Capitolo 3

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YUNA POV

Da cinque minuti una luce dritta negli occhi continua ad infastidirmi, la luce del sole?
Impossibile, ieri avevo chiuso tutte le porte e messo le tende proprio perché odio la luce del sole di mattina.

Apro un occhio per controllare e quello che mi trovo davanti mi fa saltare e cadere giù dal letto.

Peccato che subito dopo una tazza che avevo colpito con il piede finì proprio sulla mia pancia e quel che c'era dentro tutto addosso.

"Oddio scusa scusa! È tutta colpa mia"
"Non...fa niente, è tutto ok" forse la mia espressione dice il contrario.

"È tutta colpa mia, ora ripulisco tutto! Mi dispiace"
Ora che lo guardo bene è proprio un bel ragazzo. Innocuo ma allo stesso tempo letale. Jeongin se non sbaglio.
"Come mai eri qui?"

"Volevo portarti un po' di latte a letto"

"Davvero? Non lo ha mai fatto nessuno per me"

Si gratta la nuca e mi guarda in imbarazzo.

"Ho fatto solo un casino"
Mi fa troppa tenerezza il suo sguardo dispiaciuto.
Voleva solo mettermi a mio agio.

"Non fa niente, solo...la prossima volta non puntarmi una torcia del telefono. Odio la luce appena sveglia"

"Non volevo darti fastidio ma mi sembrava di aver visto un geco"

"CHE COSA?"
Mi alzo da terra e scappo fuori dalla stanza.
"DOVE? DOV'È?"
"Yuna torna dentro! Non sono sicuro neanche che ci abbia visto bene"
"Nono, io non ci entro finché non muore"

"E poi i gechi non camminano sulle persone ma sempre sui muri"
"Wooow Jeongin, questo mi rende molto più tranquilla"
"Okok non è confortante quello che ho detto. Ora chiamo Chan e lo cerchiamo"

Due minuti dopo mi si presenta il paradiso. Perché diciamocelo... Chan ha delle spalle stupendamente larghe e la canotta non aiuta molto. Gli occhi ancora socchiusi, le labbra imbronciate e le mani sui fianchi.

"Cerchiamo questo geco"

Ci impiegarono tutta la mattina a catturarlo e a buttarlo fuori perché scappava sempre.

In tutto questo io mi dedico a cucinare della carbonara, l'unico piatto che ha un sapore decente.

Non mi è mai piaciuto cucinare quindi non ci provo mai. Perché perdere tempo a cucinare quando possono farlo altri per me? I ristoranti esistono per un preciso motivo.

Apparecchio la tavola e aspetto seduta gli altri. Il primo a venire: Minho.
Non può andarmi peggio di così!

"Perché piatti e bicchieri di plastica?"
"Non li usate?"
Non mi risponde, semplicemente si siede.

Appoggio una mano sotto il mento e inizio a guardarlo indisturbata.

"Perché mi fissi? Cosa vuoi?"
"Perché mi odi così tanto?"
"Io non ti odio"
"E perché sei così...?"
"Freddo? Distaccato? Perché mi va"
"Che risposta è mai questa? Non puoi trattarmi così solo perché ti va!"
Vedo comparire un leggero sorriso sul suo viso, sempre meglio di niente.

"E soprattutto non puoi non rispondermi quando non ti va, mi innervosisce"
Sto per dirgliene altre sul fatto che non deve ignorarmi così quando entrano Chan e Jeongin.

Jeongin corre a sedersi vicino a me mentre Chan di fronte.

Forse però con loro due le cose non andranno così male, spero.

Scusa, posso rubarti la macchina? || Bang ChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora