Capitolo 8.

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-"Sì."-

Fu solo questa piccola parola ad aver mosso le mie labbra.
Non ci pensai due volte a rispondere positivamente.

Non avrei mai pensato che prima o poi tutto ciò che sognavo ad occhi aperti da settimane, si sarebbe potuto realizzare e invece adesso è qui, dinanzi a me, ed io stento ancora a crederci...

Avete presente l'affermazione quando dicono: "il mondo si è fermato" ma che purtroppo nessuno di noi ha mai capito la concezione di cosa significhi realmente?

Ecco, io solo oggi ho appreso il vero significato.

Il mondo si è fermato e con lui i miei battiti cardiaci al suono di quella domanda.
Alla mia affermazione spunta un sorriso sincero che fa spazio lungo le sue guance e per l'imbarazzo, faccio lo stesso.

Dopo un paio di secondi aggiunge:

-"Sono davvero felice che hai accettato.
Mi fa strano darti del tu, spero di farci l'abitudine.
Adesso, purtroppo devo tornare in caserma per il cambio, ti passo a prendere sabato sera verso le 20.00." - dice guardando l'orologio che porta al polso sinistro.

-"Sai dove abito?" - domando quasi confusa.

-"Fa parte del mio lavoro." - aggiunge sorridendo.

Ricambio il sorriso provando un grande imbarazzo al "tu" dato pochi secondi fa ad un maresciallo dell'Arma dei Carabinieri ma soprattutto al fatto che sappia dove abito.

-"Perfetto! È stato davvero un grande piacere per me, spero che la nostra conoscenza vada il più avanti possibile." -

-"Lo è stato anche per me e lo spero tanto anch'io." - aggiungo sorridendo.

Ci guardiamo dritti negli occhi senza dire nulla per un paio di secondi finché lo vedo avvicinarsi alla mia persona e quasi per l'ansia indietreggio ma non riesco e resto qui immobile al suo avanzare.

Una volta esserci ritrovati faccia a faccia con una distanza a dir poco imbarazzante, china il capo lungo il mio e lascia dei leggeri e umidi baci sulle mie guance pungendomi con la barbetta finché non si stacca guardandomi negli occhi e sorridendo.

Si volta e si dirige verso l'auto di servizio dei carabinieri ma prima di salire mi guarda per l'ultima volta e dopo averlo fatto entra in auto, la mette a moto e va via lungo la strada che porta alla caserma.

Credo di essere rimasta lì fuori per circa altri 10 minuti, incredula di ciò che avevo appena vissuto.

...

Passarono due giorni da quell'incontro e da quella proposta ed io mi sento rinata.
È tutto diverso, niente è come prima.

A lavoro arrivo in perfetto orario per non parlare di tutte le altre faccende domestiche che mi tocca fare ogni giorno che improvvisamente non sono più faticose come prima.

Non avevo avuto contatti con nessuno dopo la rottura con Stefano e mi è molto strano tutto questo, quasi nuovo insomma!
Nuove emozioni, nuove sensazioni, il cuore che torna a battere forte, l'adrenalina,... tutto.

Sorrido come non l'avevo mai fatto, ero finalmente felice.

...

Non l'avevo visto nei giorni seguenti e al sabato mancavano solo due giorni. L'ansia iniziava già a farsi sentire mentre la mia testa iniziava le riprese dei film mentali del sabato che mi aspettava e di ciò che avrei indossato per far bella impressione.

Ma, mentre ero appoggiata al manico della scopa che tenevo tra le mani immaginando l'appuntamento e guardando con spensieratezza le onde del mare, vengo spaventata dal mio capo che, riportandomi sulla terra ferma, chiede di dover andare in caserma perché mi aspetta un ordine da consegnare.

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