CHILOMETRI

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Iniziai a correre abbastanza tardi, dopo i quarant'anni. Sono arrivata a tempo comunque per non poter fare a meno di questa dipendenza abbastanza vantaggiosa in tutti i sensi. Da allora non ho piú smesso, trá poco festeggeró i 10 anni di falcate. Quelli che non corrono potrebbero dire che è molto, e quelli che si corrono direbbero che non è molto: mi alleno 3 o 4 volte alla settimana. Incominciai con il mio gruppo del Piri (centro Escursionista di Vilasar de Mar), degli entusiasti amanti della montagna che finirono per contagiarmi un nuovo stile di vita, e anche a godere della natura, intanto che si macinano chilometri.

A quelli che mi conoscono da prima gli è parso strano che mi sia messa in questa battaglia. Neppure un indovino sagace lo avrebbe predetto. Da piccola rifiutavo la lezione di ginnastica, perché veniva imposta, come un obbligo in píu e non andava d'accordo con la mia scarsa motricità. Invece correre si che si adattava alla mia natura. Puó essere che facendo footing abbia persino cambiato anima. Non c' è'maggior stimolo che quello di fare una vita sana: mangiare bene, fare attivitá fisica e dormire meglio. Contemplare la natura che mi circonda, vedere le stelle quando esco di notte - L'Orsa Maggiore e la Stella Polare brillano nel posto loro assegnato – sono momenti preziosi ed essenziali. Spero di poter correre molti altri anni. Alcune volte vedo delle persone anziane, con molti píu anni di me, che corrono lentamente peró efficacemente, con determinazione per arrivare alla fine del percorso, senza fretta e senza distrazioni, senza la pressione a cui si sottomettono alcuni giovani. "Diventeró come loro", mi dico.

Correre mi ossigena la mente, penso meglio e le idee mi si accavallano. Se ho dei dubbi o qualche problema da risolvere, senza pensarci, mi dico "vado a correre". Devo solamente mettermi le scarpe, i pantaloncini e sono pronta.

Lo stesso succede quando ho tante cose da fare, mi ripeto "Che giorno pesante! Sono sfinita. Andró a correre". Preferisco il footing di notte, a cui fá seguito una doccia e recupero energie mentre dormo. Quando invece esco a correre di mattina, a mezzogiorno mi sento esausta e le ore del pomeriggio sono interminabili.

Una vicina mi trascinó la prima volta al Piri, concretamente alla sezione che loro chiamano Repte, composta da coloro che si preparano alla corsa di montagna Burriac Atac. Stanca di tante medicine e cure mediche per i miei forti dolori alla schiena dovuti ad una borsite subscapolare – dolori che durante anni mi limitarono fisicamente – accettai di far parte di questo gruppo, nonostante fossi delusa e sconfortata dalla vana ricerca di qualche altro metodo o artilugio che mi aiutasse nella mia prostrazione. Allora non potevo immaginare quanto sarebbe cambiato il mio ritmo giornaliero in tutti i sensi. Pochi minuti dopo aver iniziato il mio primo allenamento di gruppo, prima di arrivare al terzo chilometro, sentíi uno sconforto generale; mi mancava l'aria e decisi che questo sport non faceva per me e che stavo nel posto sbagliato. L'allenatore del Piri mi disse che dovevo fare una prova di sforzo in una clinica sportiva specializzata; credo che non avesse mai visto prima uno sfinimento cosí grande. Non ero sicura di voler fare questo controllo, peró in quel periodo ero abituata a passare da un medico all'altro e quindi lo feci e arrivai dallo specialista in medicina sportiva con tutti i risultati della prova di alta tecnologia in mano. Fú chiarissimo: mi disse che se avessi continuato con il mio inattivo e languido ritmo quotidiano si che avrei finito con avere seri problemi di salute. Era chiaro che dovevo continuare nonostante i miei dubbi. Fú cosí che passai, poco a poco, dai cinque ai dieci chilometri, e dopo alla mezza maratona, che è la mia preferita. In questo modo, e nel mio caso, l'ormone della endorfina, che il nostro organismo segrega in forma naturale quando si fá dell'esercizio fisico, ha sostituito la pregabalina, principio attivo del farmaco Lyrica che si usa per trattare il dolore neuropatico,e che dovevo prendere tutti i giorni, prima di iniziarmi al running. È comprovato, dieci chilometri mi fanno l'effetto di una pastiglia di questa carissima medicina. Sono riuscita a far funzionare il mio organismo, ho acquisito un'abitudine decisiva per la mia salute fisica e mentale.

Con l'anima divisa in tréDove le storie prendono vita. Scoprilo ora