Capitolo 2.

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Vi siete mai resi conto che durante la nostra quotidianità vorremmo un colpo di scena, un qualcosa di diverso dal solito, una cosa che ti stravolge e che non te l'ha saresti mai e poi mai aspettata?
Ed ecco tutto ciò è successo a me in questa notte d'estate in una festa in spiaggia.
Sono dell'idea che ogni incontro ti cambia la vita, indipendentemente se in modo negativo o positivo comunque te la cambia, lasciando dentro te un ricordo, un'emozione, un'avventura, una storia, un insegnamento e, anche se sembrerebbe strano, persino un sentimento.
Non so cosa mi sta succedendo in questo preciso momento ma stare tra le braccia di questo ragazzo sconosciuto fissandolo dritto negli occhi, mi provoca un qualcosa che neppure io sono in grado di spiegare.
Ha uno sguardo tanto dolce e sincero quanto innocente ma anche molto profondo e misterioso...

I miei pensieri e questo magico momento vengono però interrotti da un forte rumore, come una bottiglia di vetro spaccata in testa a qualcuno.
Ci voltiamo di scatto verso quella direzione e notiamo una rissa. Dopo pochi secondi, lui stacca le sue mani dalla mia schiena e, togliendo le sue braccia attorno a me, fa lentamente scivolare le sue mani lungo le mie di braccia sfiorando le mie mani delicatamente.
Così si stacca lasciando un ultimo sguardo ai miei occhi, correndo poi via verso quella direzione.
Io non capivo cosa stesse succedendo finché mi sento afferrare il braccio sentendomi chiamare, mi volto e vedo Feven che tirandomi verso sè, dice di andare via perché a momenti sarebbero arrivati i carabinieri e sarebbe stato un casino per tutti.
Così ci dirigiamo verso la macchina e torniamo a casa.

...

Finalmente arrivata mi butto di peso sul letto, sfinita per la lunga giornata! Chiudendo lentamente gli occhi, appare l'immagine di quel ragazzo e dei suoi occhi di fronte a me... Ed è qui che iniziano i pensieri che prendono vita durante la notte; è il momento in cui tutte le mancanze tornano a farsi sentire.

Avete mai desiderato di avere una seconda possibilità di incontrare qualcuno per la prima volta? Beh, come già detto prima... Nessuno arriva a te per caso. Ognuno arriva per insegnarti qualcosa di ben preciso!

...

È l'alba. Non ho chiuso occhio per tutta la notte a furia di pensare troppo.

Non appena si fanno le 10.00, arriva una chiamata improvvisa da mia cugina: Mari.

Siamo cresciute come sorelle e abbiamo un casino di ricordi insieme come quella volta di quando abbiamo cercato di cucinare una pizza con solo acqua, farina e ketchup che manco i russi quando provano a cucinare i piatti italiani.
Un'autentica schifezza!

...

-"Ehi compagna di convento!"- (la chiamo così per ironizzare la nostra vita sentimentale).

-"Ehi suor Miriam, come te la passi?
Ascolta, ti ho chiamata urgentemente per informarti che cercano ancora cameriera, per questo periodo estivo, in quel lido che te ne avevo parlato un paio di giorni fa. Vuoi provarci?"- mi disse tutto d'un fiato.

-"Non aspettavo notizia più bella! Mi farebbe davvero piacere. Grazie mille del pensiero."- dissi entusiasta.

-"Perfetto allora! Tra un pó dovresti ricevere la conferma e domani puoi già iniziare." -

-"Non so come ringraziarti, davvero!" -

...

Dopo un paio di orette ricevetti la conferma e l'indomani avrei da subito iniziato a lavorare.

...

Ed eccomi qui con addosso la tipica uniforme da cameriera: camicia bianca a maniche corte con sopra un'etichetta con il mio nome, jeans lungo e grembiule attorno alla vita.

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