THE 100- FREEDOM

together again

Adele tremava ma comunque trovò la forza di camminare all'interno del villaggio a testa china, non doveva passare nell'occhio.

Lei tuttavia era abituata a reprimere la paura, sapeva che assecondare i suoi pensieri la avrebbe portata alla pazzia, sapeva che doveva sempre mostrarsi forte;non poteva essere debole.

Eppure c'era una cosa che non riusciva a fare, non riusciva a rendersi conto che avere un momento di debolezza serve per capire quanto si abbia bisogno dell'amore per sopravvivere.

Ma lei no, non voleva dipendere da nessuno; non voleva che la sua forza potesse collegarsi ad un sentimento inutile come l'amore.

Clarke e Jasper nel frattempo avevano iniziato a lanciare dei sassi contro le mura per attirare l' attenzione dei terrestri,inutile dire che fu un pessimo diversivo.

Una guardia armata fermò con prepotenza Bellamy e Finn guardandoli dubbiosi, Octavia stava per andare in panico, ella pensò subito che li avevano scoperti, ma Adele la rassicurò stringendola più che poté.

"chi sono queste donzelle?" chiese l'uomo dalle spalle larghe con tono malizioso ridendo improvvisamente, era visibilmente  ubriaco.

"dobbiamo portarle nella prigionia, il capo poi penserà a cosa fare di loro" la guardia sembrò titubante ma lasciò passare i quattro avventurieri dopo pochi secondi di silenzio, forse potevano farcela.

Le celle non erano cambiate in quei mesi, Adele se le ricordava esattamente così, piene di polvere e malinconia.

Esse erano avvolte nell'oscurità, l'unico rumore che si sentiva erano i pianti dei prigionieri che pregavano una qualche divinità di farli morire velocemente.

"questo posto mette i brividi"sussurrò Octavia tenendo lo sguardo vigile per non rimanere sorpresa da un eventuale attacco

Adele si tappò la bocca con le mani, non poteva essere vero "Lincoln..."sussurrò poi incredula, era proprio lì davanti ai suoi occhi.

"è un sogno?"la ragazza ridacchiò per la sua risposta e lo strinse forte a se, le era mancato davvero tanto.

Bellamy tossì imbarazzato guardandosi intorno "ok ragazzi, c'è tempo dopo per salutarvi amorosamente, ora dobbiamo andare"

Una luce improvvisa illuminò i 5 ragazzi, una guardia in servizio li aveva visti e si stava avvicinando.

"scappate!"urlò Finn tornando indietro e ripercorrendo il percorso che avevano fatto per arrivare fino a lì.

Bellamy caricò la pistola e lanciò un fucile a Lincoln, non poteva essere disarmato,i passi intanto si facevano sempre più vicini.

Li stava raggiungendo.

Appena tornarono nel centro del villaggio vennero circondati da sette uomini con delle lunghe lance in mano,fortunatamente non avevano armi da fuoco.

"ragazzi cosa si fa ora?"mimò con le labbra Octavia mantenendo il contatto visivo con gli uomini di fronte

Bellamy era terrorizzato, non aveva paura di morire, onestamente era l'ultimo dei suoi pensieri questo, aveva paura che potesse succedere qualcosa a sua sorella, lei era una sua responsabilità.

Gli uomini con sguardi inferociti estrassero un coltello dalla tasca lanciandolo nella gamba di Bellamy che urlò dal dolore, Finn in preda al panico estrasse la pistola e diede vita ad una sparatoria accompagnato da Adele.

Octavia e Lincoln presero il corpo addolorato di Bellamy e cercarono di aiutarlo ad alzarsi correndo verso l'uscita, nel frattempo gli altri due li coprivano sparando.

Un rumore di zoccoli si fece sempre più vicino mentre i sette correvano nel bosco in fretta e furia

"ragazzi conosco un luogo, seguitemi"Adele cercò con lo sguardo il bunker di suo nonno scoprendo il terreno ricoperto di foglie per trovare la botola d'entrata, quando era con la sua famiglia si nascondeva sempre lì.

Non appena entrò anche Lincoln, Adele chiuse velocemente l'entrata rimanendo fuori,
qualcuno doveva fermare i terresti.

Iniziò a sparare buttando l'occhio sul mirino mentre Octavia batteva dall'interno della botola per uscire, Octavia non avrebbe mai permesso di fare affrontare i terrestri ad Adele da sola, eppure non poté fare nulla per fermarla.

La ragazza, addolorata, sparò fino all'ultimo dei terrestri presente in quel luogo poi, con estrema lentezza,aprì la botola e cadde dentro essa.