Capitolo 11

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A volte mi sorprendo di come possa succedere tutto a me. Cosa ho fatto per meritarmi questo?

<Blake, per favore, non fare scenate> cerco di mantenere la calma e di farla mantenere a lui, forse se vede che sono tranquilla capirà che non c'è niente di cui preoccuparsi.

<Kylie, perchè è qui?> respira profondamente. Capisco che si sta controllando, e lo apprezzo davvero tanto.

<Ieri sera sono uscita con lui> chiudo gli occhi per non vedere la sua reazione. Sento il suo respiro che si velocizza e quando apro gli occhi vedo che sta stringendo i pugni. È arrabbiato, e non posso dargli torto, ma io ho fatto finta di niente su quella ragazza che ha baciato la sera in cui abbiamo litigato, quindi lui potrebbe chiudere un occhio su Mason.

<Senti, Blake, non era una cosa programmata, stavo a cena con Josh e l'ho incontrato. Mi ha chiesto di fare un giro con lui e ho accettato, ma solo per dimenticare te. Sono stata malissimo la scorsa settimana e non mi capacitavo di come tu potessi piacermi così tanto. Volevo capire se anche lui mi avrebbe fatto sentire le farfalle nello stomaco> prendo la sua magno chiusa in un pugno e la accarezzo, non la toglie, per fortuna.

Non so cosa farei se non mi perdonasse, dovrei stare male un'altra settimana se non di più? Provo qualcosa per lui, non so spiegarlo, ma è qualcosa che non ho mai provato.

<E cosa hai provato?> chiede.

<Niente. È simpatico e sono stata bene, ma non sei tu>

<È successo qualcosa tra di voi?> già conosce la risposta.

<Ci siamo baciati> speravo di non doverglielo dire, ma è giusto così, non  voglio avere segreti.

<Fantastico> dice ironico.

Sono troppo arrabbiata con me stessa per quello che ho fatto. Credo di aver rovinato tutto.

<Blake, guardami negli occhi> giro il corpo verso di lui e gli prendo il viso tra le mani. Nei suoi occhi vedo la delusione.

<Non voglio stare con Mason, voglio te, solo e soltanto te. Ti prego, devi credermi>

Non mi pento solo di essere uscita con lui, ma anche di non essermene pentita subito. Sono stata bene con Mason e mi ha trattata come una principessa. Ho anche desiderato che mi baciasse e non mi sono pentita neanche di quello, ma questa esperienza, mi ha fatto capire che desidero solo Blake.

Lo guardo mentre sembra perso nei suoi pensieri, non posso perderlo.

<Andiamo a casa tua> dico con tono deciso.

<Kylie, non lo so>

<Ti prego> lo supplico.

<Tu hai baciato quel coglione, sapevi che non mi sarebbe andato bene, e lo hai fatto lo stesso>

Vorrei nominare la troia della stanza di fronte ma mi trattengo, ora non stiamo parlando dei suoi sbagli, ma dei miei.

<Blake, più che chiederti scusa io non posso fare niente, ti prego, andiamo a casa tua e parliamo>

Annuisce in silenzio.

Prima di uscire passa con la macchina davanti a Mason e suona il clacson facendolo girare verso di noi, ci mette un po' a capire chi c'è dentro e quando lo capisce Blake gli fa il dito medio sorridendo.

Non so se ridere o se rimproverarlo, nel dubbio non faccio niente.

Quando arriviamo davanti al palazzo sono in imbarazzo. Il ricordo di ció che è successo là dentro mi fa venire i brividi, ma brividi piacevoli.

𝐹𝐴𝐿𝐿𝐼𝑁𝐺 || 𝐻.𝑆 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora