I'm not ok

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Adele con poche parole riuscì a convincere Bellamy a tornare in se stesso, in quel momento doveva lasciare le proprie emozioni dietro al suo senso di responsabilità.

Quello era il suo popolo e avrebbe fatto di tutto per aiutarlo.

Al loro arrivo tutti si girarono, li stavano aspettando da ore e finalmente erano arrivati a salvarli da quella sottospecie di dittatura instaurata da Marcus.

Bellamy si avviò verso di lui e lo guardò con atteggiamento da superiore, di certo il coraggio non gli mancava "che cosa sta succedendo?"

"vedo che sei tornato in te Blake, non vorrai mica spararmi eh?"Marcus ridacchiò acidamente incrociando le braccia al petto, non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa.

"se potessi lo farei io in prima persona"Adele stanca di quella situazione si intromise difendendo Bellamy, era meglio non provocarlo in quella situazione e Marcus lo stava facendo.

"vedo che ti sei trovato la ragazza" Jaha replicò al posto del collega,squadrandola dall'alto, imitando una faccia disgustata alla fine "pure terrestre poi"

La situazione stava diventando calda e tutti erano in cerchio a godersi la scena, Octavia però calmò il tutto prima che succedesse un casino.

"non abbiamo bisogno di voi Marcus, se volete rimanere qui le regole le dettiamo noi" poi guardò Adele "e la prossima volta che sento un insulto sulla nostra amica, giuro che ve ne pentirete" .

Quella convivenza sarebbe stata difficile da sopportare, per tutti.

La notte arrivò in un batter d'occhio, ormai le giornate passavano velocemente,era la parte più oscura del giorno a fare paura a tutti.

Adele aprì gli occhi, cercò di dire qualcosa ma le parole le morivano in gola.

Si alzò senza nemmeno volerlo e si avviò verso la foresta, cioè il suo corpo lo fece, lei cercò solo di tornare nella tenda e di urlare,

era come ipnotizzata.

In men che non si dica si trovò davanti ad un precipizio, la ragazza urlò dentro ma nessuno sembrava sentirla, era tutto così strano.

Si guardò indietro e sussultò quando vide di essere completamente sola, sola con il suo corpo che non voleva nemmeno darle retta.

Stava per buttarsi, riusciva già a sentire la sua vita arrivare al termine, cosa aveva fatto per meritarsi tutto quello?

Bellamy corse verso di lei in preda al panico, che cosa diavolo stava facendo?

Adele sbattè gli occhi e si ritrovò tra le braccia del ragazzo, questa volta però riusciva a muoversi indipendentemente.

Senza rendersene contò iniziò a piangere cosa alquanto strana , in quanto lei odiava farsi vedere vulnerabile,però lo fece.

Aveva davvero avuto paura.

"che cosa ti è preso?"Bellamy le prese delle ciocche di capelli e se le arrotolò al dito, stava cercando di calmarla in qualche modo

la ragazza scosse la testa e pianse ancora di più, non sapeva come iniziare a spiegare e questo la faceva stare peggio, non sapeva cosa le stava accadendo.

"ora ti porto all'accampamento,ok? cerca di riposarti e se fai un incubo io sono qui" Adele in una condizionare normale avrebbe  replicato, non aveva bisogno della pietà di nessuno eppure rimase zitta, ormai non sapeva nemmeno più chi fosse.

Bellamy la avvolse nella sua giacca e la strinse al petto prendendola in braccio, ogni tanto si guardava intorno alla ricerca di qualche pericolo nascosto nell'oscurità.

Durante il tragitto di ritorno non disse nemmeno una parola, era ancora sotto shock dalla scena che aveva visto pochi minuti prima.

Nessuno però poteva immaginarsi cosa sarebbe successo, nessuno poteva immaginare cosa ci fosse dietro a tutto questo.

THE 100- FREEDOMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora