22/02/20

1.9K 52 10
                                    

Ore 5.30

(Gaia)

Non ci sono mediazioni stamani.
Il tuo calore mi colpisce in volto irruente.
Come uno schiaffo, ma di quelli tremendamente dolci, immuni.

La tua luce, antagonista, solletica le mie palpebre ancora dormienti.
Sembra farlo di proposito, sembra avere un fine ben preciso.

Tu, Sole, l'unica vera luce accesa costante.
Riferimento universale, univoco.
Oggi sembri preoccuparti particolarmente di me.
La solita egocentrica direbbero, eppure lo so che è così.

Quel tuo solletico, questa tua attenzione, quasi esclusiva...

Mi vuoi svegliare.
Ma non in quel senso, superficiale.
Mi vuoi svegliare dal torpore dei miei sentimenti.
Vuoi svegliare il torpore del mio cuore.

E adesso, vincente, incornici la sua di immagine.
Tutto tranne i suoi occhi, socchiusi, laddove indisturbato, vige ancora il riverbero oscuro della notte.
Un'ombra che non sovrasti, appositamente, perché lei proprio non vuoi svegliarla.

Forse perché non serve?
Mi diresti.
Sì, se avessi parola insomma.
Una fortuna che tu non ce l'abbia.
Quante me ne diresti dietro se no!

Ora sono io a parlarti.
Sono io a rivolgerti l'attenzione che meriti.

"Non serve" ammetto.

Non serve questa tua preoccupazione.
Non serve questa tua cornice.

La sua immagine, per me, è un quadro già di per sé ricco di contenuto, bellezza e sostanza.
La forma, ti dirò, non mi ha mai interessata.

È proprio quando è solamente quest'ultima a prevalere, di qualcuno o qualcosa, che capisco non avere altro valore alcuno, meritevole.
Che mi volto, indifferente.

Lo hai fatto Gaia, ti sei voltata.

Avverto la tua voce, o la mia, ricordarmi tale codardia.

È successo.

Mi volto anche quando al posto di non scovare null'altro, intravedo un mondo.
Ci mette poco a parermi troppo.
A parermi grande.

È successo.
Così.
Con te.

Mi hai spaventata.
Spaventamendomi mi hai allontanata.
Allontandomi mi hai attratta.
Attraendomi mi sono innamorata.
Innamorandomi ho sconfitto quella paura che potevi essere per me.
Coraggiosa ora ti guardo, e la tua immagine è comunque troppo.
Ma non è più troppa la paura che mi fai.

Perché l'amore è più forte, è più grande.
Anche se lontano, anche se atteso, sospeso.
Credici.
Credimi.

Un brivido scuote i nostri corpi, da ore ormai costretti l'uno nell'altro.
Un brivido comune, simultaneo, perché la stretta è forte, e quel nostro sentimento viscerale.

Così apre quegli occhi.
Così intravede sfocati i miei.
Non capisce, capisco.
Non mi rivolge parola, quasi sotto pressione.

GG: "sembro farti paura"

Le dico.

Spero tu possa abituarti un giorno, al mio sguardo la mattina.
Innamorato, esattamente quanto la sera prima, se non di più.
Alimentato da sogni notturni che ti vedono la protagonista indiscussa.

Vorrei poter essere quella sicurezza per te.
Quella metà del letto, o dell'armadio che sia, sempre occupata, presente.
Vorrei un giorno potessi evitare di essere ancora per te, un'incertezza, costante.
Vorrei evitare di farti così paura a causa delle mie paure.

💕 Come IO a TE 💕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora