Capodanno
Se devo essere sincera a me il Capodanno non mi ha mai fatto impazzire più di tanto. Fin da bambina mi ha sempre trasmesso un senso di tristezza, agonia e malinconia. Eppure non c'è nulla di grave, forse sono io troppo sensibile ma resta comunque di fatto che è triste. Ricordo quando ero bambina che l'unica cosa che mi faceva impazzire del capodanno erano solo e unicamente le stelle filanti, anche se però la paura che quelle scintille potessero bruciarmi, cresceva sempre più (Ansiosa già da piccola praticamente). L'ho trascorso sempre in compagnia dei miei amici nelle case di uno o dell'altro giocando a tombola e ad altri giochi da tavolo fino al mattino. Il ché lo rendeva una festa già più interessante.
Quest'anno è diverso.
Forse più bello.
Molto più bello.
Una diversità legata alla presenza di colui che rende tutto diverso.
Che rende me diversa, in senso positivo.
Non passa giorno che non lo pensi e quando capita di non vederlo l'aria è come se si bloccasse e lo stesso sono io per lui....
Siamo nuovamente a casa di nonna Tina (ebbene sì, ha insistito affinché la chiamassi nonna) con la stessa compagnia di Natale.
Io e Andrea abbiamo pensato a tutti i dettagli e ai fuochi d'artificio per rendere di più.Il cenone si è concluso da poco, e per fortuna! Mi sento scoppiare, sicuro dopo le feste dieta, e stavolta giuro che sono seria.
Quando c'è di mezzo il cibo di nonna Tina non c'è scampo per nessuno tanto meno per le nostre pance. Ho visto qualche bottone a terra di qualche camicia che sicuro è saltato all'aria come una molla.Ma è in questi momenti che ti rendi conto del dono prezioso della vita e di tutto ciò che il Creatore ci ha donato.
Osservo un pó tutti con un sorriso da ebete sul viso mentre dentro me realizzo che non mi sono mai sentita così bene e rilassata.
Da un lato della stanza si notano alcuni amici di Andrea che respirano a stento, chi beve la birra, chi ha una pancia che fa da invidia a quella di Babbo Natale, chi addirittura si è addormentato dal troppo cibo e chi si è dovuto prendere una sedia poiché non riesce a stare in piedi dalla fatica. Non era un cibo, era uno sterminio!
Da l'altro lato c'è chi gioca ai giochi da tavolo comprese Tina e le vecchiette che continuano ad insultarsi dal giorno di Natale.
E chi che come me, sta aspettando con ansia l'arrivo della mezzanotte.
Mancano una ventina di minuti e la televisione riprende il canale dove andrà in onda il countdown mentre qualcuno ha già preparato le bottiglie di spumante sul tavolo e il panettone.È in questo preciso istante che mi rendo conto dell'anno difficile che è stato.
Ne ho passate di tante compreso l'incidente di Andrea e la depressione che portavo avanti da due anni.
Prendevo medicine che però non facevano effetto e quindi mi domandavo costantemente:"ma è questo il vero amore? Si può soffrire per amore?" e ad oggi, mentre osservo il mio Lui ridere spensierato, rispondo SÌ, si è questo il vero amore. E sì, non è amore se non ti fa soffrire....
Manca sempre meno alla mezzanotte e le attenzioni di tutti si stanno rivolgendo solo alla televisione dove manca poco al countdown.
Ma proprio in questo momento sento una presenza nella mie spalle e una voce roca e profonda sussurrarmi all'orecchio:
-"Ti devo portare in un posto. Vieni con me."-
E alla conclusione della frase, mi afferra la mano sinistra, facendo sì che i nostri visi e i nostri occhi si incontrino.
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Uno Sguardo
Romance⚠️AVVISO: LA STORIA È COMPLETATA E CONCLUSA, SOLO CHE NON SO PER QUALE MOTIVO, NON MI FA METTERE LA SCRITTA "COMPLETATA". ⚠️ L'amore vero arriva quando meno te l'aspetti. Non puoi forzare una cosa o una relazione che non va, bisogna solo aspettare...