«Ti hanno mai detto che sei un coglione?»
«Spesso. Tu per la precisione.»
«Jamie, regredisci ogni giorno che passa.»
«Non l'ho mica rotto io il vaso della nonna! Si è suicidato.»
«Certo, ed io sono la sirenetta.»
«Più cenerentola in realtà, sai per i capelli bion-»
«Aiutami a raccogliere i cocci prima che nonna torni a casa.» soffio rassegnata, pregando che nonna non torni a casa per almeno due ore.Se c'è una cosa che mi stressa è stare con i miei fratelli, e dico soltanto che ci ho vissuto fino a due settimane fa.
Jamie rompe continuamente cose, Kendall appesta il bagno con il suo terribile bagnoschiuma alla vaniglia ogni due ore, e Loren si lamenta a giornate intere di aver scelto la sua facoltà.
Medicina per la precisione.Piccola ingrata, ci potessi andare io all'università.
Mamma ti allattava con il latte alla vodka evidentemente.«Diane stai attenta a-» mio fratello sporge le mani verso di me mentre io mi volto verso la direzione in cui sto camminando, fermandomi ad un pelo dall'essere schiacciata dal lampadario che cade a terra e si infrange in mille pezzi.
È il caso di dirlo.
Che culo.
Non il mio, quello di Aidan.
Ok, la smetto.«È tutto colpa tua Jamie! A nonna verrà un infarto, moriremo di fame, io non so cucinare!»
«Io non so montare un lampadario!» urla Jamie, nell'istante in cui suona il campanello.
«Non dirò di nuovo a nonna che Kendall ci si è attaccata per gli esercizi di danza.» lo minaccio lanciando un pendente di vetro.
«Trova una scusa migliore.» replica lui ridacchiando della mia espressione indignata.Ma perché distruggiamo sempre tutto?
Cos'è una malezione?Schivo pezzi di vetro mentre il campanello suona un'altra volta.
Neanche io mi ricordo il motivo per cui sono venuta a casa di nonna, che è praticamente attaccata alla nostra, per passare la mia serata libera.Probabilmente sembrava troppo da ragazza disperata passare la mia sera libera nella casa in cui lavoro, mentre Alicia ha più vita sociale della mia.
Lincio un'ultima volta mio fratello con lo sguardo, prima di aprire la porta.
«Che cosa ci fai tu... cioè... ehm... salve Aidan.»
«Diane.» replica lui, guardandomi negli occhi. «Sono le nove, non tornavi e sono venuto a cercarti.»Beh
Un pochino da stalker bipolare in effetti
Giusto un pochino eh.
Solo perché fino a ieri non mi rivolgevi la parola eh
NIENTE DI CHE«Ah ma che pensiero cari-Nonna no!» mi copro la bocca con le mani guardando oltre le spalle di Aidan, mentre vedo mia nonna attraversare il vialetto d'ingresso, carica di buste della spesa.
«Che cos-»
«Bambolina cosa ci fai qui fuori al freddo? È tuo fratello quello che vedo calarsi dalla finestra del soggiorno?»
«Non lo so, cioè sì, credo.» borbotto lasciando saettare il mio sguardo da mia nonna a Aidan, che mi fissa con un sopracciglio inarcato.«Chi è questo bel giovane? Come ti chiami caro?»
«Aidan Robinson signora.» si presenta lui, in attesa della solita reazione.
«Ah caro, tu sei quello che abita nella casa stregata. Beh, rimani un bellissimo giovanotto comunque.» fa lei soddisfatta, tastando una spalla muscolosa mentre gli lascia delle pacche sul braccio.«La ringrazio.» borbotta lui.
«Beh nonna, adesso io lavoro per lui.» con una risatina nervosa comunico la notizia bomba, sperando in reazioni poco imbarazzanti.Cosa altamente improbabile.
«Ah bene, ti fermi a cena caro?» chiede lei, scuotendo la chioma bianca.
Posso sentire le rotelle del suo cervello rielaborare gli ultimi disastrosi eventi accaduti quando ha passato del tempo con la mia famiglia, e ormai do per certo che stia per rifiutare in modo gentile, prima di tornarsene a casa.
«Con molto piacere.» replica lui, con un sorriso strappa-mutande.
Apro la bocca incapace di formulare una frase decente, e poi vedo mio fratello correre nel giardino.Ma come corre?
Si è fatto male scappando, sicuro«Torna indietro testa di cazzo, tanto non vai lontano.» urlo beccandomi un dito medio. «Prego capo.» continuo poi, facendomi da parte per far entrare Aidan in casa.
Spero solo che nonna non sia passata in sala.
Sì sì
Aspetta e spera Diane***
«Quindi caro, che lavoro fai?» chiede mia nonna, mentre Loren cerca di non strozzarsi con il pollo.
«Sono un dottore.»
«In cosa sei specializzato?»
«Ginecologia e Pediatria.» fa lui, ingoiando un pezzo di patate.Mio Dio Diane
Che pessima battuta.
In ogni caso ce lo vedo parecchio come ginecologo, il più richiesto del paese probabilmente.Jamie comincia a tossire e a sputacchiare acqua, Kendall ride e Loren spalanca gli occhi.
«Anche io, sto studiando per diventare ginecologa.»
«Ah.» secco e senza sentimento, Aidan, si lecca le labbra e sorride. «Sono sicuro che ti piacerà.» conclude, protendendosi verso di lei.«Ve bene, chi vuole altro pollo?» scatto in piedi sventolando le pinze per la carne come fossero una bandiera.
«Siediti Diane.» mormora nonna, coprendosi gli occhi con una mano.
«Ti piace il tuo lavoro Aidan?» chiede Jamie con voce distrutta dal tentato soffocamento.Ed è in momenti come questo che vanno usate le riserve
Le soluzioni a discapito degli altri fratelli.«Jamie ha distrutto il lampadario del salotto.» confesso velocemente prima che un pezzo di carote mi colpisca nell'occhio e mezza accecata riesca a vedere mia nonna che minaccia Jamie con uno strofinaccio.
Aidan ti prego scappa.
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Cruel in love
Literatura FemininaDire bugie per Diane Jackson è come fulminare tutti con lo sguardo per Aidan Robinson: indispensabile. Cosa accade se si uniscono due bambini scalmanati, un bebé dal nome ridicolo, una ragazza con l'autorevolezza di un criceto, e un uomo con più se...