Yes, I'm fine

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Bellamy correva disperato per tutto l'edificio, sapeva che facendo così stava mettendo in pericolo la sua vita e quella dei suoi amici, ora sapevano che erano lì però non gliene importava.

Adele era lì, prigioniera da qualche parte e non poteva restare calmo.

Cage collegò l'ultimo filo alla macchinetta e iniziò a trascrivere tutto ciò che vedeva nella mente della ragazza sdraiata davanti a lui, aveva paura che lei sapesse il loro vero piano e nel caso, doveva ucciderla o estrarle il ricordo.

Il maggiore dei fratelli Blake spalancò la porta con un calcio, provocando un rumore tenebroso, la aveva trovata.

"che cosa le stai facendo?" il dottore sorrise sotto i baffi, si aspettava il suo arrivo, sapeva già che era vicino alla sua porta ancora prima che entrasse.

Lui sapeva tutto di tutti.

"oh ho quasi finito, se vuoi puoi accomodarti" Bellamy non sapeva come reagire, voleva solo prenderlo per il collo e riempirlo di pugni, lo stava prendendo in giro?

"levale quei fili dalla testa, sennò ti giuro che ti ammazzo" il ragazzo strinse i pugni per trattenersi, non poteva fare nulla se voleva tornare al campo con Adele viva.

" va bene principe azzurro, tanto non sa nulla, prenditela; è sotto anestesia, si sveglierà tra qualche ora" Bellamy forse verso di lei e la prese in braccio correndo verso l'uscita dalla stanza, doveva trovare Octavia e Lincoln in tempo prima che cambiasse idea.

"uccideteli" Cage prese il suo walkie talkie dal camice e sussurrò gli ordini alle sue guardie, non aveva bisogno di loro, c'erano altre persone sulla terra.

Octavia corse verso il fratello addolorata in viso "è- è morta?" non riusciva a trovare le parole per chiederlo

"no però dobbiamo andarcene"Lincoln dopo pochi secondi si aggiunge al gruppo e scapparono insieme verso l'uscita, ad aspettarli c'era un esercito.

Bellamy appoggiò la ragazza su un tavolino iniziando a prendere la pistola attaccata ai suoi pantaloni, era guerra.

Prima che le guardie attaccassero successe qualcosa di strano, un suono stridulo riempì la stanza, proveniva dal pavimento.

I nemici iniziarono ad uscire dalla stanza a soldatino in fila indiana, sembravano ipnotizzati, era tutto strano.

"andiamocene, ora." Lincoln prese Octavia per mano, cosa che fece confondere Bellamy,il prima possibile ne avrebbe parlato con lei, in quel momento dovevano uscire da quella sottospecie di manicomio.

Il maggiore dei fratelli Blake appoggiò la testa di Adele sul suo petto e si avviò verso l'accampamento, sua sorella e Lincoln erano molto più avanti, volevano stare da soli e lui proprio non riusciva a capire cosa ci fosse tra loro.

"perché sei tornato indietro?potevate lasciarmi lì, io non sono una di voi" la voce della ragazza fece sorridere Bellamy, intento a guardarsi intorno per cercare un posto dove fermarsi a bere.

Il ragazzo si avvicinò ad una pietra ed estrasse la borraccia dalla tasca, dopo avere appoggiato Adele con delicatezza

"vuoi dell'acqua?"la castana scosse la testa incrociando le braccia al petto  cercando di alzarsi per mettersi di fronte a lui "non hai risposto"

"non potevo andarmene, non senza di te e comunque tu sei una di noi ormai, è grazie a te se siamo tutti vivi"Bellamy vedendola in difficoltà nel rimanere in piedi la prese di nuovo in braccio, lei esitò a malapena ma poi si lasciò prendere.

"stai bene ?"il ragazzo si ricordò subito dopo di non averle chiesto come si sentisse, gli era sfuggito dalla mente.

"insomma, mi sembra di impazzire, sento voci che non vogliono uscire dalla mia testa,ogni tanto mi sento cedere, mi sembra di essere senza energie e così dannatamente vulnerabile"
Adele sospirò leggermente e poi concluse, non era brava a parlare dei suoi sentimenti "quindi si, sto bene"

THE 100- FREEDOMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora