15/02/20

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(Martina)

Questa mattina quasi non mi riconosco in questo specchio, in questo bagno.
Gaia continua a incitarmi nel velocizzare le mie routine ma io non la ascolto, non la sento proprio.
Sorda continuo a fissarmi, anche se di me c'è ben poco in quel riflesso.
In quelle iridi non intravedo nemmeno un po' dell'oscurità che solitamente le caratterizza, anche se in parte.
Oggi in esse, come nella mia intera sagoma, regna sovrana una luce, diversa, attraente, che a quanto pare abbaglia me per prima.

Stremata dalle sue urla, che ormai sovrastano anche quel mio stato di ipnosi, esco rassegnata.

GG: "cazzo amo c'è l'hai fatta!

Devo fare ancora tutto e ti eri chiusa dentro, tra l'altro come mai?
Non l'avevi mai fatto prima"

M: "scusa Bi, non ci ho fatto proprio caso"

GG: "sei un po' distratta oggi, o sbaglio?

Miraccomando a non sfasare in puntata"

M: "credo che sia proprio per la puntata che sono così.

Ho un'adrenalina e una sicurezza che difficilmente provo."

GG: "sono contenta scricciolo.

Allora non ti distraggo più giuro.
Aspettami pure giù se vuoi, io ne ho per un po' ancora"

M: "a dopo Bi"

-Martina e Gaia si scambiarono un fugace ma intenso bacio a stampo.
Un bellissimo incoraggiamento per entrambe per le esibizioni che le attendevano-

...

(Gaia)

Siamo tutti riuniti in sala relax, in attesa del richiamo definitivo, dell'inizio.
Come sempre avverto le pressioni e gli stati d'animo di molti dei miei compagni, ormai amici, attorno a me.
In particolare mi colpisce la sua espressione rilassata, quasi sorridente.
Mi avvicino, nonostante la mia promessa di poco fa di lasciarla tranquilla.
Mi basterà starle accanto, silenziosa, come nostro solito, per tranquillizzarmi anch'io.

La guardo mentre viene intervistata e sono così fiera di ciò che è diventata, della sua spigliatezza, dote che io non posso spesso vantare, soprattutto con le telecamere

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La guardo mentre viene intervistata e sono così fiera di ciò che è diventata, della sua spigliatezza, dote che io non posso spesso vantare, soprattutto con le telecamere.

Ci crede, oggi più che mai, ed io lo noto, più di tutti, e concordo con questa sicurezza che ho sempre desiderato in lei, per lei.

GG: "Fai ciò che sai fare, sei brava"

Le dico, trattenuta, sincera.

Mi guarda, mi sfida, mi stuzzica, con quegli occhi furbi, diretti, retorici.
Mi porge la mano su quel tavolino, stenta nel farlo.

Voleva un semplice cinque forse, ma io voglio lei, vicina.
Catturo quella mano, come se avessi potuto, avrei fatto anche con quelle labbra, già da troppo distanti dalle mie.
Mi stringe anche lei ora, mi accontento, anche se quando si tratta di noi è sempre difficile farlo.

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