Che cosa sto facendo, sto veramente baciando Blake? Non mi sono mai sentita così, ho le farfalle nello stomaco. Mi sono sempre chiesta come sarebbe stato il mio primo bacio, e di sicuro non immaginavo questo.
Non so da quanto le nostre labbra siano attaccate, mi aggrappo alle sue spalle e lui mi poggia una mano dietro la testa per spingermi verso di lui. Poco dopo le nostre lingue iniziano a toccarsi ed è una sensazione strana ma piacevole, non ho mai baciato nessuno eppure ora mi sembra una cosa che ho fatto mille volte, i movimenti mi vengono spontanei e sembra che io stia facendo un ottimo lavoro perchè pare che lui ne voglia sempre di più. Infilo la mia mano nei suoi capelli mentre indietreggiamo e la mia schiena tocca il tavolo. Sono così morbidi, li toccherei per ore.
<Kylie si stanno bruciando i biscotti?> chiede Emily urlando dal piano di sopra.
Oh no. Ci stacchiamo l'uno dall'altra ansimanti. Le sue labbra sono rosse e gonfie dal lungo bacio, è bellissimo.
Corro verso il forno e lo spengo, i biscotti sono carbonizzati.
Quando mi giro mi aspetto qualche battutina da Blake ma lui non c'è più. Vorrei piangere, sicuramente sta andando dai suoi amici a raccontargli quanto io sia stata stupida e rideranno di me per ore.
<Emily tranquilla, li rifaccio> urlo.
Una volta lavata la teglia bruciata e aver rifatto da capo i biscotti vado in salotto per sedermi un po. Ripenso al bacio. Se non fossimo stati interrotti non so per quanto avremmo continuato, io di sicuro non avrei mai smesso.
A distrarmi è un foglio che vedo per terra e quando lo raccolgo capisco che è il disegno di Emily, ma a sorprendermi è quello che ci è disegnato sopra. Ci sono una principessa e un principe, lei ha dei lunghi capelli biondi e indossa un vestito azzurro mentre lui è tutto vestito di nero e i suoi capelli sono castani e ricci. Siamo io e Blake.
Non faccio altro che pensare al bacio e al disegno mentre torno a casa a piedi e mi chiedo se lui mi parlerà più, ma la risposta ai miei dubbi la trovo quasi subito perchè una macchina, la sua macchina, si sta fermando accanto a me e quando abbassa il finestrino ne ho la conferma.
<Sali> dice con un tono duro. Sicuramente si è pentito e ora vorrà dirmi di stargli alla larga e di non entrare più in casa sua.
Faccio come dice e salgo sulla macchina e per dieci minuti buoni mi torturo le mani perchè lui non parla, ma decido di farlo io quando vedo che gira in un vicolo sterrato che porta a quello che sembra essere un piccolo bosco.
<Dove stiamo andando?> Non posso non chiederglielo, questo è il posto perfetto per uccidere una persona anche se dentro di me so che non lo farebbe mai.
Non risponde ma ferma la macchina e scende. Faccio come lui e lo seguo mentre inizia a camminare, la stradina si fa sempre più stretta e ripida e se non fossi con lui penserei davvero che starei per essere ammazzata. Mentre resto dietro di lui lo guardo, le sue vans sono vecchie e consumate e i jeans neri troppo stretti per lui. Le sue spalle sono molto larghe ma non si notano con il giacchetto di pelle.
Continuiamo a camminare per cinque minuti fino a che gli alberi si fanno sempre meno fitti. Quando ci fermiamo rimango a bocca aperta, da qui si vede gran parte di San Francisco e il fatto che sia sera rende il tutto ancora più magico.
<Perchè mi hai portata qui?> Mi faccio coraggio e mi avvicino a lui.
<Non lo so neanche io, hai ragione, torniamo indietro> Si incammina verso la stradina da cui siamo arrivati.
<No aspetta, voglio restare ancora un po> Si ferma e torna verso di me. Vedo qualcosa di diverso in lui, non so cosa, ma sembra meno arrabbiato con il mondo.
Continuo a guardare il panorama con l'emozione negli occhi, non ho mai visto niente di più magico, mi sento speciale, e quando si avvicina sento di nuovo le farfalle nello stomaco, è il momento più bello della mia vita.
Mi giro verso di lui e lo guardo negli occhi e non so dove trovo il coraggio, ma lo prendo da dietro la testa e lo tiro verso di me per baciarlo. Non voglio dimenticarmi come mi sento, la sensazione delle sue labbra sulle mie. A lui sembra piacere, perchè mi prende dai fianchi e mi spinge verso di lui. Per come sono fatta mi sarei preoccupata che lui sentisse quanto sono larghi i miei fianchi, ma ora non mi importa.
Il bacio si fa sempre più passionale e non capisco cosa mi succede quando sento le mie cosce tremare. Non riesco a respirare ma non mi interessa, continuo a baciarlo fino allo sfinimento.
Purtroppo però si stacca lui, e, con un mezzo sorriso, dice <ti porto a cena>
Non so quanto durerà questa cosa, non so se tra un minuto tornerà ad essere stronzo come prima e si prenderà gioco di me, non mi sono mai sentita così, ed è la sensazione più bella del mondo, ne approfitterò fino a che lui non capirà che non ne vale la pena e che questo momento l'avrebbe potuto passare con una molto più bella di me, a meno che non l'abbia già fatto.
Cerco di non pensarci mentre torniamo alla macchina.
Per tutto il viaggio stiamo in silenzio. So già che è pentito di avermi baciato. Chissà quante ragazze ha baciato nello stesso modo in cui ha baciato me.
Quando ci fermiamo siamo nel parcheggio di un fast food.
Ci sediamo in un tavolo un po più isolato dagli altri, forse non vuole farsi vedere con me.
Mi sorprendo quando ordina per tutti e due quello che sembra essere il suo panino preferito e ammetto che non è male se non fosse che c'è il formaggio.
<Non ti piace?> Sembra quasi spaventato dalla risposta. Mi fa tenerezza. Non avrei mai pensato che uno come Blake mi avrebbe fatto tenerezza.
<No, è molto buono> Gli faccio un sorriso per fargli credere che mi piaccia.
<Non sai dire le bugie eh> Ridacchia come se se lo aspettasse.
<Non mi piace il formaggio> Mi sento quasi in colpa a confessarglielo. Sembrava felice all'idea di farmi assaggiare qualcosa che piace a lui.
<A chi non piace il formaggio> dice dando un altro morso al panino.
<A me> Sorrido. Mi fanno male le guancie da quanto sto sorridendo, non mi era mai capitato.
Quando si pulisce la bocca con la mano mi chiedo se lo bacerò di nuovo, non so se riuscirei a farne a meno ora che so cosa si prova.
Questo ragazzo mi porterà un mucchio di guai.
<Ma quindi fai parte di una confraternita? > gli chiedo insicura.
<No perchè? Qualcuno ti ha detto così?> Risponde accigliato.
<Lo ha detto il tuo amico Ethan quella mattina> Guardo in basso. Il ricordo di quando mi hanno preso in giro mi fa venire la nausea e smetto di mangiare.
Sembra turbato anche lui mentre pensa a non so cosa. Vorrei potergli leggere nel pensiero, non si capisce mai di che umore è o a cosa pensa.
Dopo un po' si riprende e risponde.<No, ho lasciato l'università, non faceva per me, ho un appartamento mio ma a volte torno a casa di mia madre> Mi guarda intensamente. Quindi Robert non è suo padre? Ha detto "a casa di mia madre". Glielo chiederó quando e se avremo più confidenza.
<Non lo finisci?> Chiede guardando il mio panino. Scuoto la testa e lui lo prende contento come un bambino.
Vedo che guarda alle mie spalle e vorrei non essermi girata perchè c'è la persona che non avrei più voluto vedere. Ethan.
Ciao ragazzi❤️
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, cosa pensate di Blake? E di Kylie? E secondo voi cosa succederà nel prossimo capitolo? Fatemi sapere nei commenti. Se avete qualche consiglio da darmi sentitevi liberi di farlo, mi fa solo che piacere.
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𝐹𝐴𝐿𝐿𝐼𝑁𝐺 || 𝐻.𝑆 ||
RomanceGuardo da lontano il ragazzo che mi ha salvata senza saperlo, i suoi capelli lunghi sono legati e i suoi occhi verdi incrociano i miei troppo spesso. È il mio angelo vestito da diavolo, vorrei averlo potuto salvare come lui ha fatto con me.