Personne

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(Martina)

Sono abbastanza scioccata da tutto.
Non avrei mai immaginato che uno come Skioffi potesse uscire ora, così prematuramente.
Era un artista folle, e quella follia era anch'essa parte di quella sua arte straordinaria.

Sono inoltre impaurita dall'esito che, settimana prossima, potrà avere il mio di esame.
Sono settimane ormai che vengo continuamente ripresa dai prof per la mia malinconia, per il fatto che ancora secondo loro manco di personalità.
Non vedono la mia identità ne personale ne artistica ancora chiara, decifrabile.

Mentre mi struggo pensando al mio triste e segnato destino vedo GG altrettanto frustrata dirigersi spedita verso gli spogliatoi.
I suoi occhi sono gonfi e rossi, posso immaginarli anche senza poterli guardare, perché girata di spalle.

La seguo anche se non realizzo ancora la ragione di quel suo stato d'animo, forse perché troppo presa, egoisticamente, a consolare ed affossare, al tempo stesso, il mio.

Ci avviciniamo un po' tutti a lei in spogliatoio, alcuni più consapevoli di altri, tutti però ugualmente colpevoli!

GG: "nessuno ha parlato raga, nessuno di voi.
Continuate il giochino del silenzio anche adesso....

Non ci posso credere cavolo"

(Martina)

Non era consueta questa sua reazione.
Non era solita mostrarsi così vulnerabile.
Non mi aspettavo che quelle parole di Skioffi, quel suo atteggiamento, l'avessero turbata a tal punto da abbandonare anche la più resistente delle maschere che indossa.

Continuiamo costantemente a sopravvalutarla forse?
Non dico dal punto di vista artistico, perché lì ci sarebbe ben poco da opinare, ma dal punto di vista umano, ecco...

Non è così forte come vuole far credere e spesso, nonostantante tutti noi abbiamo imparato a conoscerla, io in particolare, ci conviene dimenticarcene.

Si assume sempre le responsabilità di tutti e per tutti, oggi ne è stata l'ennesima, ingiusta, dimostrazione.

Ma questo non è corretto e credo lei sia arrivata davvero al limite.

M: "scusa Bibi, avrei dovuto parlare.

Io in primis non ho concesso l'esibizione a Skioffi, la mia responsabilità è pari alla tua e lo deve essere anche la mia colpevolezza in caso"

-Martina pronuncia tali parole cercando in vano lo sguardo di Gaia, che talmente deluso da quei ragazzi preferisce rivolgere la sua attenzione al vuoto durante il suo sermone-

GG: "non si tratta solo di te Marti...

Nessuno ha aperto bocca"

Jacopo: "mi sento una merda Gi, davvero.

Faccio sempre il cretino e quando c'è da espormi per una buona causa, la tua difesa, sto zitto come un codardo del cazzo.

Ti chiedo scusa, credo a nome di tutti.
Non è stato affatto giusto tutto ciò che è successo."

GG: "non sei una merda Jaco...

Tranquillo, l'importante è che abbiate capito il vostro errore e che d'ora in poi mi stiate vicino, dobbiamo essere sempre e comunque una cazzo di squadra!"

Tali: "sorry baby

Non succederà più, I promise!"

GG: "dai venite tutti qua stronzetti"

(Martina)

Gaia ancora una volta si dimostrò avanti, più di ognuno di noi.
In tempo zero si è autocalmata, ci ha perdonati e ci stava conducendo verso una pacifica e funzionale redenzione.

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