Capitolo 18

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CHAN POV

È da quando ci siamo riuniti tutti sui divanetti che non smetto di guardare Yuna. Continua a ridere ad ogni battuta di Chuu e Seungmin ogni tanto la sgrida per il troppo alcool che sta ingerendo ma lei imperterrita continua e sembra stare anche abbastanza bene.

Noto come insistentemente guardi la porta della camera di Minho e mandi messaggi probabilmente al diretto interessato.

Han mi sussurra qualcosa all'orecchio.

"Amico dovresti davvero bere qualcosa per distrarti, strano che lei ancora non si sia accorta di nulla"

"È troppo concentrata a mandare messaggi al suo amichetto per pensare a me"

"Sei per caso geloso?"

Han mi guarda divertito e se non mi libero di questa situazione continuerà ad infastidirmi.

"Perché invece non ti concentri su Chuu? Hai detto di non voler essere un semplice extra no?"

"Dici che dovrei provarci? Mi sembra davvero una brava ragazza"

"Ti guarda da tutta la sera, vai!"

Lo spingo e finalmente si alza per andare a parlarle. Ritorno su Yuna ma non la vedo, mi guardo attorno ma continuo a non vedere la sua lunga chioma bionda.

"Chan"

Balzo in piedi e mi giro, Yuna è proprio dietro di me ma non sembra avere molto equilibrio. Se non fosse per l'appoggio al divano probabilmente sarebbe a terra.

"Ho bisogno del bagno ma ho paura di ruzzolare giù per tutte le scale, mi potresti accompagnare?"

Il suo viso si arrossa leggermente, si imbarazza per così poco o è solo l'effetto della vodka?

"Vieni, appoggiati pure a me"

"Ragazzi mettiamo un po' di musica?" Propone Han

"Siiii, balliamo!" Urla Chuu.

L'ultima scena che vedo è Chuu che prende per le mani Han e inizia a muoversi nel vano tentativo di ballare, fallendo miseramente.

Accompagno Yuna in bagno e la aspetto fuori.

Dopo qualche minuto dal bagno arriva la voce preoccupata di Yuna e le chiedo di ripetere perché la musica è troppo alta.

"Chan, non riesco ad aprire! Sono bloccata dentro"

"Hai provato a girare la chiave?"

"Si ma è bloccata, Chan per favore aiutami. Inizio a sentire caldo"

Nel bagno non ci sono neanche delle finestre e il tono di voce di Yuna mi mette solo più ansia.

Batte i pugni sulla porta ripetutamente e io corro a cercare velocemente un'altra chiave.

Ci metto qualche buon minuto ma la trovo in uno dei cassetti della scrivania dello studio di mio nonno e subito dopo ritorno di fronte la porta del bagno.

"Yuna ci sei?"

Non c'è risposta. Che le sia successo qualcosa?

"Yuna devi togliere la chiave che è nella serratura, ci puoi riuscire"

Sento la chiave cadere e finalmente inserisco la mia aprendo la porta.
La scena che mi si presenta davanti mi fa perdere un battito.

Yuna è per terra con le ginocchia al petto e le mani tra i capelli. Il suo volto ha perso completamente quel colorito rosso e i suoi occhi sono lucidi e rossi pronti a piangere ma la cosa che più mi preoccupa è il suo respiro irregolare.

"Calma, ho aperto. Ora sono qui con te"

Le prendo il volto tra le mani per farle capire che non è più da sola ma continua ad avere il respiro sempre più veloce.

"A-aria"

"Cosa?"

"H-ho bisogno d-di a-aria"

La prendo in braccio e percorro il corridoio e le scale fino a quando non mi trovo davanti la porta d'uscita.

Esco immediatamente e ci sediamo su una delle panchine del giardinetto.
Lei finalmente inizia a prendere respiri profondi e io posso tranquillizzarmi.

Ho temuto il peggio, ho pensato al peggio ma la cosa più brutta è stato il senso di impotenza. Come potevo aiutarla senza sapere di peggiorare la situazione?

Restiamo per buoni quindici minuti in silenzio, lei prendendo lunghe boccate d'aria ed io guardandola con paura che possa risuccedere qualcos'altro.

"Se vuoi puoi rientrare, avrai freddo.
Non devi restare qui con me"

"Resto con te, non vado da nessuna parte"

Per l'ora successiva parliamo un po' e mi racconta dei suoi attacchi di panico che sono spesso provocati da luoghi pieni di gente o quando si sente in trappola proprio come è successo in bagno. Mi racconta anche di come mai quella sera mi abbia lasciato da solo in pista.

Era sempre per quel motivo e neanche me ne ero accorto...

Mi racconta di come Minho le sia stata accanto e da come da quel momento le cose tra loro due siano cambiate.

"Che ne dici di tornare dentro?"

"H-ho paura di sentirmi di nuovo male, nella mia camera c'è solo una finestra ed è molto lontana dal mio letto"

"Vuoi dormire nella mia camera? La finestra è molto grande e potremmo lasciarla aperta e metterci sotto le coperte pesanti. Così se nella notte ti senti male hai già la finestra aperta"

Yuna spalanca gli occhi e cerco subito di rimediare.

"N-no il letto è a due piazze e potremmo dormire come l'altra volta. Ti prometto che non ti sfiorerò neanche con un dito!"

E così alla fine riesco a convincerla. Passiamo dalla sua camera e mentre lei si cambia io avviso gli altri che noi due andiamo a dormire ma penso che l'unico lucido sia Seungmin che annuisce e torna subito a fermare Lia che è in piedi sul tavolo ed urla "JUMANJIIII"

Entro nella mia stanza e Yuna mi aspetta seduta vicino alla finestra sulla mia poltrona. Si gira e mi sorride.

"Grazie per tutto, non so come avrei fatto oggi senza di te"

"Non mi fare più spaventare come stasera e non chiuderti mai più in bagno"

"Ma se non chiudo qualcuno può entrare involontariamente!"

"Chiamami ogni volta che devi andare in bagno, sarò la tua guardia"

Porto rigidamente la mano destra alla fronte come nel saluto militare e le scappa un sorriso. È bellissima quando sorride ed è ancora più bello sapere che sia stato io a farla sorridere così.

Ci mettiamo nel letto uno di fronte all'altro e proprio come nell'hotel parliamo tanto.

Mi racconta di come abbia deciso di farsi bionda e di come in futuro vorrà provare il rosso fragola, mi racconta di come regge bene l'alcool ma che perde subito l'equilibrio. Mi racconta di tante cose fino a quando ad entrambi non si chiudono gli occhi e ci lasciamo coccolare dalle braccia di Morfeo.

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Doppio aggiornamento ✨

Scusa, posso rubarti la macchina? || Bang ChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora