Capitolo 8

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Mi sveglio per la troppa luce sui miei occhi. Ci metto un po' a capire dove sono e mi ci vogliono pochi secondi per farmi tornare in mente cosa è successo ieri sera.

O mio dio.

Guardo sotto le coperte e mi accorgo di avere addosso solo le mutande e il reggiseno. Porca puttana. Ho fatto sesso con Blake? Non mi ricordo niente.

Ho pensato tante volte a come sarebbe stata la mia prima volta ma di certo non mi era mai passato per la testa che non me la sarei ricordata.

Quindi Blake mi ha vista nuda? E cosa ha pensato? Probabilmente ora gli faccio più schifo di prima.

Cerco di muovermi per capire se sento qualche dolore "là sotto" ma non sento niente.

Guardo per terra per cercare il mio vestito, me ne voglio andare, voglio tornare al dormitorio e non uscire più. Mi vergogno tantissimo.

<Buongiorno> Blake entra nella sua stanza con un vassoio pieno di cose da mangiare. Controllo se sono ben coperta e lo guardo. Non riesco a capire se abbiamo fatto sesso.

<Che succede?> chiede vedendo la mia faccia perplessa. Poggia il vassoio sul comodino e si siede accanto a me. D'istinto tiro le coperte ancora più su. Non posso credere di aver fatto sesso con lui, e che lui si sia approfittato del fatto che io fossi ubriaca. I miei occhi diventano lucidi ma non voglio piangere davanti a lui.

<Dove è il mio vestito?> non lo guardo neanche. Voglio solo vestirmi e andarmene.

<Merda, lo sapevo che ti saresti pentita> si porta una mano sulla fronte appoggiando i gomiti sulle ginocchia. Chiudo gli occhi e respiro profondamente.

<Ti faccio schifo?>

<Cosa?> sembra sconvolto dalla mia domanda.

<Mi hai vista nuda, ora ti faccio schifo?> sto per piangere.

<Schifo? Kylie, per me sei stupenda, non mi importa se gli altri non la pensano così o se tu non la pensi così>

Scoppio a piangere. Non ho saputo resistere.

<Io non so se sia stata una buona idea fare sesso con te, non sapevo cosa facevo, non... > dico singhiozzando.

<Eh?> mi interrompe spalancando gli occhi.

<Noi non abbiamo scopato> cosa? Che figura di merda. Come ho potuto pensare che lui avesse voluto fare sesso con me, ma mi sono vista?

Sembra che mi stia leggendo nel pensiero perchè dice <Kylie, tu non hai idea di quanto io voglia fare sesso con te, lo voglio fare dal primo momento in cui ti ho vista con quello stupido maglioncino rosa che ti sta benissimo, ma non mi sarei mai approfittato di te> lui mi vede bella. Non so perchè, ma è così.

Conosco a malapena questo ragazzo, non mi capacito di come possano essere successe così tante cose tra di noi in così poco tempo.

<Blake, mi dispiace di averlo pensato, è che non mi ricordo quasi niente di ieri notte. Devo andare via, mi dispiace> non posso restare qui, ho bisogno di andarmene.

<Perchè? Ti ho detto che non abbiamo fatto niente e tu ora mi respingi?>

Non gli rispondo ma per fortuna capisce da solo che tutto quello che dirà sarà inutile. Non so perchè ce l'ho con lui, non ha fatto niente di male. Forse ce l'ho con me stessa per essere così, dal mio carattere al fisico. Non vado bene per lui. Non vado bene per nessuno.

<Vado a prendere il tuo vestito> esce dalla stanza e torna poco dopo con il mio vestito in mano.

Lo lascia sul letto ed esce.

Continuo a piangere mentre mi rivesto e recupero il cellulare.

Esco dalla sua stanza e lo vedo sul divano.
È così bello, i suoi tatuaggi lo rendono ancora più bello ai miei occhi.

<Grazie> dico semplicemente uscendo. Sento che sta dicendo qualcosa ma non faccio in tempo a sentire.

Prendo il cellulare e chiamo l'unica persona che so che mi aiuterebbe in questo momento apparte Amber che starà sicuramente dormendo. Josh.

Arriva dopo quindici minuti.

<Hai un aspetto orribile> dice mentre salgo in macchina. So che non lo dice per insultarmi, ma perchè è così.

<Vuoi raccontarmi cosa è successo?> scuoto la testa.

Restiamo in silenzio per tutto il viaggio mentre io faccio fatica a smettere di piangere. Forse mi sto sfogando per lo stress, non lo so.

Quando arrivo al dormitorio non trovo Amber e ne sono felice perchè so che quando tornerà le dovró spiegare tutto.

Non so quanto tempo passo sotto la doccia, so solo che sto meglio mentre le lacrime si mischiano all'acqua.

Mi metto un paio di leggins neri e una felpa dello stesso colore. Non ho neanche voglia di asciugare i capelli quindi li avvolgo in un asciugamano e torno in camera.

Appena apro la porta rimango sconvolta. Blake è sul mio letto mentre guarda il suo telefono. Alza subito la testa quando sente la porta aprirsi e io mi maledico per non essermi vestita meglio.

Che ci fa qui?

<Dobbiamo parlare> resta fermo sul mio letto. Io vado davanti allo specchio e mi tolgo l'asciugamano dai capelli iniziandoli a pettinare per far sembrare che io sia tranquilla, ma non lo sono di certo.

<Hai ragione> dice guardandomi.

<Su cosa>

<Sul fatto che una come te non puó stare con uno come me> sono confusa.

<Tu non mi meriti> il mio cuore si spezza in mille pezzi. Perchè? Questa è l'unica cosa che riesco a pensare mentre sento che sto per svenire.

<Io sono troppo bello per te, non so cosa mi sia preso, forse volevo provare ad essere gentile con una ragazza che ha dei problemi esistenziali per sentirmi meglio con me stesso> smetto di pettinarmi i capelli.

Non so cosa dire. Mi sento come se mi avessero tolto qualcosa. Vuota, ecco come mi sento. Per l'ennesima volta ci sono cascata. Ma quanto posso essere stupida. Per lui sono solo "Una ragazza che ha dei problemi esistenziali", è la cosa più brutta che mi potesse dire perchè è vero. Ma se ho questi problemi è solo colpa delle persone come lui, e sono stufa di soffrire perchè tutti si divertono a prendersi gioco di me, ormai l'ho capito, sono come qualcosa con cui tutti amano giocare. Il problema sono io che glielo permetto, e più giuro a me stessa di non permetterglielo più e di reagire per il mio bene, più continuo a subire senza dire niente.

Guardo Blake. Non sto piangendo, non ho più lacrime da dargli. Lo ammetto, ci speravo, speravo che lui potesse essere diverso. Credevo che mi avrebbe salvata, non so da cosa, ma ero sicura che l'avrebbe fatto.

Mi lancia un ultimo sguardo prima di uscire sbattendo la porta.

E resto a fissare quella maledetta porta non so per quanto tempo, forse secondi, forse minuti o forse ore. Sento un vuoto dentro di me. Stavo trovando la strada per la felicità ma mi sono smarrita nel buio. Vorrei solo addormentarmi e non svegliarmi più.

Capisco che sono passate ore perchè il cielo è più scuro ora.

Guardo Amber che entra vestita ancora come ieri. Perchè non sono così bella? Perchè non ho quelle gambe perfette e slanciate e quei fianchi magri, perchè devo essere così maledettamente grassa?

<Kylie ho un sacco di cose da raccontarti> dice Amber andando sul letto. Non la sto guardando.

Continua a parlare di non so cosa, ma io continuo a guardarmi allo specchio. Non mi sono mossa da qui, vedo solo difetti.

Torno ad ascoltarla solo perchè nomina il SUO nome.

<Ma quindi conosci Blake? A proposito, prima l'ho visto che limonava con quella troia della stanza di fronte, e solo dio sà cosa hanno fatto quando lui è entrato nella sua camera> ride.

Basta questa frase per farmi sprofondare nel vuoto.

𝐹𝐴𝐿𝐿𝐼𝑁𝐺 || 𝐻.𝑆 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora