I need you

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Octavia entrò con il fiatone, si piegò in due per lo sforzo ma si riprese dopo pochi secondi, si sarebbe riposata dopo.

"ragazzi ho l'antidoto"la ragazza estrasse dalla tasca una fialetta con del liquido bianco, Bellamy gliela strappò dalle mani e la fece bere ad Adele lentamente.

Clarke fissava la scena da lontano incrociando le braccia, quella notte non aveva dormito granché e la stanchezza stava iniziando a farsi sentire.

"ragazzi adesso ha bisogno di silenzio" Octavia, che aveva iniziato a respirare normalmente, intervenne saggiamente

Bellamy corrugò la fronte e scosse la testa "io resto qui con lei"

Adele nonostante avesse gli occhi chiusi per cercare di addormentarsi sorrise dopo quella frase,era davvero felice di averlo al suo fianco.

Tutti uscirono dalla tenda tranne Bellamy, lui rimase lì con lei a fissarla tutto il tempo, nel caso in cui avesse bisogno di una qualsiasi cosa.

La ragazza però non riusciva a dormire, sentiva un peso allo stomaco che non le dava tregua, era un senso di colpa probabilmente.

"non ti ho mai chiesto scusa per le parole che ho usato, giuro che non penso questo di te e non l'ho mai pensato"

Bellamy sorrise ma non lo fece notare, le accarezzò i capelli senza distogliere lo sguardo da lei, avrebbe voluto abbracciarla"ora pensa a riposarti, non fa niente"

Adele dormì tutto il pomeriggio, al suo risveglio si sentiva piena di forze, non si era mai sentita così bene.

Delle voci a lei sconosciute rimbombavano da fuori la tenda,così in preda dalla curiosità si alzò andando a controllare.

Appena uscì vide dei volti mai visti prima, Bellamy era in un angolo e guardava in basso mentre Octavia era lì a dargli forza prima di posare il suo sguardo su di lei.

La più piccola dei Blake corse verso di lei e la strinse in un abbraccio "come ti senti?ti sei ripresa?"

la ragazza sorrise e annuì con la testa continuando però a guardarsi intorno, chi erano quelle persone?

Clarke si avvicinò alle due ragazze e sembrava giù di morale "mia madre continua a dire che ha mandato a morte mio padre per salvarci" ammise calciando dei sassolini a terra.

Adele capì immediatamente, erano quelli dell'arca.

Un uomo si avvicinò osservando la sconosciuta attentamente, non potevano ancora fidarsi di lei, bisognava che qualcuno la controllasse.

Le giornate all'accampamento erano sempre più rigide, dopo l'arrivo di Marcus e Jaha tutto sembrava essere diventato più cupo.

Bellamy era da giorni che non si faceva vedere in giro, usciva solo per mangiare e tutti erano preoccupati per lui, tutti avevano bisogno di lui
per riuscire a prendere in mano la situazione.

Adele così decise di andarlo a cercare, lui c'era stato per lei in ogni momento, non poteva abbandonarlo a se stesso.

Nella tenda del ragazzo non c'era ombra, così decise di avventurarsi nella foresta, forse era andato a fare una camminata per schiarirsi le idee.

Dopo precisamente un'ora lo trovò in un campo di farfalle appoggiato ad un tronco con la schiena, ogni tanto alzava lo sguardo per guardare il panorama davanti a se.

"come mai qui?" Adele si sedette di fianco a lui e fece finta di non avere notato la sua assenza all'accampamento

Bellamy sembrò titubare prima di rispondere, non parlava mai dei suoi problemi ma con lei gli veniva naturale "è il posto preferito di mia sorella sulla terra, stando qui mi ricordo del perché io abbia sparato a Jaha, per sentirmi meno in colpa è il luogo ideale in cui stare"

La ragazza sorrise e guardò le farfalle azzurre volare intorno a loro "credo che il tuo posto sia insieme al tuo popolo, la situazione è cambiata dall'arrivo dei <<capi>>, hanno bisogno di te"
Adele prese un respiro profondo e continuò "io ho bisogno di te"

Non avrebbe mai pensato di ammetterlo ad alta voce, ad essere sinceri non avrebbe mai pensato di avere bisogno di qualcuno.

THE 100- FREEDOMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora