pt.23 UN SOGNO

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deku pov.
Mi svegliai a causa del sole che picchiava sulle finestre. Soltanto ripensando alla notte di ieri sera mi viene da sorridere, farlo con una persona che si ama è tutta un altra storia, devo dare ragione ad Hakira, è un po' che non la sento, dopo la chiamerò. Spostai leggermente la mano per sentire il corpo di Kacchan che però non c'era. Mi alzai di scatto abbastanza preoccupato visto che non si è mai alzato prima di me. La serata di ieri lo ha sconvolto, meglio non parlargli dei miei problemi famigliari, ha già troppo a cui pensare, io non voglio dagli pesi, voglio solo che sia felice.
"Hey" mi svegliò una voce che amo dai miei pensieri,
Lui. Con la colazione in mano, neanche troppo arrabbiato, quasi pacifico
"Tutto questo per il bacio del buongiorno" dissi contento
"Pensavo più la scopata del buongiorno" disse facendomi ridere
"Domani mi tocca andare a scuola con tutti questi morsi, non potevi andarci più piano" dissi stiracchiandomi e alzandomi ma mi fermoó bloccandomi là mani sul letto
"Secondo round, deku?" Disse strusciandosi contro di me
"Tieni a bada i tuoi istinti" dissi spostandolo e prendendo la colazione, anche se io come lui ne volevo sempre di più.
"Cosa facciamo oggi?" chiesi. É una soleggiata giornata di domenica, non saremmo stati in casa, o almeno così spero
"Non lo so, cosa vorresti fare" disse pensandoci su, e anche io, quando ad un tratto mi accorsi che non eravamo mai stati insieme ad un vero e proprio appuntamento
"Andiamo al parco a fare un pic-nic al parco qui vicino" dissi, non l'ho mai fatto in tutta la mia vita, poi con lui.
"Onestamente ti sembro un ragazzo da pic-nic?" mi disse annoiato, ma io mi attaccai alle sue gambe supplicando
"Ho sempre voluto farne uno come nei film" dissi, Dio se é vero.
Dopo qualche secondo mi rispose scompigliandomi i capelli con la mano libera.
"Sei fortunato di essere così carino, andiamo" disse lanciandomi dei vestiti e baciandomi a stampo.
Mi si aprirono gli occhi e lo baciai ancora , se qualcuno a NY mi vedesse non ci crederebbe mai, l'amore trasforma veramente.
Mentre kacchan faceva una doccia presi un cestino e ci misi dentro tutte le cose che riuscì a trovare in frigo, purtroppo NY é troppo affollata e rumorosa per stare un po' in pace e non c'era qualcuno di così importante, tranne Hakira, ma andarci con lui deve essere un sogno.
"Sei pronto kac-"

"Cosa c'è Deku? Ti hanno tagliato la lingua" disse accorgendosi della mia espressione

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"Cosa c'è Deku? Ti hanno tagliato la lingua" disse accorgendosi della mia espressione.
Cazzo
La maglietta nera gli faceva risaltare i muscoli delle braccia e del corpo, fasciandolo come un vestito aderente.
I suoi occhi color sangue si sarebbero riconosciuti a 100 chilometri di distanza. Me lo sarei scopato sul tavolo.
"E-ecco" sembra un opera d'arte, solo al pensiero che é mio mi paralizzo e mi lecco le labbra eccitato
"Sei bellissimo" dissi in fine facendogli girare lo sguardo dall'altra parte e sorrisi.
"Andiamo in moto ?" Chiesi, non ricordo affatto quanto era lontano il posto, non visito la città da tanto tempo ormai.
"Non c'è né bisogno, é vicino al centro" mi disse avvicinandosi mentre io gli afferrai la mano percorrendo la strada sul marciapiede, dopo aver chiuso casa
"Grazie" dissi
"Da quando sei così romantico, eh izukumidoriyailragazzacciodinewyork" chiese scoppiando a ridere mentre io feci una faccia sconcertata per l'appellativo, anche se mi sarei preso tutti gli insulti del mondo per vederlo ridere.
"Tutta colpa tua, katsukibakogounonvolevoportareilmioragazzoafareunpicnic"
"Non ho capito una parola di quello che hai detto" disse guardandomi negli occhi e scoppiammo ridere ancora.
Stavamo ridendo.
"Sei l'unico che riesce a tirarmi su il morale e farmi ridere un po', sono io che ti devo ringraziare per tirare fuori la parte meno schifosa di me" disse baciandomi e prendendomi il cestino da pic nic per poi superarmi sperando che non avessi visto la sua faccia arrossata, anche se ero lì imbambolato a godermela.
So che per lui é difficile riuscire ad ammettere tutto questo, non sa quando gli sono grato.
Katsuki Bakogou é la mia felicità.
"Ti muovi?" urlò già sul posto, molto distrattamente.
"Arrivo"
Sembra nervoso, non capisco il perché.

Preferendo un posto appartato mi fece girare tutto il parco fino a trovare un grande salice all'ombra che ci nascondeva dalla luce del sole e dai passanti curiosi.
"Finalmente un po' di tranquillità" dissi appoggiando la mia testa sulle sue ginocchia mentre aprivo una birra sia per me che per lui.
"Ci voleva" disse cominciando a sorseggiare la bevanda fresca.
Calò il silenzio. Non uno di quelli imbarazzanti, di cui cerchi un argomento a caso per cambiare atmosfera.
L'avrei definito magico, io e lui, soli.
Guardavamo i fiori e le coppie che passavano senza che ci vedessero, ma stavamo bene. Girai lo sguardando verso il mio Kacchan: ha cambiato espressione, che non riesco a decifrare.
É rosso sulle guance  e le labbra sono corrucciate, le mani si torturano l'una col l'altra
"Tutto okay?" chiesi dolcemente mentre mi immaginavo cose stesse pensando,
"Deku"
"Si?" Mi sto preoccupando
Non rispose subito. Mise le mani in tasca e prese guardandomi negli occhi una scatolina nera.
Non può essere, ma lui la apri rivelando 2 anelli d'oro di fidanzamento
"Siamo giovani, ti sposerei sul momento, anche qui ora sotto quest'albero, ma prima deve finire tutta sta merda degli studi. Come faccio a dirlo.. prendilo come una promessa Deku, un anello di fidanzamento ufficiale. Finché respirerò, e anche dopo, ti amerò." Disse distogliendo lo sguardo da me.
A modo suo sa essere la persona più romantica e dolce del mondo, é questa la felicità, lo continuo a ripetere ma é così vero, pensai con le lacrime agli occhi dalla gioia e le guance del colore dei capelli di Kirishima. Allungai la mano tremando e lui aprendola prese il primo anello d'oro e me lo mise al dito, poi io presi l'altro uguali e glielo misi baciandogli la mano.
"K-kacchan" dissi abbracciandolo strettissimo e poi appoggiare le mie labbra alle sue.
"É il regalo di fidanzamento più bello che tu mi potessi fare, anche se l'importante é che tu sia qui, ti amo" dissi per poi continuare a ribaciarlo delicatamente, sfiorandoci.
Fu il giorno più bello dei miei 17 anni di vita. Devo chiamare Hakira, ho davanti a me la persona che starà al mio fianco per il resto della mia vita, un ragazzo biondo, costantemente incazzato di cui sono follemente innamorato.
Ma che prima odiavo più della mia stessa vita. Quando è ironica la vita?

Angolo autrice
Madooo che patati😚❤️
Grazie mille per tutte le visualizzazioni non ci posso credere...
Grazie mille davvero❤️

Volevo dire che ho trovato un idea che mi sembra molto figa per la parte semi-finale della storia, tranquilli è ancora lunga a finire, sto solo cercando un fatto che metta alla prova il loro amore.. hihi se vi interessa continuate leggere
Grazie🖤💚

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