𝐹𝐴𝐿𝐿𝐼𝑁𝐺 || 𝐻.𝑆 ||

Capitolo 28

<Ma è una notizia stupenda!> esclamo. Lei non sembra pensarla come me perchè scoppia a piangere.

<Logan non la prenderà bene> chiude gli occhi e fa un sospiro cercando di smettere di piangere.

<Perchè lo pensi?> chiedo confusa. Ricordo benissimo che quando eravamo piccoli Logan fantasticava su come sarebbe stato avere una piccola copia di sè stesso.

<È sterile> si gira per non vedere la mia reazione.

Questo non me lo aspettavo, mi chiedo quante cose non sappia su Logan, forse non lo conosco così bene, so solo che mi dispiace tantissimo per lui, non so cosa farei se scoprissi di non poter avere un figlio.

<L'hai tradito> dico ad alta voce per farmene una ragione. Non giudico Michelle, perchè non la conosco per niente e non voglio saltare a conclusioni affrettate, ma non ci sono altre opzioni, lei lo ha tradito ed è rimasta incinta.

<Lo so, era una brutta situazione, ci eravamo praticamente lasciati, non so cosa fare> si mette una mano sulla fronte appoggiando i gomiti sulle ginocchia.

<Senti, oggi è Natale, goditi questa festa, il prossimo anno avrai un bellissimo bambino con te. Non ho idea di come reagirà Logan perchè non è più il ragazzino che conoscevo, ma sono certa che ti ama, si vede da come ti guarda> le prendo la mano e la stringo con la mia per rassicurarla.

Annuisce e si fionda su di me abbracciandomi.

Chi se lo aspettava, mi sembra di avere davanti una ragazza completamente diversa, impaurita dal suo futuro e anche dal presente.

Andiamo un attimo in bagno e la aiuto a sistemarsi il trucco prima di raggiungere gli altri di sotto.

Il pranzo è delizioso, non avevo dubbi, Lisa è un'ottima cuoca.

Anche a Blake piace molto, si capisce perchè continua a riempirsi il piatto, ma non lo ammetterà mai nonostante sia scontato.

Il resto della giornata passa veloce, è stato bello passare la giornata con Logan e Lisa, anche se non mi sono goduta molto il momento perchè pensavo a quanto deve stare male Michelle, nella sua situazione non so cosa farei. Non so perchè ma sento il bisogno di aiutarla, a quanto pare sono l'unica persona a cui l'ha detto nonostante non ci conosciamo quasi per niente, credo che si senta molto sola, e mi dispiace per lei.

<È stata una giornata lunghissima> Blake si butta sul letto e io faccio lo stesso.

<Che cosa hai? Sembri pensierosa> chiede girandosi verso di me e circondandomi con un braccio.

<Questo era il primo Natale senza mia madre>

<È difficile vero?> chiede comprensivo, come se sapesse già la risposta.

Annuisco mentre mi scende una lacrima sulla guancia che lui si sbriga ad asciugare.

<Ti devo dare il mio regalo> sorride mentre si alza e prende una piccola bustina dalla tasca della valigia.

Si siede contento sul letto e me la porge. Appoggio la schiena allo schienale del letto e la prendo curiosa.

È una busta da lettere rosa. Guardo Blake e si vede lontano un miglio che è nervoso ma felice allo stesso tempo.

Apro la bustina e spalanco gli occhi. Capisco subito che sono due biglietti aereo.

<Ma tu sei pazzo> ridacchio nervosa prima di leggere la destinazione.

<Andremo insieme in Italia?> i miei occhi diventano subito lucidi e mi butto su di lui abbracciandolo forte.

<Sei contenta?> sorride vedendo la mia reazione.