The sun will shine on us again

Pt. 28 NON PUÒ ESSERE

Giorno 1.
"Ti prego Katsuki fammi entrare"
Non mi ripose nessuno
Giorno 2
"Per favore, non stai più mangiando"
"Vattene e lasciami solo"
Giorno 3
"Ti prego, mangia qualcosa almeno"
Non ricevetti risposta.
Mi sento così sola

Giorno 4
Hakira pov
Non credo di essere mai stata così triste in vita mia.
Mai.
Il mio migliore amico se ne è andato, mio fratello ha sacrificato tutto, per me.
Avrei pagato oro a fine che non lo facesse. Ci conosciamo da anni, e io ho provato a farlo ridere, a migliorarlo come persona, gli voglio così bene che darei tutto per lui.
Ma la mia sorpresa ogni volta che mi parla di Katsuki Bakogou non finisce mai.
Ne parla così serenamente, con una felicità che mi incanta, e ora entrambi si sono persi.
Katsuki si rifiuta di toccare cibo o uscire dalla loro stanza. Io sto cercando di essere forte ma quando lo sento piangere ogni notte è come se mi trafiggesse un coltello.
Sentendolo ho visto l'amore che prova per lui: la disperazione, il terrore
"Ti prego Katsuki aprimi, morirai di fame" dissi dolcemente mettendomi seduta con la schiena contro la porta.
"C'è un ragazzo di nome Kirishima che continua a venire dicendomi che deve vederti" continuai
"Ti prego" dissi con gli occhi lucidi
"Vai via Hakira" disse solamente.
No, non ci penso neanche, come posso?
Ecco.
Uscii dalla porta del condominio e presi l'estintore che c'era da usare in caso di emergenza, questa lo era.
Risalii all'appartamento e dopo essere arrivata alla porta della camera lanciai l'oggetto contro la porta di legno per creare un buco provocando uno spavento a Katsuki.
Misi la mano dentro il buco e aprii la porta dall'interno mostrandomi uno scenario che non avrei mai voluto vedere, per la felicità di Iz.
Non era lui.
2 grosse occhiaie contornavano gli occhi spenti, senza quella luce di cui Izuko mi parla ogni giorno, è pallido e sembra dimagrito.
Le mani sono insanguinate e ci sono varie crepe sul muro, indossa una canotta nera che gli va risaltare il suo aspetto..
Distrutto.
Come se gli avessero tolto l'anima.
Come mi fa arrabbiare tutto questo, ma veramente non capisce
"ma non lo capisci che non sei l'unico a soffrire?" Dissi sull'orlo del pianto attirando la sua attenzione
"Pensi che Izuku vorrebbe questo? Anche io sto soffrendo ma cerco di andare avanti, GUARDA CHE STARE QUI A MORIRE NON L-"
"Non ho potuto fare niente" disse
C-cosa? Perché dice questo ?
"L'ho visto andare via da me, ancora" disse guardando il vuoto.
"Uguale a quando se ne è andato dal Giappone, è t-tutta colpa mia, se fossi riuscito a proteggerlo saremmo qui a scherzare, ma non è più con me, ANCORA CAZZO" disse mettendosi le mani nei capelli.
E io mi accorsi della sua vera disperazione
"Kat-Katsuki" dissi mentre delle lacrime scendevano dalle mie guance.
Si sente in colpa, come la prima volta, e anche io.
"Non è colpa tua" dissi seria avvicinandomi a lui sedendomi in parte a lui davanti al letto
"Lo so" disse
"Non è colpa tua" ripetei ancora
"Ti ho detto che lo so"
"Non hai sentito bene: non è colpa tua" dissi mentre lui distolse lo sguardo dal punto indefinito per guardarmi e alzarsi in piedi conciando a torturarsi le mani
"N-NON PRENDERMI PER IL CULO CAZZO" sbraitò mettendosi le mani dei capelli e spingermi sul letto.
Lui si cerco di asciugare le lacrime il più velocemente possibile non riuscendoci.
"Non- non è c-colpa tua" ripetei mentre ci lanciavamo nelle braccia dell'altro scoppiando a piangere.
"Se ne è andato" singhiozzava nel più totale silenzio
"Perdonami Katsuki" dissi mentre continuavo a piangere
"Me lo riprenderò, se non avevo le forze fino a 1 minuto fa, ora giuro su Dio che li uccidero quei figli di puttana"
Non dissi niente
Entrambi avevamo bisogno di conforto, pensare che io quel ragazzo l'ho visto 1 giorno e ora me lo ritrovo abbracciato a me.
"Lo rivolgo i-indietro, io non posso vivere senza di lui" disse sedendosi sul letto.