<Kylie è tutto pronto?> chiede mia madre affacciandosi alla mia cameretta. E' sempre bellissima, anche nella sua semplicità.
<Sì mamma, finisco di vestirmi e scendo> le dico con un sorriso. Mi manda un bacio volante uscendo dalla stanza e sorridendomi. Lei è la persona più importante della mia vita, è stata l'unica che è rimasta anche nei momenti più difficili, non so se sarei qui se non ci fosse stata lei.
Metto un paio di jeans neri stretti e un maglioncino bianco lungo e largo, in modo da coprire la mia pancia e i miei fianchi troppo grossi. Infilo le converse nere e mi guardo allo specchio. Non è un bel vedere. I miei capelli sono ancora piu' biondi di qualche mese fa per tutto il tempo che ho passato sotto al sole e sono molto lunghi visto che non li taglio da un bel po'. Il mio fisico non è mai stato tra i migliori, peró ora, mentre mi guardo, mi accorgo che è comunque meglio di prima, anche se dimagrire non è così facile per me.
Dò un ultima occhiata alla mia stanza visto che non so tra quanto ci tornerò, non credo che mi mancherà, ho passato piu' tempo a piangere qui dentro che a essere felice. Scendo di sotto e raggiungo mia madre in salotto, sta sistemando le mie valigie in ordine di grandezza, non sa cosa fare per mantenere la calma. E' forse piu' agitata di me per questo primo anno di università, non vedeva l'ora che io finissi la scuola, anche se non me l'ha mai detto, ma so per certo che lei sapesse benissimo quanti insulti ricevevo ogni giorno.
<Mamma sono pronta> dico urlando per spaventarla, non mi aveva ancora visto, era troppo concentrata sulle valigie. Scoppio a ridere quando la vedo sobbalzare e tira un urletto.
<Prima o poi mi vendicherò per tutti questi scherzi> dice guardandomi male, ma non resiste a lungo visto che dopo un po inizia a ridere con me.
Prendiamo tutte le mie cose e le carichiamo in macchina. L'università dista circa 2 ore da casa mia, non troppo ma neanche poco, almeno so che se mi servirà non sarà difficile tornare, anche perché già so che non resisterei troppo a lungo senza vedere mia madre.
Il resto del viaggio lo passiamo cantando e ridendo mentre ci facciamo film immaginari su come sarà questo anno. Il mio obiettivo è passare inosservata e laurearmi il prima possibile.
E' quasi ora di pranzo quando arriviamo al campus, e quasi mi esce un urletto quando realizzo che sono finalmente a San Francisco. Rimango piacevolmente sorpresa quando vedo la mia stanza. Non è molto grande ma lo è abbastanza per due persone. E' divisa in due lati, la parte a destra deve essere la mia visto che la scrivania e il letto sono vuoti, mentre quella a sinistra è piena di vestiti ammucchiati e il letto è disfatto. Per fortuna non sono una persona molto ordinata, infatti non mi spavento quando vedo quel disordine, ma mia madre si.
<O mio dio, sei finita in camera con un godzilla> dice facendo una risata nervosa e spalancando gli occhi allo stesso tempo.
<Finalmente sei arrivata, io sono Amber> mi giro e vedo una ragazza stupenda venire verso di me con un sorriso che va da un occhio all'altro. Non faccio neanche in tempo a parlare che mi abbraccia calorosamente lasciandomi un po sconvolta dalla sua scioltezza.
<Io sono Kylie, piacere> dico sorridendole timidamente quando scioglie l'abbraccio.
<E io sono Karen> dice mia madre mettendosi tra noi due con un sorriso divertente, o almeno lo è per me visto che la mia compagna di stanza non sembra molto divertita.
Dopo un'ora di raccomandazioni e consigli, mia madre mi saluta.
Approfitto subito per iniziare a sistemare le mie cose.
<Quindi sei al primo anno?> mi chiede Amber con un sorriso gentile. Ma questa ragazza sorride sempre?
<Si> rispondo imbarazzata senza guardarla negli occhi.
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𝐹𝐴𝐿𝐿𝐼𝑁𝐺 || 𝐻.𝑆 ||
RomanceGuardo da lontano il ragazzo che mi ha salvata senza saperlo, i suoi capelli lunghi sono legati e i suoi occhi verdi incrociano i miei troppo spesso. È il mio angelo vestito da diavolo, vorrei averlo potuto salvare come lui ha fatto con me.