Capitolo 1

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YUNA POV

Appena vedo i miei genitori uscire dalla macchina decido di mettere un po' di musica. Schiaccio su love scenario degli ikon ed inizio a cantare.

Quel giorno non c'era stato verso di farmi scendere dalla macchina. Un fine settimana sì e uno no io, mio padre e mia madre andavamo a fare la spesa in un market molto grande sempre aperto. Si poteva ritenere quasi "tradizione" ma era uno dei pochi momenti che passavamo veramente insieme. Quella sera non volli assolutamente scendere, ero troppo stanca e la mia mente aveva bisogno di liberarsi di questi pensieri pesanti.

Decido di usare il cellulare come microfono e ad immaginare di stare su un palco con tantissimi fan. Molto normale, no?

Ad un certo punto qualcuno apre la portiera della macchina e per lo spavento sobbalzo con una mano sul petto. Chi diamine aveva osato interrompere il mio concerto? Sinceramente? Non ne avevo idea. Una mascherina e un cappello lasciavano intravedere solo gli occhi.

"Scusami, posso rubarti la macchina?"
Quale persona chiedeva di rubarti la macchina? In un primo momento pensai stesse scherzando.
"No, ovviamente no"
Tolgo completamente le cuffie per ascoltarlo meglio.
"Ma dai! Giuro che te la restituiamo!"
"Ma quale ladro chiede il permesso di rubare qualcosa?". Scoppio a ridere ma mi fermo appena sento entrare altri due ragazzi che si siedono ai due sedili davanti. Anche loro non riesco a vederli bene.
"Già la signorina ha ragione, chi mai chiederebbe il permesso?" e dopo questo accende la macchina partendo a tutto gas. Maledetti i miei genitori che avevano lasciato le chiavi in macchina.

"Scusate! Questo è contro la legge!"
"Ma guarda, non lo sapevamo! Ora zitta e facci seminare la macchina dietro"
Il ragazzo che è seduto accanto a me mi guarda dispiaciuto, per quel poco che potevo vedere. Forse avrei convinto lui.
"Se i miei genitori tornano e non vedono me e la macchina si spaventeranno tantissimo, lo sai?"
"Immagino di si"
"Ti prego, ferma i tuoi amici!"
La macchina frena bruscamente e quello alla guida scende dalla macchina solo per buttarmi fuori.

"Scendi"
"I-io?"
"E chi sennò?"
"Ma è la mia macchina!"
A malincuore decido di ascoltarlo, alla macchina ci avrei pensato dopo.
Però prima che riparte il ragazzo che era vicino a me guarda male quel ragazzo e poi si rivolge a me.

"Fatti trovare qui alle 23.30, ti riporto la macchina" e così dicendo ripartirono.
Neanche il tempo di rielaborare che vedo un'altra macchina che li segue. Difficile da intravedere chi.

Volete sapere chi era più pazzo di loro? Io perché quando mi arrivò la chiamata dei miei dissi che Seungmin aveva avuto un problema ed ero dovuta andare a prenderlo. Si arrabbiarono molto ma in quel momento poco importava.

Alle 23.30 spaccate vedo la mia macchina in lontananza e mi alzo per farmi vedere bene.

Il ragazzo che mi aveva detto di aspettare qui era totalmente privo di tutto quello che prima aveva per coprirsi.
È davvero molto bello. Ha ancora il cappuccio della felpa nera che gli copre un po' la testa ma dei ricci sfuggivano ribelli.

Accenna un sorriso e apre la sua portiera.
"Ti accompagno a casa" e la richiude.
Potevo accettare?

"Perché dovrei fidarmi di un ladro?" Ma in realtà salii senza problemi.
"Mi hai aspettato quindi ti fidi almeno un po' ". È per questo che si è fatto vedere in volto? Sapeva che non avrei tentato di metterlo nei casini?

"Zitto e guida"
"Mi dovresti dire dove, sai?"
"Oh... Giusto". Non so perché né come ma mi fidai.

Mi accompagnò fino ad una strada prima di casa mia e scendemmo dalla macchina.
"Mi dispiace per la macchina ma è intatta, nessun graffio"

"L'importante è che ora è qui, un vero ladro non me l'avrebbe mai riportata".
Mi lascia un bigliettino nelle mani e noto che è un numero.
"Se mai dovessi avere bisogno di aiuto basta chiamare su questo numero. Siamo in debito con te"

Non lo rividi più, per molto.

Scusa, posso rubarti la macchina? || Bang ChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora