𝐹𝐴𝐿𝐿𝐼𝑁𝐺 || 𝐻.𝑆 ||

Capitolo 17

Quando torno in salotto vedo Blake stravaccato sul divano. Si è tolto la felpa, ci fa apposta. Ridacchio mentre mi siedo accanto a lui.

<Perchè ridi?> ho notato che quando rido o mi diverto lo fa anche lui, forse gli piace vedermi felice.

<Che film vediamo?> chiedo sorridente mentre lo guardo girare tra i canali.

<Nessuno>

<Blake> lo guardo male con un sorrisetto.

<Sono troppo eccitato> scrolla le spalle. Con uno scatto fulmineo si mette sopra di me reggendosi con le braccia ai lati della mia testa.

Da qui vedo bene i tatuaggi sul suo petto e li osservo per un po'.

<Ti dico che sono eccitato e tu mi guardi i tatuaggi?> ride.

<Sei incredibile> a quelle parole mi viene la pelle d'oca.

Gli metto una mano dietro la nuca e lo spingo verso di me per baciarlo mentre lui cerca di sfilarmi i pantaloni.

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Quando mi sveglio Blake ancora dorme e ci metto tutto il mio impegno per non svegliarlo quando gli sposto il braccio per potermi alzare.

Non indosso niente infatti quando tolgo le coperte mi viene la pelle d'oca dal freddo.

Vado in bagno e mi faccio una doccia. Oggi torno all'università, è da un bel po' di giorni che non vado a lezione, e, anche se mi sono portata avanti con lo studio, non mi sembra il caso di perderne altre.

Asciugo i capelli che cadono lisci sulla schiena. Metto un paio di jeans chiari strappati sulle ginocchia, una felpa bianca e le converse.

Prima di uscire do un bacio sulla guancia a Blake e gli lascio la colazione pronta.

Per fortuna la strada da fare non è molta, o avrei dovuto prendere un pullman.

<Hey> dico sedendomi vicino a Josh.

<Oddio Kylie, non pensavo che saresti venuta> mi abbraccia.

<Era arrivato il momento di riprendere in mano la mia vita>

<Da quando sei così profonda?> ride.

<Buongiorno a tutti> il professore entra.

Per tutta la mattina non faccio altro che aspettare un messaggio di Blake, ma non arriva.

Quando torno a casa sua lo trovo in camera mentre prepara una valigia.

Mi vuole lasciare?

<Blake> dico per farmi sentire.

<Kylie, scusami se non mi sono fatto sentire, ma mio fratello ha avuto un problema e devo andare ad aiutarlo>

<Josh ha avuto un problema?>

<Non Josh, Logan> e adesso chi è Loga.

<Hai un altro fratello?> chiedo confusa.

<Si, vive a New York> risponde come se fosse ovvio.

<Quindi tu stai andando a New York?> mi viene da piangere. Non so se riusciró a stare senza di lui, era così scontato che ci fosse che non ho pensato che se ne potesse andare.

<Si, non so per quanto>

<Ok> ci sono rimasta male. Non per lui, non ha fatto niente, ma credevo che mi avrebbe chiesto di andare con lui.