Mad world

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“ All around me are familiar faces,
Worn out place,worn out faces.
Bright and early for the daily races,
Going nowhere,going nowhere.
Their tears are filling up their glasses,
No expression,no expression
Hide my head, I wanna drown my sorrow,
No tomorrow,no tomorrow”
Michael Andrews ft. Gary Jules -Mad World
 
 
 
41° Capitolo
Dopo aver trascorso una notte insonne,sono ancora sdraiata sul mio letto. Le parole di Spencer continuano a risuonarmi nelle orecchie. Vederla così sofferente mi ha spezzato il cuore. Dio, quanto sono stata stupida,in tutto quello che ho fatto. È assodato che,nella mia breve vita,non ho fatto una scelta giusta. Mi sembra di sbagliare ogni volta,ad ogni passo che faccio. Ho bisogno di affrontare di nuovo Spencer,non posso lasciare le cose così...deve sapere quanto sono dispiaciuta e quanto l’amo. Dopo alcuni istanti,decido di alzarmi e di scendere in cucina. Mi fermo nel corridoio e resto a fissare la porta di Spencer. Magari posso provare a vedere se c’è.
<< Se cerchi Spencer..non c’è! >> la voce di Robert mi spaventa a morte. Mi porto una mano sul cuore e cerco di regolare il respiro.
<< Gesù, Robert...avvertire,no? Si vede che ti sei integrato bene in questa famiglia! A quanto pare adorate farmi venire un infarto >> esclamo esasperata. L’uomo si limita a ridacchiare. Dio, quanto mi ricorda Spencer. Restiamo a fissarci per qualche minuto.
<< Che ne dici se mi raggiungi in cucina? Magari facciamo due chiacchiere.. >> dice l’uomo. La sua richiesta mi lascia perplessa ma annuisco comunque. Mi siedo sul divano accanto a Robert, mentre mangio distrattamente il mio latte con i cereali.
<< Come stai,Alex? >> Robert mi domanda rompendo il silenzio imbarazzante.
<< Sto...bene >> rispondo cautamente.
<< Alex..sul serio. Com’è stato questo anno? Ma,soprattutto,come stai dopo ieri sera? >> incalza l’uomo. Lo guardo attentamente.
<< Sinceramente? Non lo so...non so come sto. È da un anno a questa parte che non so cosa sento..ci sono giorni in cui sto bene,mi sembra di vedere le cose in modo diverso,positivo. Poi ci sono giorni in cui i sensi di colpa non mi fanno alzare dal letto e sento un dolore squarciarmi il petto, e la mia mente continua a ripercorrere tutti gli errori che ho commesso e sento di sprofondare in un vortice di tristezza. Direi che la maggior parte delle volte,mi sento come una sopravvissuta. Non sto vivendo..ma vado avanti a piccoli passi...e so che non è abbastanza,perchè so che non avrò mai la forza di perdonarmi... >> concludo con gli occhi rossi. Deglutisco a fatica,non posso credere di aver detto queste cose così personali.
<< Perdonarti per cosa,Alex? Sai che non è stata colpa tua...vero? >> mi domanda Robert allarmato. Sorrido sarcasticamente.
<< Come puoi dire questo? Certo che è stata colpa mia...tutte le scelte che ho fatto nell’anno precedente,hanno portato a quella sera. Se non mi fossi... >> mi interrompo bruscamente. Non posso andare oltre.
<< Se non ti fossi cosa? Se non ti fossi innamorata di Spencer? >> esclama l’uomo dolcemente. Sgrano gli occhi. Robert mi prende la mano.
<< Si,lo so Alex. Ne sono al corrente..non chiedermi come,ma lo so. Posso non conoscere tutti i particolari, anche perchè Spencer non mi parla di queste cose, ma so una cosa con certezza...non è assolutamente colpa tua >> confessa l’uomo.
<< Non...non sei..non sei arrabbiato? >> chiedo titubante.
<< Arrabbiato? Perchè? Sono confuso,sorpreso e un pò disorientato...ma arrabbiato? No,mai. Non ne avrei motivo >>
<< Ho rovinato tutto,Robert... >> mormoro stancamente. L’uomo mi stringe la mano.
<< Non hai rovinato niente... >>
<< Scherzi? Il mio migliore amico ha quasi rischiato di morire dopo aver scoperto che sono innamorata di Spencer. Probabilmente non mi perdonerà mai. Idem per Spencer che,sicuramente,al momento mi odia. Ho mentito a tutti e sono scappata via,senza dare troppe spiegazioni...credi davvero che non ho rovinato niente? >> esclamo sarcastica.
<< Ok...capisco il tuo punto di vista. Alex, è vero..sono successe tante cose,tutte spiacevoli ma,Spencer non ti odia..credimi. Da quando sei andata via..non è stata più la stessa,questo perchè,al di là di tutto il casino,sentiva la tua mancanza. Aiden adesso sta bene..e sono sicuro che, prima o poi,troverà lo spazio nel suo cuore per perdonarti. Posso solo immaginare che situazione difficile sia stata per te...essere divisa tra la lealtà verso il tuo amico e l’amore verso mia figlia. Non ti giudico...nessuno lo sta facendo. L’unica persona che ti odia...sei tu. >> conclude Robert. Senza accorgermene,sento le lacrime rigarmi il viso. Quanto vorrei credere alle sue parole,quanto vorrei aggrapparmici e andare avanti. Ma non ci riesco. La strada per il perdono è ancora lunga.
<< Perchè nessuno mi ha detto di Aiden? >> chiedo con voce alterata. Vedo l’uomo agitarsi nervosamente.
<< Uhm...ecco, in realtà..è stata una scelta di tua madre... >> mormora titubante. Resto a bocca aperta. Cosa? No,non può essere...
<< Mia madre? Cosa? Ma...ma perchè? >> chiedo incredula. L’uomo si limita a fissarmi in silenzio. Sento la porta di casa aprirsi e,poco dopo,vedo spuntare mia mamma. Il suo sorriso svanisce nel momento stesso in cui vede le mie lacrime.
<< Tesoro,cosa succede? Stai bene? >> domanda preoccupata.
<< No,mamma..non sto bene. Perchè ho appena saputo che mia madre mi ha tenuto nascosto per quattro mesi il risveglio di Aiden.. >> esclamo con voce rotta. La donna impallidisce,guarda prima Robert,poi me.
<< Alex.. >> prova a dire,ma mi alzo di scatto dal divano.
<< No,non provare a scusarti o altro. Rispondi solo alla mia domanda.Perchè? >>. Mia madre fa un respiro profondo e distoglie lo sguardo.
<< Perchè sapevo che non saresti più tornata... >> sussurra tristemente. La guardo incredula.
<< Cosa...cosa significa? >> chiedo completamente disorientata.
<< Ti conosco,Alex. Sei mia figlia. So che nel momento stesso in cui avresti saputo del risveglio di Aiden,ti saresti fatta prendere dal panico,dalla paura di doverlo affrontare e non saresti più tornata... >> confessa con occhi rossi. Mi mordo il labbro. Ha ragione,probabilmente quattro mesi fa non sarei tornata. Chissà quando lo avrei fatto.
<< Questo non giustifica quello che hai fatto. Non ne avevi il diritto,mamma. E lo sai. E’ la seconda volta che decidi per me...smettila. Smettila di prendere queste decisioni senza prendermi in considerazione >> urlo disperata.
<< Alex,tesoro..ascolta...vieni qui, siediti e parliamo...ti prego >> mi supplica la donna.
<< Non ci riesco...almeno non ora. Adesso ho bisogno di stare un pò da sola,ok? Voglio..voglio schiarirmi le idee. Torno,tranquilla..ma ne ho bisogno,va bene? >> dico con più calma. Mia madre si limita ad annuire. Respiro profondamente e mi avvio all’uscita. Ho girovagato un pò per la città per schiarirmi le idee. Provo tanti sentimenti contrastanti. Sono arrabbiata,delusa,triste e stanca. Di tutto. Alla fine mi sono fermata nel parchetto dove ho trascorso la maggior parte della mia infanzia/adolescenza. Ho la testa piena di pensieri. Aiden si è svegliato, ed io sono completamente terrorizzata all’idea di vederlo. E poi,sa che sono qui in città? Avrà mai chiesto di me in questi quattro mesi? Poi c’è Spencer,non so come affrontarla...vorrei solo che mi perdonasse. E, dulcis in fundo,mia madre. Prendo la testa tra le mani e chiudo gli occhi.
<< Ed eccoti qui! Lasciami dire che sei un pò scontata >>, la voce di Peyton riecheggia fra gli alberi. La guardo distrattamente mentre si siede accanto a me.
<< Che ci fai qui? >> chiedo stancamente.
<< Diane mi ha detto della discussione...e ho pensato di venire a controllare come stai >> risponde la ragazza. Annuisco lentamente. Cala per un attimo il silenzio.
<< Mi dispiace per quello che ho detto l’altra sera... >> inizia a dire la mia amica, scuoto la testa.
<< Non dispiacerti...è tutto ok >> mormoro senza guardarla.
<< Mi dispiace anche per non averti detto di Aiden... >>. Faccio un respiro profondo.
<< Pey,è tutto ok..davvero >>. La ragazza mi guarda confusamente.
<< Non sei arrabbiata? >>
<< Non più... >> mi stringo nelle spalle per poi voltarmi verso la mia amica, << Per quanto mi abbia fatto male sapere mesi dopo del risveglio di Aiden..lo capisco. Capisco le ragioni che hanno spinto mia madre a fare questa scelta e,ovviamente,capisco le tue buone intenzioni nel voler seguire il suo pensiero >>
<< Davvero? >> mi chiede incredula Peyton
<< Si..insomma, è risaputo che non sono una che regge bene i confronti,una che preferisce scappare...probabilmente, quattro mesi fa non sarei tornata..nè ora nè..chissà. Non ero pronta,forse non lo sono neanche ora..ma sicuramente tutto questo tempo mi è servito per lavorare su me stessa...sai,per cercare di migliorare.. >> confesso timidamente. Peyton si limita a sorridere tristemente. Restiamo in silenzio per un bel pò.
<< Alex... >> mi giro verso la mia amica, << Cos'è successo? Tra te e Spencer....la sera del ballo... >>. Guardo confusamente la ragazza.
<< Scusa ma...Aiden o Spencer non ti hanno detto niente? >> esclamo incuriosita.
<< Ben poco...Spencer mi ha detto solo che è stato inevitabile e che non si sa spiegare neanche lei come è finita ad innamorarsi di te.. e Aiden,beh..lui non ne vuole parlare >> confessa Peyton. Sapere che Aiden non ne vuole parlare mi fa pensare che non mi perdonerà mai.
<< Ok... >> dico in un sospiro.
Le ho raccontato tutto. Dall’inizio alla fine. Ogni minimo particolare,ogni sentimento,paura e dubbio. E più ne parlavo, più mi rendevo conto che avrei dovuto farlo tempo prima. Ma ormai è troppo tardi. Per un momento cala un imbarazzante silenzio. Lascio che Peyton assimili tutto quello che le ho detto.
<< Mi odi...? >> chiedo sommessamente.
<< Odiarti? No..mai,Alex..ma odio il fatto che tu non abbia sentito il bisogno di parlare con me..forse,forse tutto questo non sarebbe successo.. >> risponde con sincerità la ragazza. Annuisco lentamente.
<< Forse hai ragione...ma non lo sapremo mai. Devi capire che non era mia intenzione lasciarti all’oscuro..ma era una situazione più grande di me e,che comprendeva tutti noi.Egoisticamente,ho pensato che sbrigandomela da sola..sarei riuscita a risolvere la situazione.. >> confesso tristemente.
<< O forse non volevi risolvere la situazione! >> esclama la mia amica. La guardo confusa. << Alex, sapevi benissimo in cosa ti stavi cacciando! Magari non all’inizio ma,dannazione,dopo che avete confessato i vostri sentimenti, lì era palese che sarebbe scoppiato un putiferio. E nonostante tutto,non ti sei fermata. Non hai parlato con me o con chicchessia. Hai pensato di continuare a portare avanti la tua storiella...io,non so Alex...sembra che tu abbia fatto tutto senza pensare a niente >>
<< Non è così,Pey! Credi che non mi sia fermata a pensare a quello che stavo facendo? Al dolore che avrei potuto procurare ad Aiden? Al fatto che dovevo parlarne con te? >> esclamo infastidita.
<< E allora perchè lo hai fatto? >> sbotta la ragazza.
<< Perchè la amo! Ok? Sono perdutamente innamorata di Spencer. E qualunque pensiero,dubbio o paura..veniva offuscato da lei. Dall’amore che provo per lei. So di essermi comportata di merda..ma parlare è facile,Pey! Non sai quanto ci ho provato... >> urlo con gli occhi rossi. Peyton sembra spiazzata da questa mia reazione. Si limita a fissarmi.
<< Capisco tutto,Alex...davvero. Speravo solo che avessi un pò di buon senso e avresti lasciato mia cugina fuori da tutta questa storia... >> mormora la ragazza. Chloe. Sento una fitta al petto.
<< Lo so..non volevo che fosse un altra vittima innocente in questo casino che ho creato.. >> sussurro sconsolata. La mia amica annuisce lentamente,poi si alza e mi si piazza davanti.
<< Ascolta...non ti odio. Nessuno qui ti odia,Alex. Sono arrabbiata? Si,parecchio. Ma non sono qui per dimostrarti la tua totale incapacità di fare scelte giuste..visto che ne sei già consapevole. Ma credo che tu debba fare i conti con altre persone. Non devi niente a me. Ma c’è qualcun’altro a cui devi dare delle scuse. Parla con Chloe... >> fa una piccola pausa, << E va a trovare Aiden! >> conclude con fermezza. Mi si blocca il respiro.
<< Pey... >> cerco di dire ma la ragazza mi ferma subito.
<< No,basta tirarsi indietro. Sei qui...fai quello che avresti dovuto fare un anno fa. Glielo devi >> esclama duramente. Senza aspettare una mia risposta, Peyton va via. Mi porto le mani agli occhi e inizio a piangere. Dio, sono qui da un giorno e non ho fatto altro che piangere e allontanare ancora di più le persone a cui tengo. Ottimo lavoro,Alex.

If I could turn back time (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora