Luglio - Calabria, Italia
-"Mamma che fatica..."- dissi buttandomi di colpo sul mio letto.
-"Il caldo di giugno è stato davvero troppo devastante soprattutto da quando ho iniziato a lavorare con quei jeans stretti lungo le gambe che la sera per toglierli ho bisogno della mano di Dio! Adesso voglio solo relax..."-
Driiiinn (telefono che squilla)
*Ecco... Come non detto*
-"Pronto?"- dissi confusa per il numero sconosciuto.
-"Ehii"-
La voce è parecchio familiare quindi il mio primo pensiero va su una sola persona, il mio unico stress di questi ultimi giorni...Luca.
-"Luca giusto? Non vorrei sbagliarmi."-
-"Mi hai subito riconosciuto, mi complimento con te bella!"- disse ridacchiando.
-"Come hai il mio numero?"-
-"Ho anch'io i miei segreti..."-
-"Sì va beh, i segreti di mago Merlino! Dimmi adesso che vuoi e il perché di questa chiamata."-
-"Un pó alla volta bella. Ti ho chiamata innanzitutto per scusarmi con te; l'invito per la festa non è stato dei migliori e sono stato un pó troppo precipitoso non spiegandoti i dettagli.
Non è una festa qualunque in discoteca e cose così ma semplicemente nel lido per l'inaugurazione, ovviamente siete inviati anche voi dipendenti e non ci dispiacerebbe affatto accogliere anche i vostri amici.
Sicuramente mio padre o mio zio te ne avrebbero parlato a giorni e per non crearti confusione ho voluto sistemare io le cose. Allora, quando dicevi che non ti ritiri indietro è vero? "--"Io non rimangio mai le parole.
Ovvio che ci sarò a maggior ragione se la festa è il luogo dove lavoro."--"Che determinazione wow...Perfetto, sono contento! Allora ci si vede." - conclude poi la chiamata.
Sono più sollevata adesso! Prima di questa chiamata non sapevo nemmeno dove si sarebbe svolta la festa!
In Luca in questi giorni ho notato un certo avvicinamento nei miei confronti, ma a malincuore la cosa non è ricambiata! Pensavo che col tempo conoscendolo magari l'avrei trovato simpatico e invece è il Luca che già immaginavo: stressante, pesante e donnaiolo più di quanto già lo sia!...
Se c'è una cosa che odio è sicuramente l'esibizionismo e l'essere al centro dell'attenzione infatti per la festa mi son comprata un jeans casual di un azzurro chiaro mentre per la maglia ho puntato su qualcosa di semplice come una camicetta bianca molto comoda con una leggera scollatura e le maniche arrotolate fin su ai gomiti. Ai piedi porto dei décolleté neri, tacco grosso, camosciati con il laccetto lungo le caviglie; trucco leggero e capelli mossi.
...
Ed eccomi piombata alla festa con Feven, Mari e Marco al mio fianco.
Vedo subito Luca venire incontro a noi accogliendoci con un caloroso benvenuto sussurrandomi alle orecchie:
-"Mancava solo tua nonna."-
-"Purtroppo non poteva venire, ma ti saluta." - ironizzo .
-"Ricambio." - dice con quel fastidioso sorrisetto in quella faccia da prendere a schiaffi.
Vedo poi che punta i suoi occhi verso Mari dicendo:
-"Carina la tua amichetta, è occupata?" --"1. È mia cugina e
2. lei non perde tempo con i ragazzini come te fidati."--"Era solo un'informazione, molto bella..."- dice osservandola dalla testa ai piedi.
Tipico di Luca ormai....
C'era molta gente, la musica era alta e ci stavamo tutti divertendo,...
Tra risate, scherzi, quattro chiacchiere, balli e qualche sorsetto di birra, ecco che improvvisamente dissi tra me e me:
"Lui non è qui."Non so come accade ogni volta ma anche non volendo, il pensiero torna fisso su di lui nonostante non abbia manco una traccia della sua esistenza.
E conoscendomi non è da me fissarmi con un ragazzo sconosciuto a maggior ragione avendolo visto una sola volta in una festa.In effetti sarebbe stato troppo bello rivederlo e dalla fortuna che ho poi dovevo solo aspettarmelo! Chissà quanti forti emozioni avrei provato ad incrociare nuovamente il suo sguardo.
Ma terra chiama Miriam e qui non siamo in una favola!
Oltre alla terra, la sta chiamando pure il letto, e la stanchezza si fa sempre più pesante così, decisi di chiamare gli altri per tornare a casa anche perché era mezzanotte passata, l'indomani avrei dovuto lavorare ma invano, volevano ancora restare.Fortuna che venni alla festa con la mia auto, almeno una cosa giusta la faccio ogni tanto!
Così decisi di tornare a casa sola, avvisai gli altri e andai verso l'uscita....
Dopo pochi minuti dalla mia uscita dal lido, sentii forti rumori provenire da lì dentro e al posto della musica alta si udivano alcune urla e molti, dal viso spaventati, uscirono dal locale.
Vidi che le luci erano saltate e il mio primo pensiero fu quello di una rissa o qualcosa del genere.Ma possibile che in ogni festa dove metto piede dev'esserci sempre una rissa? Magari il problema sono io, forse sono la gatta nera che porta sfiga altrimenti non si spiega la situazione...
Rimasi immobile per pochi secondi spaventata, non sapendo se entrare o meno per non creare confusione ma ero anche molto preoccupata per i miei amici.
Nel frattempo che pensavo a qual'era la cosa giusta da fare, vengo improvvisamente sorpassata da alcuni carabinieri dove si dirigevano verso il lido con un giubbotto antiproiettile e una pistola in mano.
A quella vista pensai che sicuramente qualcuno li aveva avvisati dell'accaduto per venire in soccorso, ringraziando poi di avere la caserma a pochi passi dal lido!
Al loro arrivo decisi così di entrare nella macchina per evitare affollamenti, sperando che la situazione venga presa in mano dagli ufficiali.
Ero solo molto preoccupata per i miei amici, è colpa mia se adesso sono lì dentro, spero stiano bene.
Sospirando nervosamente per la situazione e la preoccupazione, mi voltai e avvolta tra i miei pensieri con un leggero venticello in viso dove mi sfiora dolcemente i capelli e con il capo abbassato, mi incamminai verso la mia auto...ma tutto ciò venne improvvisamente interrotto da una leggera "spallata".
Mi voltai e, mezza stordita per la situazione, dalla mia bocca uscì solamente un:
-"Mi scusi."-
Alzai lentamente il capo e rotolando gli occhi per il mio essere sbadata, vidi dinanzi a me un carabiniere con uno sguardo a dir poco accecante dove alle mie parole spuntò un leggero sorriso sulle sue labbra toccandosi con i polpastrelli la punta del cappello come per dire "non fa nulla".
Si voltó per poi correre via verso il lido.
Mi sentii improvvisamente strana, ero molto confusa da ciò che mi era appena accaduto ma non trovavo la motivazione a tutto ciò e non so come, in un attimo mi ritrovai dentro la mia auto....
Fu solo allora, in quel profondo silenzio tombale, avvolta tra i miei pensieri, tra le mie domande e i miei dubbi, che ricobbi lo sguardo...il suo sguardo!
E dissi solamente:
"Era lui..."
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Uno Sguardo
Romance⚠️AVVISO: LA STORIA È COMPLETATA E CONCLUSA, SOLO CHE NON SO PER QUALE MOTIVO, NON MI FA METTERE LA SCRITTA "COMPLETATA". ⚠️ L'amore vero arriva quando meno te l'aspetti. Non puoi forzare una cosa o una relazione che non va, bisogna solo aspettare...