Capitolo 22.

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Qualche settimana dopo...

Il Natale... La festa più bella dell'anno a parer mio.
Quella festa che per arrivare vuole un'eternità ma che poi vola via velocemente e silenziosamente senza che nessuno se ne renda conto, per poi ritrovarti già a gennaio con alle porte un nuovo anno.

Le decorazioni nelle case, nei negozi e nelle piazze che partono un mese prima e si fa a gara a chi le fa più belle.
L'ansia e la preparazione dei bambini quando aspettano il loro più grande idolo che gli porti il regalo da loro desiderato, colui che fin da bambini ci ha insegnato a farci sognare per primo oltre alle favole Disney,... il famoso: Babbo Natale.
La felicità sui volti di essi quando al mattino scartano i regali di Babbo Natale e lo ringraziano come se non ci fosse un domani.
Per non parlare dei film natalizi e le canzoni che rendono il tutto ancor più emozionante.

...

Nelle scorse settimane sono stata abbastanza indaffarata con il lavoro.
Biglietti per i viaggi a destra e a sinistra, essendo d'altronde il periodo dove la gente parte maggiormente per tornare a casa, per trovare semplicemente la famiglia o per il tipico viaggio di Natale.

Il lavoro di Andrea fa anch'egli la sua parte e sono rari i momenti che riusciamo a passare insieme.

Dopo l'incidente siamo più legati che mai, come se la separazione non ci fosse mai stata e che tutto il resto era solo un brutto incubo.

Quando organizziamo un'uscita finiamo sempre col rimandarla a causa del lavoro di uno o dell'altra e, anche quando è il mio lavoro la causa del nostro appuntamento saltato, lui cerca sempre un modo per far sentire comunque la sua presenza con me, mandandomi un mazzo di rose rosse, le mie preferite (se non si fosse capito), o semplicemente trovandosi fuori dall'agenzia a morire dal freddo solo per un veloce saluto, tanto per vedermi, il ché mi fa capire ancora una volta dell'uomo meraviglioso che ho al mio fianco.

Le rose rosse.
I fiori che diedero una svolta a tutto questo sentimento.
Quel fiore così complicato esternamente ma così romantico dentro, che basta solo una di essi per farsì che tu perdoni qualsiasi sbaglio abbia commesso il tuo partner.

Momentaneamente sono a lavoro, ma anziché lavorare per finire prima, ho approfittato della pausa per mettere su e giù qualche decorazione natalizia, aiutandomi con i miei colleghi, finché arriva una chiamata dal mio lui.

-"Ehii!" - rispondo entusiasta per non aver sentito la sua voce da due giorni circa.

-"Amore! Ti chiedo davvero scusa per non essermi fatto sentire in questi due giorni per chiamata. Non sai quanto desideravo sentire la tua vocina innocente.
Mi sta davvero devastando questo lavoro.
Ho provato e riprovato a chiedere una serata libera e finalmente ci sono riuscito, vorrei portarti a cena fuori questa sera, dici che ci riusciremo? "- domanda speranzoso.

Notando la sua preoccupazione per la mia risposta, decido di prenderlo un pó in giro, inventandomi qualcosa al momento.

-" Stasera dici? "-

-" Esatto. Stasera. Dimmi che riesci ad avere anche solo un'ora libera da dedicare al vecchio Andrea e a noi soprattutto."- afferma quasi dispiaciuto e scocciato, il ché mi diverte molto.

-"Guarda Andrea, non sai quanto vorrei finalmente uscire con te dopo tanto tempo e dedicarmi a noi, ma ahimè, ho appena controllato l'agenda e stasera mi tocca rimanere per finire le ultime cose prima delle ferie."-

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