Pt. 25 QUALCOSA DI STRANO

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Deku pov
Ormai è diventato strano non svegliarsi con un corpo che mi abbraccia ogni mattina, mi sento vuoto. Anche se ci siamo separati solo una notte mi manca da morire.
E mi mancherà ancora di più per quello che voglio fare, si forse è una cazzata ma devo andare a New York. Se fosse successo qualcosa alla mia migliore amica non me lo perdonerei mai. Lei per me è l'unica, l'unica mia vera amica, sorella, l'unica che si è presa cura di me anche se ha solo pochi anni in più. L'unica che quando ero triste veniva li e mi abbracciava senza che dovessi parlare. Lei è stata la prima di tante cose. Ci sentiamo al telefono tutti i gironi da quando sono partito per il Giappone, ma pochi giorni prima che Kacchan mi desse il regalo, non si è più fatta sentire.
Ero ancora sotto le coperte a guardare il soffitto pensando: non è possibile che non mi abbia chiamato, scritto o risposto.
La situazione non mi piace, c'è qualcosa che non va, sono passati più di 7 giorni ormai.
Dopo alcune riflessioni sul da farsi, mi ricordai della mia vecchia vita a New York: alcool, fumo, gang di idioti con una pistola in mano. Non dovrei avere dei conti con nessuna ma-
Cazzo.
Se qualcuno si volesse vendicare?
Non so di cosa, o perché, ma se ci fosse la possibilità che qualcuno l'avesse rapita?
Sono lento, dovevo capirlo subito...
Hakira è in pericolo, non so da chi o come ma io non mi sono preoccupato abbastanza.
Cazzo.
Decisi tutto in un secondo quella mattina,
chissene fotte delle valige, presi soldi, chiavi dell'auto e telefono, e mi fiondai alla mia moto. Accesi il telefono decidendo se avvisare o no il mio ragazzo, se non lo facessi rischierei la morte anche se non voglio metterlo in mezzo.
Lui è intelligente peró e quando penso che la mia migliore amica sia stata rapita mi viene solo in mente di bruciare la città...
Premetti il numero sperando che non stia ancora dormendo.
Kacchan ti prego rispondi
<pronto?> disse una voce ancora addormentata
<Kacchan sono io> sentii che si alzò dal letto di scatto riconoscendo la mia voce preoccupata
<cos'è successo> disse immediatamente
<vado a New York> dissi
<per Hakira> dedusse subito. Mi conosce troppo bene.
<anche se qui sono tranquillo, a New York non ero così amato, non risponde da 7 giorni non ti sembra che-
<ti raggiungo all'aereo porto fra 5 minuti> disse interrompendomi lasciandomi con la bocca aperta dallo stupore
<ma-
<nessun ma, se è successo qualcosa ad Hakira vuol dire che c'è l'hanno con te, io non posso permettere che ti facciano un solo graffio.
A dopo> disse buttando giù la chiamata mentre io guardavo ancora il telefono con gli occhi spalancati. Ma questo non è il momento di fare le lodi al mio ragazzo, la mia migliore amica ha bisogno di me, o almeno credo e non lo spero.
Forse gli è caduto il telefono in una grata di un tombino come l'ultima volta, ma se ne è ricomprato uno lo stesso giorno.
La preoccupazione e l'ansia mi sta mangiando vivo, soprattuto il pensiero che ci ho pensato solo ora, in 7 giorni possono farle di tutto.
Basta cazzo.
Andai all'aereo porto superando qualsiasi limite di velocità o i semafori rossi, anche se sono le 7:00 di mattina mi sarei preso una bella multa, ma non me e frega più di tanto.
Dopo venti minuti circa mi fiondai dentro, in teoria la casa di Kacchan è molto più vicina all'aereo porto che la mia, dovrebbe essere già qui, se è veramente venuto come dice
"DEKU" Urló vicino alla biglietteria notandomi
"Kacchan" gli dissi fiondandosi nelle sue braccia, avevo bisogno di conforto.
Ho un brutto presentimento.
"Qualcuno ti ha detto qualcosa o lasciato qualche messaggio?" Mi chiese dolcemente
"No, però tu conosci il nostro rapporto, non è possibile che in più di una settimana non mi abbia chiamato, inoltre non risponde nè ai messaggi nè alle chiamate.. dopo questo a cosa vuoi che pensi"
"Giusto, deve essere per forza successo qualcosa, mi sembra strano che i rapitori non ti abbiano informato" disse e ci pensai su.
Ma non ho altra scelta, devo pensare per forza al peggio. Se lascio stare come è successo con la morte di mia mamma e magari la mia teoria è giusta, la mia vita finisce.
"Okay Kacchan, i biglietti per Ne-
"Già presi"
Cosa.
Pensai guardandogli le mani con due pezzi di carta in mano.
"Quando ritorneremo sani e salvi ti meriti la scopata più bella della tua vita" dissi mentre correvamo al gate insieme per far controllare i biglietti
"Sei fortunato che un volo per New York partiva fra poco, comunque ci conto" disse.
Gate 8... 9....
eccolo il numero 10
Co precipitammo al bancone dalla timbratrice, ci guardammo entrambi, non ci stava assolutamente ascoltando o guardando, sono le 8 di mattina l'aereo non è ancora partito, perché l'addetta guardava un punto davanti a se..
"CI ASCOLTI È UN EMERGENZA" Urló Kacchan incazzato, lei non fece niente se non che puntare il dito verso la tv sopra le panchine per aspettare il volo.
Ci girammo entrambi
No
Era una trasmissione in tv, il volume era stato alzato dalla signora che ascoltava in silenzio la presentatrice.

~Notizie dell'ultima mezz'ora, la famosa scuola u.e è stata attaccata da un famoso gruppo di criminali già incontrati in passato soprannominati la "Lega dei villan". La scuola è stata chiusa a qualsiasi attività esterna: l'unica cosa che sappiamo è che non solo hanno in mano gli alunni e gli eroi, ma anche un ostaggio... la situazione è critica e la scuola distrutta
Seguiteci per altri aggiornamenti~

L-la nostra scuola
"K-Kacchan" dissi con la bocca aperta preoccupato per questo secondi problema
"Cosa cazzo sta succedendo Deku" disse mettendomi una mano sull'addome per fermarmi,
Poi capii.
L'ultima volta che ci hanno attaccato la ragazza bionda che ha pugnalato Kacchan gli ha chiesto di me, mi voleva.
"Kacchan"
Mi guardó
"È un trappola, hanno Hakira" dissi terrorizzato mentre lui si paralizzava
"Mer-"
Non finì la frase che mi squillò il telefono nella mia tasca destra, lo presi tremante mentre Kacchan guardò il mittente.
"Aizawa ?"
Aprì la chiamata incerto e sentì solo
<ti vogliono>

Spazio autrice
Ragazzi miei, mi dispiace

The sun will shine on us againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora