40- Crudele come poche

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«Ciao Diane» Alicia mi lascia un bacino sulla guancia, prima di allontanarsi con Ashton, che mi saluta  con una sventolata di manina.
Salgono in macchina aiutati da Langdon e pochi secondi dopo la macchina esce dal cancello, scomparendo alla mia vista.
Mi sto affezionando anche a loro
E questo non so quanto sia conveniente

Scruto il viale, ormai completamente ripulito e sospiro, rientrando in casa.
Raggiungo la signora Wellington in cucina, quindi le rubo un biscotto appena sfornato e mi siedo su uno sgabello attorno al bancone.
«Prepari il pranzo?» le chiedo osservano le zucchine sminuzzate con cura.
«La cena» mi corregge lei, con un sorriso. Arriccio il naso, inclinando la testa.
«Non è un po' presto?»
«Voglio fare qualcosa di speciale per la signora Robinson» mi dice affettando una carota. «Stasera viene a cena»
«Ah» è tutto quello che esce dalle mie labbra. Mi si è ghiacciato il cervello e non so neanche perché

«Mi fai un favore, zucchero?»
Annuisco, infilando in bocca i resti del biscotto.
«Vai a chiedere al signor Robinson se va bene la vellutata di zucchine come primo?».
Comincio a tossire, e un singhiozzo lascia le mie labbra. Agito le mani, mentre la signora Wellington, allarmata, mi porge un bicchiere d'acqua.
«Che cosa?» un rantolo esce dalla mia gola, mentre riprendo fiato.
«Puoi chiedere al signor Robinson se va bene la vellutata come primo?» ripete con un sopracciglio alzato.
Uhm
No
Rischio di morire

Scuoto la testa, tossendo.
«Dai Diane, che sono già in ritardo» mi trascina fino alla porta, spingendomi in corridoio con un paio di colpetti sulle spalle.
Barcollo sulle mie stesse gambe mentre percorro il tragitto fino allo studio di Aidan.
Sto sudando
Mi tremano le mani
E sono pure agitata all'idea di rivederlo
Che devo fare? Lo bacio? Non lo bacio? Faccio finta di niente?
Ah che casino

Busso sulla porta con il naso ad un palmo dalla superficie lucida e attendo una risposta. La risposta si fa attendere, finché uno splendido Aidan Robinson non apre la porta, ritrovandosi ad un centimetro dal mio volto.
Trattengo il fiato, mentre il mio cuore perde un battito.
Il suo sorriso mi scioglie il cervello, finché non posa delicatamente le labbra sulle mie. È un sogno
Il suo sorriso sarebbe capace di sciogliere il cemento

Ricambio il bacio, rendendomi conto che è tutto vero.
Aidan mi attrae a sé, tirandomi nello studio. Chiude la porta dietro di me, incastrandomi contro il muro.
Ridacchio spontaneamente, quando scende sul suo mio collo soffiando sulla mia pelle chiara.
Soffro il solletico
Terribilmente

Alza lo sguardo, scontrando i suoi occhi con i miei con l'ennesimo sorriso.
«Buongiorno» mi sussurra sfiorandomi il naso con le labbra.
«Buongiorno» replico allacciando le braccia dietro al suo collo. «Mi manda la signora Wellington» continuo inspirando il suo profumo mascolino.
«Chiede se la vellutata di zucchine va bene come primo».
«Penso di sì» replica lui, con una smorfia. «Io sono allergico quindi-» alza le spalle, mentre io trattengo una risata.
«Se sei allergico non va bene!» rispondo ad un soffio dal suo viso.
«Piacciono ad Ashton, le zucchine dico» mi risponde lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra.
Ma quanto può essere dolce?
Tutto questo amore, paterno e non mi sta facendo venire il diabete

«Quindi va bene» annuisco comprensiva. «Quando ero piccola mangiavo ciliegie tutta l'estate per colpa di Kendall.»
«E non ti piacciono?»
«Sono allergica, terribilmente allergica. Passavo le giornate stesa sul divano convinta di morire» concludo ridacchiando. Lui scuote la testa, sorridendo.
Tutta questa vicinanza mi fa girare la testa

«Parlami di te» mi sussurra. «Non so praticamente nulla»
«Sai un sacco di cose invece» replico con un sorriso. «Sai perfettamente che sono bravissima a fare figure di merda. È una grande parte della mia vita» rido con lui, appoggiata al suo petto.
E vi assicuro che non c'è nulla di più bello della sua risata

Cruel in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora