondo che sappia cosa voglia dire soffrire per amore meglio di me.
Anche perché, io di amore non ne ho mai avuto molto. I miei genitori non si sono preoccupati di me, né delle mie sorelle, o tantomeno di Jamie.
Forse lui è quello che ha compreso meglio la situazione quando eravamo piccoli. Aveva già diciassette anni, e io solo undici del resto.

Abbraccio il mio guanciale e mi sistemo meglio sotto le coperte, sospirando nel silenzio della mia stanza.

Grazie al cielo mi addormento prima di poter anche solo sfiorare con la mente le cose inquietanti che quella donna mi ha raccontato oggi pomeriggio o il fatto che io e Aidan Robinson andremo a un'evento insieme.
Come due fidanzati

Ok va bene, ci ho pensato un po'
Ma neanche tanto
Giuro

                                ***

È la mia sveglia che mi fa sobbalzare il giorno dopo, facendomi uscire dalla bocca un paio di imprecazioni già di prima mattina.
Cominciamo bene

Mi alzo dal letto senza neanche infilare le ciabatte e mi dirigo in bagno. Dopo una doccia veloce infilo un vestito dai toni floreali ed esco dalla mia stanza.
Dopo aver fatto capolino nelle stanze di Ashton e Alicia, ancora nel mondo dei sogni, scendo in cucina e osservo la signora Wellington prepararmi un caffè.
«Sai se devo preparare la colazione al signor Robinson, Diane? Non l'ho ancora visto stamattina» mi chiede allungandomi una tazzina.
Scuoto la testa e ingurgito la mia colazione alzando le spalle.
Magari è morto
Oppure si è sentito male ed è svenuto
Forse ha sbattuto la testa
E magari giace nel suo studio dissanguato 

Mi alzo di scatto ed esco dalla stanza diretta verso lo studio di Aidan.
Lancio un'occhiata in tutte le stanze a cui passo davanti finché una mano, pendente da un bracciolo del divano del salotto mi fa rabbrividire. Strozzo un urlo e cerco di metterla a fuoco.
Sembra vera
Oddio
Hanno ammazzato qualcuno
O qualcuno ha ammazzato Aidan

Mi avvicino in punta di piedi, scoprendo con grande sollievo che il mio capo sta dormendo sul divano, ancora vestito come ieri sera.

Osservo i lineamenti rilassati e l'incarnato pallido.
Sembro un po' una psicopatica

Una sua mano è poggiata sul torace, l'altra è quella che mi ha fatto prendere un mezzo infarto, abbandonata sopra la testa, fuori dal bracciolo. Il suo respiro è regolare, abbassa e alza il petto con adorabili sospiri.
Il mio sguardo scivola sulle labbra schiuse, rosse e carnose.
È talmente bello

Allungo una mano, chinandomi su di lui e gli accarezzo la guancia con infinita delicatezza.
Ovviamente i suoi occhi si aprono subito, e le sue iridi azzurre si scontrano con le mie

«Diane?»



Ahahhaha
Sono un genio del male ammettetelo
Ovviamente Diane doveva fare un'altra figuraccia
In ogni caso, per ora, Aidan non sembra essere morto
Io per la prima volta dopo parecchio tempo ho aggiornato a un'orario decente
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto
Io sono molto eccitata per "l'evento"
Vi amo (da lontano, spostatevi untori della peste)
A presto
Andate in pace
Lily❤️❤️

Cruel in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora