They can control us

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All'accampamento era tutto silenzioso, molte persone temevano per la propria vita, insomma dopo la morte di Jasper la paura regnava.

Raven lavorava interrottamente, cercando di capire che cosa stesse succedendo, cosa diavolo aveva scoperto per meritarsi di morire?

era tutto un'enorme casino e per risolverlo un'altra vita sarebbe dovuta andare in cielo.

Clarke corse verso Bellamy e Adele con il fiatone "lasciala in infermeria, abbiamo bisogno di te"la mora scosse la testa e mise i piedi a terra "ci riesco, vengo pure io"

"sei sicura?"Bellamy la guardò preoccupata, era dubbioso sulla sua salute in quel momento, Adele annuì e iniziò a seguire Clarke verso l'uscita dell'accampamento.

"dobbiamo decidere come seppellire Jasper" spiegò Finn, che li attendeva vicino al corpo, mostrando un biglietto di carta facendo il gesto di fare silenzio,

Bellamy lo prese immediatamente leggendolo nella mente "ci controllano mentre dormiamo" e subito dopo lo mostrò ad Adele.

Ormai non potevano più dire nulla senza essere in pericolo, gli altri non dovevano sentirli.

Clarke prese un bastone e scrisse sul terreno un messaggio "comportatevi normalmente, appena individueremo il problema ne parleremo con gli altri"tutti annuirono con il panico negli occhi, principalmente Adele, non voleva tornare a mount weather per capire cosa intendesse Jasper.

"credo che dobbiamo tutti posare un fiore sul suo corpo, per ricordarlo al meglio"Bellamy prese in mano la situazione, come era solito fare, guardando il corpo dell'amico con nostalgia, l'ultima cosa da fare era andare in panico.

Octavia, Lincoln e Raven corsero verso il gruppo per capire cosa stesse succedendo, avevano bisogno di risposte e non appena lessero il biglietto le ebbero, dovevano restare cauti.

Adele era abituata a fare finta che tutto andasse bene, quindi per lei non fu un grande sforzo, però sapere che ogni gesto poteva essere controllato da quei mostri la faceva impazzire.

Octavia rallentò il passo prendendo in disparte Adele allontanandosi leggermente dal resto del gruppo, voleva conoscerla meglio.

"Credo che mio fratello abbia un debole per te, per favore non spezzargli il cuore, non lo sopporterebbe" la ragazza spalancò gli occhi, di cosa diavolo stava parlando?era impossibile.

"Octavia, io non ho tempo per l'amore ora, non so più cosa significa amare"sussurrò abbassando la testa dall'imbarazzo, non le piaceva parlare di quell'argomento ed era sicura che Bellamy non fosse innamorato di lei, nessuno riusciva ad amare ogni lato di lei.

"non mi metterò più in mezzo però, fa attenzione con lui ok?è una persona fragile" Adele spalancò gli occhi, non avrebbe mai pensato che un ragazzo tanto forte come lui desse peso alle emozioni "anche se non sembra"concluse poi Octavia vedendo la faccia sorpresa dell'amica.

Le piacevano come coppia, erano perfetti l'uno per l'altro ma non lo sapevano.

Tra loro c'era più dell'amore, loro avevano un legame, un'intesa mentale che in pochi riuscivano a capire, loro avevano bisogno l'uno dell'altro per sopravvivere e l'orgoglio non voleva farglielo ammettere.
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"È tutta colpa mia se è morto, dovevo rendermene conto prima, dovevo morire io, non lui"Bellamy si sedette su un tronco e iniziò a battere i piedi a terra nervosamente, se fosse stato più maturo a quel punto non sarebbero in quelle circostanze.

"so come ti senti"Adele lo raggiunse e si inginocchiò davanti a lui "so che in questo momento vorresti sparire, vorresti solo non esistere, pensi che sia solo colpa tua ma non è così"

Come faceva a sapere come si sentiva? semplicemente lei si sentiva così da tutta la vita, quei due ragazzi avevano molto in comune e non lo sapevano nemmeno.

In quel momento nessuno dei due disse nulla, si guardarono soltanto perdendosi uno negli occhi dell'altro.

Bellamy le prese una ciocca e la arrotolò al suo dito, guardò le sue labbra e sorrise avvicinandosi lentamente, come se fosse impaurito dalla sua reazione.

L'aveva fatto davvero, ad essere sinceri aspettava quel momento dal primo giorno in cui la vide, aveva capito fin da subito che quella ragazza dal carattere ribelle avrebbe portato danni, solo che non sapeva che avrebbe portato danni nel suo cuore.

Adele posò lo sguardo a terra, che cosa stava succedendo?

Doveva aspettarselo, Octavia la aveva avvisata ma è impossibile prepararsi per un bacio.

Tra loro non c'era assolutamente niente, lei non era fatta per amare, tutto ciò che toccava moriva, come se avesse una maledizione.

Adele avrebbe voluto baciarlo per tutta la notte, stringerlo e dirgli quanto cazzo stava bene al suo fianco, voleva urlare tutto ciò che sentiva una volta per tutte.

Eppure la ragazza si limitò ad alzarsi e ad andarsene "buonanotte Blake", prima di entrare nella sua tenda si girò per guardarlo per l'ultima volta in quella notte.

Bellamy sentì il cuore frantumarsi in mille pezzi, non voleva crederci nemmeno lui.

Quelle maledette parole che aveva pronunciato Adele rimbombavano nella sua testa come se fossero state registrate, era troppo da sopportare.

Non si sarebbe mai immaginato che l'unica persona in grado di capirlo era anche la stessa che gli avrebbe fatto conoscere l'inferno con due singole parole.

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