Capitolo 13

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Mia madre ha avuto un incidente. Non riesco a ragionare lucidamente mentre penso a chi chiedere aiuto.

Digito il numero sul telefono e lo chiamo.
Devo richiamarlo cinque volte prima di avere una risposta.

<Josh?>
<Kylie? Sono le quattro del mattino, stai bene?>
<Josh ho bisogno di un favore, ti prego>
<Qualunque cosa, dimmi>
<Mia madre ha avuto un incidente e ho bisogno che mi porti a Monterey>
<Ha avuto un incidente? È grave?> sento che si sta muovendo velocemente e ringrazio Dio per avermi fatto conoscere uno come lui.
<Io... Non ne ho idea>
<10 minuti e sono lì>

Sono in pigiama mentre aspetto Josh nel parcheggio e gli corro incontro mentre lo vedo arrivare.

<Josh, mi dispiace tanto, non sapevo chi altro chiamare> dico con le lacrime agli occhi.

Riparte di fretta e inizia ad accellerare quando esce dal parcheggio.

<Kylie, sai che farei di tutto per te>

<Lo so> provo a sorridergli ma non ci riesco. Voglio solo arrivare da mia madre, due ore e sono da lei.

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<Kylie, svegliati>

Spalanco gli occhi sentendo la voce di mio fratello. Mi sono addormentata.

<Cole> lo abbraccio con tutta la forza che ho.

Guardo dietro di lui e mi accorgo che siamo fuori dall'ospedale, realizzo solo ora perchè sono qui.

<Dove è la mamma? Sta bene?>

<Kylie...> guardo mio fratello negli occhi e solo ora mi accorgo che sono rossi e gonfi.

<Non è vero> scuoto la testa mentre le lacrime iniziano ad uscire.

Mi sento come se mi avessero tolto qualcosa dentro di me. Vuota. Mi sento vuota.

Urlo con tutta la forza che ho mentre mi inginocchio nel parcheggio. Non sento niente. Non sento gli urli che escono dalla mia bocca ma solo dolore, tanto dolore.

Sento Josh che mi accarezza la schiena e Cole che piange con me.

Voglio morire. L'unica persona che non mi ha mai abbandonato, la donna che mi ha messo al mondo e mi ha cresciuta, che mi ha amata nonostante tutto e che avrebbe fatto qualunque cosa per me, non c'è più.

E non le ho neanche potuto dire addio.

Credo di essere morta con lei, perchè non sento più niente apparte il dolore.

E continuo ad urlare fino a che non crollo.

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<Fammi entrare cazzo> sento una voce lontana. Dove sono?

<Non so neanche chi sei>

<Sono il suo cazzo di ragazzo, quante volte te lo devo dire?> è Blake.

<Cole, è vero> questo è Josh invece.

Ma che sta succedendo.

Apro piano gli occhi facendoli abituare alla luce. Che diavolo ci faccio in camera mia.

Ci metto poco a ricordare, e vorrei non averlo fatto. Era solo un sogno vero?

Appoggio la schiena allo schienale del letto e mi copro la faccia con le mani. Sento un vuoto dentro di me, credo che se mi arrivasse un po' di vento addosso potrei volare.

Non mi accorgo neanche che sto piangendo fino a quando non sento le mani bagnate.

E non mi accorgo neanche che sto urlando perchè non sento la mia voce ma solo un fischio nelle orecchie.

𝐹𝐴𝐿𝐿𝐼𝑁𝐺 || 𝐻.𝑆 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora