Capitolo 22

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YUNA POV

Gli ultimi tre giorni di vacanza li abbiamo passati davvero bene. In realtà dovevamo rimanere altri due giorni ma Chuu è dovuta rientrare a casa per qualcosa di urgente e alla fine abbiamo concordato di ritornarci in un futuro momento.

Il quarto giorno siamo andati a pattinare e ho continuato a prendere in giro Chan ricordandogli del giorno in cui abbiamo sciato finché non sono caduta come una pera al centro della pista davanti a tutti e il gruppo ci ha riso per tutta la durata della vacanza insieme. Il karma? Può essere, forse un pochino me lo meritavo e ovviamente Chan si è preso la sua rivincita.

Mi sono avvicinata molto a Lia e Chuu, sono delle ragazze fantastiche. Hanno un rapporto bellissimo proprio come quello mio e di Seungmin.

Lia mi ha anche raccontato come devo ricattare Seungmin, basta che chiami lei e il problema magicamente scomparirà. Chissà come ci riesce.

Ovviamente mi sono sentita anche con Chuu per capire cosa fosse successo di così urgente da dover tornare. Mi ha raccontato che lei vive sola con la nonna ed il quinto giorno della nostra vacanza le è arrivata una chiamata urgente che le ha detto che sua nonna è stata portata in ospedale. Fortunatamente è caduta ma non si è fatta quasi per niente male.

Han si è avvicinato pericolosamente a me perché ha capito che, a differenza di Jeongin, ho paura di ferire i suoi sentimenti se mi comporto da menefreghista perciò viene sempre da me ad abbracciarmi sapendo che non lo respingerò come fa Jeongin.

Han non sa però che una volta che prendo confidenza con qualcuno divento anche peggio di Jeongin. Basti pensare al rapporto che abbiamo io e Seungmin...ammesso che io sia ancora così.

L'ultimo giorno prima della partenza eravamo tutti pronti per partire ma Han si era dimenticato di fare la valigia. Perciò lo abbiamo aspettato per quasi due ore in macchina, menomale che erano due le macchine e quella con Chuu è partita subito.

Quando io e Chan abbiamo raggiunto la sua stanza lo abbiamo trovato sul letto addormentato e Chan lo ha iniziato a sgridato. È stato troppo tenero quando si è nascosto dietro di me e mi ha chiesto di aiutarlo con Chan versione mamma. Fortunatamente si è calmato subito e siamo riusciti a partire.

Una vibrazione mi distrae dai miei pensieri, una chiamata.

"Dimmi Minnie"

"Posso venire un attimo da te?"

"Come mai?"

"Ho bisogno di raccontarti una cosa"

"Vieni"

***

"Allora, qual è il problema?"

"Hai per caso parlato con Minho?"

"No perché?"

"Non hai visto che in questi giorni si è isolato e usciva spesso tornando parecchie ore dopo?"

"No, non ci ho pensato tanto. Pensavo uscisse per incontrare qualcuno"

"Io so perché, più o meno. Penso che dovresti parlargli. Quel giorno che tu e Chan siete rimasti a casa noi siamo usciti, ricordi?"

"Si, per andare a mangiare il sushi"

"Esatto, prima però ci siamo fermati in un negozio di souvenir ma Minho ci ha aspettato ad un parco lì vicino perché era stanco"

"Ok e allora?"

"Dopo cinque minuti avevo ormai comprato quello che mi piaceva perciò l'ho raggiunto ma dovevi vederlo...aveva un'espressione cadaverica. Quando si è accorto di me subito dopo si è guardato attorno cercando chissà cosa e ha iniziato a correre per ogni strada del paese che si trovava davanti"

"Cosa? Perché?"

"Non lo so, l'ho seguito chiedendogli di fermarsi ma lui non mi ha neanche risposto. Abbiamo vagato per un'ora alla ricerca di non so cosa e quella sera non ha mangiato quasi nulla. È da quel giorno che non riesco a togliermi il suo sguardo, sembrava così triste e felice allo stesso tempo. Sembra disperato ma anche speranzoso"

"Che pessima amica che sono! Avevo notata che parlava di meno ma quando gli chiedevo se andasse tutto bene lui diceva che stava benissimo quindi non ci ho dato peso"

***

Ho chiesto a Minho di accompagnarmi a fare un po' di shopping nonostante preferirei benissimo stare a casa sotto le coperte. Odio girare per i negozi alla ricerca di qualcosa da comprare, devo provare tanti capi e alla fine so già che solo due o tre saranno i prescelti. Che perdita di tempo!

"Uffa quanto odio fare shopping"

"Ma lo hai proposto tu"

"Hai ragione ma perché dovevo proprio comprare un regalo per la mamma di Seungmin, tra una settimana compie gli anni"

"Vi conoscete da molto tempo tu e Seungmin?"

"Si, ci siamo conosciuti a 11 anni e da allora siamo inseparabile. È un po' come un fratello per me"

Minho continua a torturarsi quelle povere dita da quando siamo entrati in questo centro commerciale.

"Minho? Ti preoccupa qualcosa? Le tue mani che colpa ne hanno?"

"No...si. Si forse c'è qualcosa"

"Vuoi parlarne?"

"Non lo so, potrei aver visto male e quindi non vorrei sbagliarmi ma forse è così, insomma non potevo immaginarmelo vero?"

Prende un respiro e riprende a parlare ancora più velocemente.

"O forse sì? Soffro di allucinazioni? Dovrei farmi controllare? Da uno psicologo o da una psichiatra? Yuna tu pensi che-..."

Gli prendo le mani e lo fermo. Non solo aveva incominciato a parlare più veloce risultando a tratti incomprensibile ma anche i suoi piedi iniziavano a muoversi nel centro commerciale sempre più velocemente senza neanche avere una meta.

"Ascolta, ora prima ti calmi e prendi respiri profondi. Ci sediamo in quel bar e mi racconti t-..."

"Credo di aver visto Nayeon"

Scusa, posso rubarti la macchina? || Bang ChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora