Uno Sguardo

Capitolo 4.

Avete presente quando in un concerto aspettate con ansia che l'artista canti il vostro pezzo preferito dell'album oppure quando mentre ascoltate una canzone non vedete l'ora che arrivi il ritornello per cantarlo a squarciagola come se non ci fosse un domani o addirittura in un film d'amore, quando aspettate con ansia la fine solamente per vedere il bacio tanto atteso?
Ecco, provate per un solo istante a metter insieme tutto questo: tutte queste forti emozioni in una sola emozione, cercate di sentire dentro voi la capacità che ha questa forte euforia da togliervi il fiato per un paio di secondi, che riesce persino a farvi perdere la concezione del tempo e che addirittura stacca quella immaginabile "spina" che vi lega alla realtà e vi faccia provare la sensazione di poter toccare il cielo con un dito...
Solo in questo modo riuscirete a provare o almeno comprendere anche un minimo ciò che ho dentro me in questo preciso momento; il momento di quando ho realizzato di aver avuto dinanzi a me l'uomo che cerco da settimane in ogni luogo, in ogni angolo, in ogni volto ma che non ho mai trovato.

...

Dopo esser tornata sulla terra, sento di esser stata una completa sciocca a star dentro l'auto senza muovere un dito e scappare come Cenerentola alla mezzanotte dal castello, ma pensandoci avrei creato solo confusione e non avrei concluso nulla, fortuna però che non passò molto tempo quando finalmente vidi uscire fuori tutte le persone rimaste dentro al lido e con essi i miei amici sani e salvi! Scesi dall'auto e corsi subito incontro a loro abbracciandoli dalla gioia che stessero bene.

Mi hanno spiegato che non c'era stata nessuna rissa ma che anzi la gente si stava divertendo, quando successivamente si udirono forti rumori e videro per l'appunto luci e musica staccate, ovvio che la gente iniziò ad entrare in confusione per la paura e l'ansia.

Pensai subito ad un sabotaggio; qualcuno che non va alle buone con i proprietari o con Luca altrimenti credo che nessuno avrebbe fatto un gesto simile il giorno dell'inaugurazione del lido senza alcuna motivazione.

-"Purtroppo i carabinieri non hanno trovato nulla se non i fili della corrente staccati di proposto." - spiegò Marco.

Al suono della parola "carabinieri", prese il sopravvento l'ansia che saliva in me sempre più e il cuore aumentò i suoi battiti al ricordo di tutto ciò che successe prima.

-"Sicuramente verranno a fare più controlli i prossimi giorni qui al lido, devono trovare delle risposte." - ribatté Mary.

-"Dici?" - risposi io senza riuscire a nascondere l'agitazione.

-"S-sì suppongo di sì, ma stai bene? Ti vedo nervosa."-

-"Sì sì, è solo che mi mette ansia tutto questo..."- spiegai cercando di trattenere lo sclero che minacciava dentro me.

...

Tra una chiacchiera e l'altra, dopo un paio di minuti, uscirono fuori dal locale gli ufficiali che cercarono di tranquillizzare la confusione che si era creata spiegando che non ci fu nessun ferito.

Come lo vidi nuovamente provai le forti emozioni di prima e i miei occhi non persero tempo a posarsi sopra i suoi che mi avevano già localizzata, facendomi così sentire in imbarazzo.

Chinai il capo leggermente facendo finta di nulla ma è completamente inutile negarlo: la divisa fa un certo effetto da far mancare l'aria, lo rende così affascinante e sensuale nello stesso tempo che non riesco a far meno di guardarlo.

Mi sento poi chiamata da Feven che con un tocco sul mio braccio chiede di tornare a casa ed è grazie a questo gesto che torno nuovamente sulla terra. La gente iniziava a tranquillizzarsi e ognuno si dirigeva presso le proprie auto compresi noi.

Prima di salire in auto, volgo d'istinto il mio sguardo verso la caserma e vedo lui fissarmi con la mano poggiata sulla maniglia del portone. Rispetto alle altre volte ci guardammo più intensamente e in modo più profondo da sentire dei brividi scorrere velocemente in tutto il corpo fin quando svanì dietro il portone in legno della caserma.