the night

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"ci hai fatti preoccupare, te ne rendi conto? se ti fosse successo qualcosa che avresti fatto eh?"
Adele subì le prediche da parte di tutti e subito dopo si diresse verso Bellamy preoccupata

"oh ma certo, fa finta di non sentirmi eh" Octavia sbuffò incrociando le braccia, odiava quando le persone mettevano in rischio la propria vita per lei.

"come ti senti?"Bellamy spalancò gli occhi impressionato, non avrebbe mai pensato che a lei importasse qualcosa

"ho passato di peggio"Adele sorrise tristemente abbassando gli occhi, si era ferito per colpa sua; tutti intorno a lei facevano una brutta fine

era un completo disastro, portava solo sofferenza nelle persone e per questo si odiava.

"i terrestri ora ci staranno cercando, quindi meglio rimanere qui, ti cureremo noi" annunciò Clarke, riferendosi al ferito, prendendo da un mobile del bunker il necessario per estrarre il coltello

"no ragazzi io non riesco ad assistere, mi dispiace Bellamy ma questa volta non riesco a starti accanto"Octavia camminava avanti e indietro tenendosi la testa con le mani, era davvero spaventata, non voleva vedere suo fratello sofferente

"facciamo una cosa, rimaniamo solo io, Finn e Clarke con lui,voi tutti seguite Lincoln"Adele si posizionò al fianco di Bellamy e gli strinse la mano, sapeva cosa volesse dire soffrire senza avere nessuno al proprio fianco,non voleva che qualcun altro provasse quella sensazione.

Lei era sempre stata così, le importava sempre e solo degli altri, non riusciva a vedere le persone soffrire senza aver provato ad aiutarle.

Era fin troppo buona e questa sarebbe stata la sua rovina.

"appena senti dolore stringimi la mano, rompimela se ti fa stare meglio, ma per favore tieni duro, ok?"Bellamy annuì serio cercando di non urlare mentre Clarke estraeva il coltello con precisione, Finn prese il disinfettante e iniziò a tamponare la ferita con una mano e con l'altra prese un filo e un ago.

Bellamy non urlava, stringeva solo la mano di Adele, in quel momento si mostrò veramente forte, era forte perché al suo fianco aveva persone che non voleva deludere, non voleva farlo mai.

Bellamy sapeva che sua sorella avrebbe voluto essere lì accanto a lui, sapeva che lei si sentiva in colpa per non essere rimasta a supportarlo ma la capiva, non è facile vedere chi ami stare male fino ad urlare e questo Adele lo sapeva benissimo.

Lo stesso incubo la perseguitava da mesi ormai, le stesse orribili immagini si fecero spazio nei suoi sogni, era stanca di rivivere ogni notte la stessa identica situazione.

Un urlo improvviso irruppe nella notte silenziosa, Adele si rannicchiò in un angolo iniziando a tremare, doveva superarlo da sola, non voleva disturbare qualcuno.

"ohi, va tutto bene? ti ho sentita urlare?"Bellamy si strofinò gli occhi con la mano e sbadigliò automaticamente, era stata una giornata pesante per lui ed erano solo le 2 di notte

"uhm si certo, tutto alla grande, un incubo e basta"quando disse queste parole nemmeno lei ci credeva totalmente "torna a dormire dai, sarai stanco"

Bellamy sembrò rifletterci un secondo ma poi scosse la testa "vieni con me" le porse la mano per aiutarla ad alzarsi e, zoppicando a causa della ferita, per fortuna poco profonda, si avviò verso la botola d'ingresso

"è pericoloso uscire"Adele lo fermò appena capì le sue intenzioni, non voleva metterlo in pericolo ancora a causa di un incubo che non poteva nemmeno controllare

"ti sembra che mi interessi?"ridacchiò salendo gli scalini lentamente, quel ragazzo era pazzo

"ommiodio che spettacolo"Adele guardò le stelle e si sdraiò a terra per osservarle meglio

Bellamy spostò lo sguardo dal cielo alla ragazza di fianco a lui, non si era mai preso del tempo per osservarla bene "hai perfettamente ragione"

"una stella cadente"gridò Adele indicandola
"esprimi un desiderio forza"la ragazza poi chiuse gli occhi lasciandosi trasportare dalla magia racchiusa in quel cielo.

Quella notte si sentivano solo le loro risate riecheggiare ovunque, stavano bene lì fuori insieme

"comunque non mi sono mai scusato per il nostro primo incontro"Bellamy si girò su un fianco per guardare la ragazza negli occhi

"oh invece l'hai fatto, cioè l'ha fatto Octavia al tuo posto ma non importa"rispose Adele ridendo per sdrammatizzare il momento, lo aveva già perdonato il giorno in cui non si era tirato  indietro per aiutarla a trovare Lincoln

"oddio, era tanto evidente che non volessi scusarmi?"Bellamy rise di gusto aggiustandosi i capelli con una mano

"direi proprio di sì"annunciò Adele prima di chiudere gli occhi e di addormentarsi, era davvero stanca

Bellamy la guardò per pochi secondi e le appoggiò la sua giacca sulle spalle per coprirla, stava iniziando a fare freddo.

In quel preciso momento smise di pensare e si addormentò pure lui,

chi l'avrebbe mai detto che da lì sarebbe nato uno dei legami più forti del momento?

THE 100- FREEDOMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora