Capitolo 12

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YUNA POV

Dopo mangiato io e Chan andiamo subito a prepararci. Mi fermo davanti all'armadio e guardo attentamente ogni cosa presente all'interno.

Resto almeno cinque minuti a cercare qualcosa di carino finché opto per il mio nuovo maglione e un semplice leggins felpato.

Resto almeno cinque minuti a cercare qualcosa di carino finché opto per il mio nuovo maglione e un semplice leggins felpato

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***
"Sicuro di dove stai andando? È già un'ora che siamo in macchina"

"Stai tranquilla anzi prendi da quella borsa la benda che ti ho preparato"

"Una benda?"

"Non voglio che tu sappia dove siamo diretti. È una sorpresa, ricordi?"

"Ma non puoi proprio dirmi la destinazione? Odio le sorprese perché devo sempre aspettare troppo per sapere cosa mi nascondono tutti!"

Alza gli occhi al cielo e con un cenno del capo indica quel pezzo di stoffa nera che  avevo appena trovato nella borsa. Vuole proprio che me la metta perciò decido di accontentarlo.

Quale sarà la destinazione?

***

Chan mi fa scendere dalla macchina e poi mi slega la benda.

Quello che mi si presenta davanti è il tipico paesaggio che tanto amo. Ovunque mi giri vedo grandi case in legno e ai lati delle strade si è accumulata la neve che probabilmente è scesa negli ultimi giorni ma può già notarsi come le strade si stiano imbiancando di nuovo.
Era da tantissimo che non vedevo la neve e per l'emozione inizio a battere le mani.

"Grazie grazie grazie!"

Stringo le mie braccia intorno al suo collo e appoggio la mia guancia sul suo petto.

Solo quando mi rendo conto che lui è rimasto un po' scosso da questa mia improvvisa dimostrazione di affetto mi rendo conto di quello che ho appena fatto.

Perché l'ho abbracciato? Dopotutto non siamo ancora arrivati a quel genere di confidenze.

Cerco di staccarmi ma le sue braccia mi circondano la schiena e mi impediscono ogni momento.

"E non sai ancora cosa ci aspetta"

Erano anni che non mi sentivo così protetta nelle braccia di qualcuno. L'unica persona che riusciva ad abbracciarmi così ormai non faceva più parte della mia vita.

Mi rilasso completamente e riappoggio la guancia sul suo petto. Chiudo gli occhi e mi lascio andare al calore che sprigionano i nostri corpi.

Ci stacchiamo e l'imbarazzo è palpabile ma a distrarlo c'è l'orario segnato sul suo orologio.

"Siamo in ritardo!"

Mi prende la mano e iniziamo a correre.
Prego tutti i santi che non prendiamo una bella scivolata in mezzo a tutto questo ghiaccio e soprattutto davanti a tutti.

La gente ci guarda male. Siamo gli unici a rovinare quell'atmosfera così tranquilla e silenziosa.

"In ritardo per cosa?"

"Lo scoprirai"

Giriamo l'angolo e Chan si ferma di botto facendomi sbattere contro la sua schiena.

"Ahia! Immagino che ora siamo pari!"

Dico facendo riferimento al nostro secondo incontro. Quel giorno devo avergli fatto proprio male!

Metto una mano sul naso e cerco di massaggiarlo. Lui nel frattempo cerca di non ridere mordendosi il labbro.

"Immagino di sì"

Chan si sposta e finalmente i miei occhi vedono per cosa eravamo in ritardo.

Tante persone con indosso gli sci scendono la piccola montagna. Posso vedere anche dei bambini di massimo cinque anni fare le curve alla perfezione.

"Dobbiamo sciare?"

Probabilmente i miei occhi in questo momento hanno la forma di due cuoricini.

"Sorpresa!"

Il mio cuore perde un battito a quel sorriso. Come può continuare a sorridermi così senza sapere quanto sia pericoloso?

E per un momento, un solo momento, avrei voluto così tanto toccare quelle labbra per sentirne la morbidezza. Per un solo momento desiderai assaporarle.

Scusa, posso rubarti la macchina? || Bang ChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora