“ Laugh until we think we’ll die
Barefoot on a summer night,
Never could be sweeter than with you
And in the streets you run a-free,
Like it’s only you and me,
Geez, you’re something to see.
Oh home let me come home,
Home is whenever I’m with.
La la la la take me home,
Mama I’m coming home”
Edward Sharpe & The Magnetic Zeros - Home
39° Capitolo - Un anno dopo
Sono ancora assorta nei miei pensieri mentre fisso il Body’s Cafè. E’ passato già un anno,mi guardo attorno e sembra tutto uguale ma al tempo stesso diverso. Non so,ha senso? Faccio un respiro profondo e lascio entrare l’aria gelida di dicembre nei miei polmoni. Dio, che freddo. Mi mordo il labbro,che ci faccio qui? Non sarei dovuta tornare..forse non è ancora il momento giusto per affrontare tutto quello che mi sono lasciata alle spalle. O forse sono solo terrorizzata e,come sempre,il mio primo pensiero è di fuggire via. Ma non posso scappare in eterno. Ho lavorato tanto su me stessa in questo ultimo anno e sento di aver fatto dei progressi...ed è arrivato il momento di metterli in atto.
<< Ehi, sacco di patate! >> all’improvviso una voce mi scuote dai miei pensieri. Non è una voce qualsiasi..la riconoscerei tra milioni.
<< Ehi,topo di fogna! >> rispondo a tono. Mi volto ed eccola lì, a pochi metri di distanza con le mani poggiate sui fianchi. Restiamo a fissarci sorridendo per qualche secondo.
<< Che dici, hai intenzione di darmi un abbraccio o vuoi fare la bella statuina tutto il giorno? >> esclama sarcastica. Scuoto la testa sorridendo. Senza pensarci due volte, mi fiondo tra le sue braccia. Dio, quanto mi è mancata.
<< Finalmente! Mi si stava congelando il culo >> borbotta nell’abbraccio. Rido di cuore. Mi stacco e la fisso intensamente.
<< E’ bello vederti,Pey >> sussurro con sincerità.
<< Bentornata a casa, Alex >> mormora teneramente la mia amica.
Stiamo passeggiando distrattamente per le stradine della città, Peyton mi sta raccontando dell’imminente mostra d’arte a cui dovrà partecipare,è un occasione fantastica per lei,infatti il suo enorme talento le ha permesso una borsa di studio in una delle più prestigiose università di New York. Si, la grande mela. Questo vuol dire che a breve dovrà partire e lasciare Chambersburg alle spalle. Sono davvero fiera di lei.
<< Che ne dici se mangiamo qualcosa? Così ti racconto per bene tutta la storia della mostra >> mi chiede la ragazza. Annuisco e la mia amica mi fa cenno di seguirla mentre si incammina velocemente. La seguo senza pensarci due volte,come ho fatto tante volte da ragazzina, quando sgusciavamo via dalle lezioni o scappavamo di notte dalle nostre camere. Lo facevo senza timore e senza pensarci due volte. Solo che a quei tempi Peyton mi teneva la mano. Mi fermo un attimo, persa nei ricordi mentre la mia amica continua a camminare. Perchè mi sembra tutto così lontano e difficile? Perchè non è più così naturale? Sono una stupida a pensare che dopo un anno tutto possa tornare normale. Mentre continuo ad arrovellarmi il cervello con tutte queste stupide domande, vedo una mano tesa verso di me,bianca,con le punta delle dita un pò arrossate e lo smalto rosso mangiucchiato. Seguo con lo sguardo il braccio fino ad arrivare alla faccia di Peyton. Sorridente e in attesa. Con un gesto meccanico allungo la mia mano per intrecciarla alla sua. Tutto ad un tratto mi sembra di essere tornata di nuovo a quei tempi,mentre seguivo la mia migliore amica chissà dove. Siamo sedute da un oretta in un nuovo locale e la ragazza mi sta raccontando della mostra e del suo nuovo fidanzato. Esatto, PeyPey si è innamorata. Strano,vero? La guardo attentamente e,non posso far altro che bearmi della sua figura. Sembra maturata parecchio, ha lasciato crescere i capelli e sta da Dio. Noto che non è più la testa calda di prima ma, fortunatamente,leggo ancora nei suoi occhi la pazzia che l’ha sempre contraddistinta e che amo.
<< Mi sei mancata, Peyton >> esclamo all’improvviso interrompendo il discorso della ragazza. La mia amica si ferma di botto e mi fissa. Mi sorride tristemente mentre si stringe nelle spalle.
<< Davvero,Alex? Perchè in questo anno non mi è sembrato... >> mormora distogliendo lo sguardo. Sento il mio cuore andare in mille pezzi. So che sono stata una pessima amica, sono stata poco presente e merito queste accuse. Allungo una mano verso quella di Peyton.
<< Hai ragione..mi sono fatta sentire poco e,ammetto, sono stata un pò distante...mi dispiace Pey...ma dovevo combattere anche io contro i miei demoni...come tutti voi qui.. >> sussurro con occhi rossi. La ragazza mi guarda per qualche secondo, poi afferra la mia mano e la stringe.
<< E’ tutto ok...ora sei qui. Avremo modo di parlare.. >> esclama sorridendo. Restiamo un attimo in silenzio. Vorrei chiederle di Spencer ma ho troppa paura della sua reazione.
<< Alex...ecco..uhm >> Peyton rompe il silenzio e il corso dei miei pensieri.
<< Devo dirti una cosa.. credo sia arrivato il momento che tu lo sappia.. vedi il fatto è che.. >>
<< Eccola qui,la mia bellissima ragazza >> all’improvviso una voce maschile tuona dietro di noi. Noto un ragazzo avvicinarsi al nostro tavolo, lascia un lungo bacio sulle labbra della mia amica e si siede accanto a lei. Alzo un sopracciglio.
<< Mark...Alex, Alex..questo è Mark,il mio fidanzato >> esclama Peyton. Sorrido entusiasta,finalmente è arrivato il momento di mettere in imbarazzo la mia migliore amica. Trascorriamo insieme un altra oretta, Mark sembra un ragazzo fantastico..già per il semplice fatto che riesce a sopportare quella pazza,merita una medaglia. Dopo qualche ultima chiacchiera,decido di salutare i due ragazzi e di incamminarmi a casa. Mia madre non sa che sono qui e voglio farle una sorpresa. Mi metto in auto e guido in direzione di casa mia. Non riesco a non pensare a cosa stava per dirmi Peyton...sembrava una cosa seria. Mah, chissà cosa sarà mai. Senza accorgermene mi trovo nel vialetto di casa. Ho il cuore in gola. Non so cosa aspettarmi. Ci sarà Spencer? Se si, come reagirà? La paura mi sta pietrificando...ma devo affrontare la realtà. E poi,per quanto sia terrorizzata, sento il bisogno di vedere mia madre. È proprio un bisogno fisico. Faccio un respiro profondo e scendo dall’auto. Frugo nelle tasche per trovare le chiavi di casa e,dopo alcuni secondi,apro la porta. Trattengo il respiro. Quanto mi sono mancate queste quattro mura.
<< Mamma >> esclamo con voce tremante. Andiamo Alex,datti una calmata. Sento dei passi dal piano di sopra e mi preparo all’incontro. Noto mia madre in cima alle scale, ha i capelli un pò arruffati e indossa la vestaglia da notte. Restiamo a fissarci lungamente.
<< Scusa..stavi dormendo? Non volevo svegliarti..non sape >> non faccio in tempo a finire la frase che sento due braccia stringermi forte. Dopo un momento di smarrimento, ricambio l’abbraccio e mi perdo nel profumo inconfondibile di mia madre. Il profumo di familiarità, di amore, di comprensione e,finalmente da quando sono tornata in città, il profumo di casa.
<< Bentornata, tesoro >>.
Sorrido tra le lacrime. Si,sono finalmente a casa.
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If I could turn back time (Completa)
RomanceAlex e Spencer. Acerrime nemiche. Due sedicenni alle prese con il difficile e incasinato periodo adolescenziale. Una popolare e l'altra invisibile. Cosa succede se il destino decide di unire le loro vite grazie ad una situazione inaspettata? Riuscir...