Capitolo 16.

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-"Che razza di scherzo è mai questo?" - dico con le lacrime che minacciano di uscire, incredula di ciò che ho appena letto.

-"Non è uno scherzo mia cara, è la pura realtà. Io questa volta non c'entro nulla, sono consapevole di aver sbagliato a dirti tutte quelle cose l'altra volta, così, essendo che mi fai pena, pensai di dirtelo io del trasferimento. Mi chiedo come mai Andrea ha voluto continuare la tua conoscenza sapendo del trasferimento, forse voleva davvero prenderti in giro, chi lo sa? Resta di fatto che mancano solo 3 settimane prima della sua partenza, avrete modo di parlarne, ci dev'essere a forza una spiegazione a tutto questo, sbaglio?
Comunque, se ti dovessi domandare il perché abbia io questi documenti, è perché in questi fogli si parla anche del mio trasferimento per Roma."-

Non rispondo.

Sento il respiro che inizia ad accelerare per la rabbia e il nervoso. So che questa volta è tutto vero, ci sono i documenti dove trattano per l'appunto del suo trasferimento.

Perché mai avrebbe dovuto farmi questo? Perché ha voluto costruire questa storia d'amore sapendo che alla fine dell'estate si sarebbe dovuto trasferire? Poco fa ha detto di amarmi per la prima volta. Ho forse sbagliato io? Non lo so, ma so solo una cosa, non esigo spiegazioni.

Non c'è da spiegare in situazioni simili.
Ma ecco che sento la sua voce dietro di noi dire:

-"Miriam, posso spiegare..."-

Mi volto con gli occhi lucidi avvicinandomi a lui.

-"Cosa devi spiegarmi Andrea? Cosa Andrea? Che te ne devi andare tra 3 settimane? Che non ci vedremo più? Perché hai voluto costruire tutto questo se poi sapevi che non sarebbe potuto andare avanti? Perché Andrea? Perché mi vuoi fare del male?" -

-"Miriam, davvero, volevo dirtelo ma..."-

Lo interrompo dicendo:

-"Non voglio sentire una parola in più. Questi documenti dicono abbastanza e basta così."- dico sbattendogli i documenti sul petto.

-"In quanto a te..."-dico rivolgendomi verso il mio più grande incubo, Anna Rossi.

-"Qualunque erano le tue intenzioni da ex malvagia sappi che ci sei riuscita, spero tu sia abbastanza soddisfatta adesso di aver rovinato tutto. Mi dispiace dirtelo, ma sappi che sono tutti sforzi inutili perché lui NON TI AMA, mettitelo dentro a quel cervello da criceto che ti ritrovi."-

Detto ciò mi dirigo verso le scale correndo con gli occhi brucenti e con le lacrime che scorrono velocemente e ininterrottamente sul mio viso.

Sento lui chiamarmi, provando a rincorrermi ma vedo la figura di Carlo che capendo la situazione lo ferma, lasciandomi andare...

POV: ANDREA.

-"Andrea! Fermati Andrea! È inutile correrle dietro, la farai solo soffrire se continui ad andarle dietro."- dice Carlo bloccandomi dal petto.

-"Tutto questo è a causa tua! Per la seconda volta ti sei intromessa in cose che non ti riguardavano. Spettava a me dirle tutto nel momento giusto!" - dico voltandomi verso Anna.

-"Andrea, non prendiamoci in giro. Sappiamo benissimo tutti come sarebbe andata a finire tra voi due. Non sareste durati a prescindere quindi perché arrabbiarsi così tanto?" -

-"Ho perso la cosa di più caro al mondo Anna! Lo vuoi capire o no?" - dico urlando a pochi centimetri dal suo viso.

-"Andrea! Basta! È inutile vedere a chi dare la colpa, è andata via e per sempre..."-

-"Carlo! Sai cosa vuol dire perdere la donna della tua vita?" -

-"Sarebbe andata comunque così Andrea. Pensaci, anche se non gliel'avesse detto Anna, gliel'avresti detto tu. Te l'avevo detto che dovevi pensarci prima di andare troppo oltre. Adesso non ci soffre solo lei ma pure tu."-

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