Pt. 32 PERCHÉ TI SENTO COSÌ LONTANO

2.4K 139 50
                                    

1 settimana dopo
Katsuki pov
1 settimana.
Dopo averlo trasportato con urgenza in ospedale era finito in coma, nessuno sapeva cosa fosse successo, probabilmente l'esperimento che gli hanno fatto per renderlo cattivo lo sta massacrando dall'interno.
Figli di puttana.
COME HANNO OSATO cazzo.
È stupido come pensiero, ma sono così sollevato di averlo qui in parte a me e non più dove non potevo vederlo.
Sto tutto il giorno all'ospedale tenendogli la mano e non dormo da un bel po'.
Parlo poco, forse non ci sono bisogno di parole.
Hakira sta bene, è dovuta tornare a New York per un lavoro di urgenza, ma ritornerà per Deku quando e se si risrveglierà.
Ora che c'è lo qui mi manca ancora di più cazzo
"Ti ho portato il pranzo" disse Kirishima entrando nella porta della sua camera
Non risposi, sono tutti pazienti.
Non capiscono un cazzo di come mi sento, ma sono pazienti
"Non ti va di uscire un po'?" Chiede fissandomi
"No"
"Okkkay" rispose mettendosi le mani in tasca e trotterellando.
Vedere i suoi battiti cardiaci regolari mi mette una nota di tranquillità.
Sono preoccupato a morte, ancora di più di prima, ma è qui con me.
"Ah Katsubro"
Girai lo sguardo
"I tuoi genitori ti cercando" disse facendo spallucce e andandosene.
Mi alzai di scatto
Cosa volevano quelli? Non avevo tempo per loro.
Non feci neanche in tempo a pensare che la persona che in questo momento volevo vedere di meno al mondo entrò portando un dolce che lascio cadere a terra.
"Katsuki" disse
"Vattene" ribattei io spazientito
"Per favor-
"Niente scuse ora. Sto passando le pene dell'inferno non mi servi tu a farmi il terzo grado. Via di qui" dissi duro.
Vidi che sgranò gli occhi
"Mi dispiace" disse mentre raccoglieva velocemente i pezzi di torta.
È in ritardo di 3 anni.
"Mi dispiace così tanto tesoro, non volevo- io pensavo di stare facendo il tuo bene ma mi sbagliavo" disse con gli occhi lucidi.
Per la prima volta in tutta la mia vita vidi mia madre piangere.
Non fu facile.
"Okay" dissi stringendo la mano di Deku.
La presi e la portai fuori, non volevo scenate in quella stanza.
"Cosa vuoi ?" Dissi
"Niente, v-volevo solo scusarmi... mi dispiace tanto tesoro. Tu puoi essere chi vuoi e stare con chi vuoi, non ero arrabbiata per quello. Non volevo che ti allontanassi da me. Però Izuko, si, lui mi ha fatto capire che non ho mai potuto tenerti in gabbia. Mi dispiace così tanto. Se non vuoi perdonar-"
Mi fiondai tra le sue braccia facendomi scappare qualche lacrima. Un po' per Deku, per lei, per il mio quasi suicidio, per quello che ho visto.
Non erano come i suoi abbracci, ma in quel momento ne avevo così bisogno.
Lei mi accarezzava leggermente i capelli mente mi sussurrava un
"Shhh... andrà tutto bene"
"Scusami" disse.
"Tsk"
Non sapevo cosa rispondere ma lei aveva capito. Mi staccai e lei mi sorrise
"Hai un fidanzato fantastico, quando ritornerà tutto alla normalità andremo a cena insieme, promesso" disse per poi girarsi e camminando verso mio padre che mi salutò da lontano.
"Se ritornerà" lei mi fece un espressione triste ma rassicurante che risposi un un ghigno di schermo.
Cosa mi stava succedendo? Dov'era finito il ragazzo scontroso col mondo, incazzato con tutti?
Avevo risolto le cose con mia madre e mi andava bene così, non avevo nulla da dire, da urlare.
Mi andava sempre bene così.
Tsk, mi hai fregato Deku, mi hai messo nel sacco. Patetico.
Guardai per un po' il corridoio davanti a me, bianco e vuoto mentre sentivo il ticchettio del cardiogramma del mio fidanzato che era un po' più veloce di qualche minuto fa.

Pochi secondi dopo vidi correre dei dottori, mi preoccupai all'istante scattando
"Cosa succede" chiedo immediatamente allarmandomi. Nessuno mi rispose spingendomi ed entrando seguiti da me nella sua stanza mentre mi stavo per incazzare finché non entrai e chiusi gli occhi, non stava accadendo.
Tremava, sembrava posseduto. I suoi occhi erano chiusi e sembrava provasse un dolore assurdo in tutto il corpo.
Ma che cazzo stava succedendo
"Spostati ragazzo" disse un dottore prendendo mi mano la flebo staccandogliela e mettendomi una mano sul polso.
"PORTATE UN DEFIBRILLATORE"
Mi caddero le spalle e feci qualche passo indietro.
Non era finita?
Un infermiera entro e velocemente diede l'oggetto al dottore.
"Muoviamoci sta per perderci sta avendo un infarto"
No.
Non ancora, ha sconfitto tutto non merita di andarsene ora.
"Libero" nessuno di mosse
"Libero" silenzio
"Libero"
***
Si senti la stanza vuota, soltanto i nostri respiri,
Pochi secondi dopo però successe.
Aprí gli occhi di scatto alzandosi mentre respirava affannosamente con le lacrime agli occhi. I medici esultarono mentre io cadevo per terra mettendomi la testa dentro le ginocchia.
Cazzo.
Alzai lo sguardo lentamente, avendo paura che non fosse lui, che fosse ritornato un villan o che  fosse un sogno.
"Ti sono mancato Kacchan?"

Angolo autrice
YO.... che infarti che faccio prendere, questa cosa non era prevista ma ho pensato che dopo tutti gli esperimenti etc non poteva risvegliarsi alla cazzo e dire
"Ehi yo sono tornato bitch"
Okay la smetto grazie.
CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO HIHI❤️
Non vi ho ancora ringraziato per tutte le visualizzazioni, commenti e stelline...
Grazie mille mi fa troppo piacere 👉🏻👈🏻

The sun will shine on us againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora