PT 3 INCONTRAI IL SUO SGUARDO

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(1 settimana dopo)
Deku pov
Sono le 7:04, mi alzai a malavoglia, mi lavai i denti e mi pettinai i capelli, almeno una figura decente l'avrei fatta.
O almeno ci avrei provato.
Mi sistemai lentamente il pirsing al sopracciglio, mi aveva anche fatto infezione, forse mi dava un'aria da ancora più freddo.
Guardai la divisa con uno sguardo disgustato, in America non c'erano nemmeno e invece ora sono costretto a metterle come alle medie.
Le medie..
La presi tra le mani e strappai la cravatta in un filo unico e anche qualche bottone.
Perché sono qui? Non potevo restarmene in America a fare nulla?
Perché la mia scuola ha dovuto informare il Giappone di uno come me.
Non mi hanno nemmeno chiesto se voglio essere un eroe, io li odio tutti gli eroi, per loro solo i problemi più grandi vanno risolti.
Volevo solo stare in pace, e invece mi ritrovo qui, dove è cominciato tutto.
Ironico no?

Sbuffai infastidito mentre presi le chiavi del mio appartamento e la cartella, anche se ci avevo messo dentro solo qualche matita e un quaderno

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Sbuffai infastidito mentre presi le chiavi del mio appartamento e la cartella, anche se ci avevo messo dentro solo qualche matita e un quaderno.
Cosa si studia alla Yueei? Fa nulla...
Sceso la scale velocemente e guardia un secondo il portinaio facendogli un cenno con la testa. Io non sono diventato una persona cattiva a New York, sono solo cresciuto, e ho imparato dai miei errori.
Accesi la mia moto e mi avviai verso la scuola, era ancora presto.
L'aria in faccia era piacevole..

Urlai
Ero in Giappone
Mi sembra di sentire lui nel vento
Oh ma che ne stia certo
Io non ti ho dimenticato Katsuki Bakogou.

Parcheggiai e mi incammina lentamente verso il grande cortile fiorito.
Una ragazza passò e mi mise gli occhi addosso e io ricambiai lo sguardo mentre lei lo spostava arrossita.
Feci un piccolo sorriso e continuai la mia strada verso l'entrata principale ma quando vuoi arrivato mi accasciai di peso sul muro dell'entrata e sfilai dalla tasca una mia amata sigaretta che rollai e gustai fino all'ultimo tiro.
Ma che cosa sto facendo? Sono in Giappone a una scuola per eroi? Io?
Che poi amata sigaretta mica tanto.. io odio il fumo, è solo uno stupido vizio che mi portò dietro quando sono ansioso.
Ci avevo messo più tempo del previsto ad arrivare a scuola e guardai lo schermo del cellulare e che indicavano le 8:10.
Come sempre sono in ritardo e allora mia alzai di scatto cercando di trovare più velocemente possibile la mia classe.
Sono veramente cambiato? Beh fisicamente del tutto, ma è solo il mio odio per Katsuki Bakogou ad averlo cambiato.

Addio entrata puntuale ... bussai alla porta della 4a con riluttanza quando invece il mio cuore minacciava di scoppiare.
Concesso il permesso aprì sicuro di me la bianca porta di legno e varcai la soglia.
Si levò un ohhhh da tutti i miei compagni mentre gli sorrisi cercando di essere gentile mentre salutai il professore.
Un uomo.. particolare.
Mi inchinai un secondo per poi ritornare su col busto e cominciai a squadrare i miei compagni.
Erano tutti diversi, uno coi capelli bicolore, l'altra rosa, una con delle cuffie incorporate alle orecchie.
Ma poi i miei occhi si soffermarono su un banco infondo è vicino alla finestra.
Era biondo e il suo sguardo era perso.
Non è possibile

...
Il respiro mi si mozzò in gola.
K-kacchan ? Sgranai gli occhi, si é davvero lui...
I soliti capelli biondi sole che venivano sparati da ogni direzione e un corpo muscoloso con dei lineamenti perfetti.
Il mio sguardo incontro il suo ed entrambi, in quella frazione di dolore, capimmo molte cose. I suoi occhi sono uguali a quelli di 5 anni fa, color sangue, Il mio cuore cominciò a battere velocemente, in ogni mia possibilità di incontrarlo, a scuola non era in nessuna di queste.
Mi stavo agitando ma... come é possibile che quel mostro sia alle U.E
Faceva ancora più male di quanto mi aspettavo.
Il professore mi riportò alla dura realtà è io distolsi lo sguardo mentre dietro di me mi torturavo le mani.
In questo momento volevo urlare fino ad uccidere qualcuno. Perché non si può fumare in classe? Non è possibile.
Il destino non mi può odiare così tanto, non ho fatto nulla.

Kacchan pov
Arrivai in classe con 10 minuti di anticipo.
Oggi sarebbe arrivato il nuovo personaggio secondario, che coglioni manco fosse successo qualcosa di veramente interessante.
Dopo 5 minuti arrivarono tutti con uno sguardo emozionato si sederono fissando la porta e parlando fra loro dele loro aspettative. Cercavo di non sentirli.
Ma solo a me non fregava un cazzo?
Erano le 8:10 e finalmente qualcuno apre la porta
Non lo guardai neanche,
I miei compagni si e sembravano tutti su un punto di segarsi dall'eccitazione.
A quel punto alzai lo sguardo e mi paralizzai completamente.

Ma poi risi internamente. Quel ragazzo, coi capelli verdi ai lati, un pursing di metallo al sopracciglio e un corpo da favola, mi stava letteralmente fissando.
In quel momento non notai la sua espressione.
Ma io non volevo nemmeno crederci.
Ho dimenticato Deku anni fa, questo è un cazzo di scherzo del destino.
Non è lui.. vero?
Lo guardai meglio e notai dei piccoli puntini all'altezza dele sue guance.
Lentiggini.
A quel punto sbiancai, nono.
Non è possibile, non è fortuitamente possibile.
"Vi presento Izuku Midoriya" disse aizawa.
Lì, quel lunedì di settembre alle 8:16, il mondo cominciò ad andare a rallentatore.
Io aprì la bocca mentre dentro di me riaffiorano ricordi che volevo dimenticare ma che mi perseguitavano da anni.
Cosa gli era successo?
Il respiro mi di mozzó in gola, notai che le mie mani, prima in testa, stavano tremando senza sosta.
Non riuscivo a fermarle.
Non riuscivo a fare nulla se non tenere gli occhi suoi quei rubini, ma la luce era diversa.
Forse perché in quegli occhi che prima erano così familiari, non c'era più nessuna luce.

Deku pov
Mi ricomposi immediatamente mettendomi le mani in tasca facendo finta di non aver visto nulla.
Anche dovetti per qualche minuto fermare il panico tra lunghi e lenti respiri.
Fui costretto a sedermi tutta la giornata dietro di lui, ma non si giró nemmeno una volta.
Ero così arrabbiato, nervoso, triste, disperato che dovevo scuotere la testa ogni volta che ci pensavo troppo, perché faceva male.
Male da morire.

Le lezioni passarono normalmente, si presentarono tutti e dopo che lo feci anche io, anche se non mi ricordavo un nome, sembrano brave persone.
"Ciao sono Ochaco" disse una ragazza dai capelli a caschetto.
Io salutai tutti cortesemente, ci provavo ad essere cattivo, cambiato in questi anni, ma non ce la facevo del tutto.
Ma guardare la faccia di Katsuki Bakogou mi faceva ricordare tutto quanto.
Parlai con alcuni miei compagni, erano tutti molto disponibili e anche simpatici.
Forse perché si stanno facendo hanno capito che sono introverso e mi stanno chiedendo poche domande.
Da Kacchan ho sempre avuto l'idea che tutti quelli del Giappone fossero degli arroganti egoisti senza cuore, ma mi sbaglio, se le persona fossero tutte come Katsuki il mondo sarebbe rovinato.

"Izuku Midoriya, oltre che darti il benvenuto alla nostra scuola, devo informarla che ha ricevuto una borsa di studio e vorremmo testare se le sue abilità sono veramente quello che dicono" disse fermandomi a mensa il preside, forse mi scappó una risatina vedendo un topo che correva verso di me.
Dopo pranzo, che passai con alcuni compagni e altre classi; arrivai in palestra e l'eccitazione mi attraversava la schiena.
Volevo il suo sguardo tutto per me.
Lo bramavo da anni, solo per uno stupido orgoglio che non ho mai avuto.
Sarebbe stato come urlargli in faccia
"Sono più forte ora. Sei tu che fai schifo."
"Sei tu che dovresti morire"
Ma mi venivano i brividi.
Io non volevo tutto questo però.
Cominciamo lo show?

The sun will shine on us againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora