VESSAZIONE E MACHISMO

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Una mattina di un freddo inverno svizzero uscivo per i miei allenamenti abituali con l'equipaggiamento sportivo adatto a quelle temperatura estreme, compreso un passamontagna, contenta di avere della musica nuova che avevo appena registrato in un piccolo dispositivo, senza poter sospettare che di lí a poco avrei vissuto una spiacevole esperienza. La sera prima avevo selezionato e comprato canzoni da Apple Music. Per ricordarmi delle mie origini avevo scaricato musica della selva. Avevo giá fatto abbastanza chilometri in salita nel bosco Höri, vicino a dove vivo, quando inominció a suonare la canzone La Tangarana, che conosco molto bene dalla mia infanzia. Nei primi minuti di riproduzione di questa musica ascoltai, sgradevolmente sorpresa, un corto ma indignante discorso che fá il vocalista – che non si sente prima di aver comprato la musica in Apple – su una storia maschilista di donne adultere che sono legate dai loro mariti all'albero della tangarana, e che muoiono dissanguate.

Costernata e preoccupata perché la nostra organizzazione di appoggio sociale ha questo nome, ne parlai con i miei collaboratori piú vicini; quasi tutti non vollero dare importanza al fatto dicendomi che questa "storiella" di mal gusto non è conosciuta nella zona di San Martin. In nessun modo si puó accettare che noi donne si sia bersaglio di questo tipo di messaggi denigranti, cosí che continuai investigando per poter poi denunciare questo fatto increscioso. Riusci ad identificare la casa produttrice del disco: Pachá, Danza ed abitudini della Selva, e anche l'origine del gruppo musicale, autore di questo messaggio vessatorio, che si trova a Balsapuerto, provincia del Alto Amazzone, rio Pararapuna.

Assieme ad una mia collaboratrice e amica personale abbiamo cercato di ottenere altra informazione sulla compagnia discografica, peró senza riuscirci, e con Apple è stato impossibile contattare, sembrano blindati. Non è stato pubblicato nessun indirizzo dove ci si possa rivolgere, solo ci sono dati della rete di negozi e una scheda informatica commerciale di prodotti comprati di questa marca. A quanto sembra le multinazionali hanno adottato la politica di non essere raggiungibili, cosí rimangono anonimi e appartati; meno problemi per loro che vivono in un mondo dove importano solamente i numeri ed i risultati ottenuti.

Puó un gigante come Apple pubblicare e vendere senza distinzione di sesso? Quanto tempo dovremo aspettare per non vedere piú queste distinzioni di sesso nella vita di tutti i giorni?

Incominciai allora un lungo percorso di interrogazioni: diverse lettere ad associazioni, ministeri difensori dei diritti della donna; nonostante tutto questo non ebbi una risposta chiara o un intervento concreto perché si ritirasse questa incisione con il suo dannoso contenuto.

In quei giorni, continuando con le mie ricerche in Internet che avessero relazione con Balsapuerto, non mi sorprese trovare nella chat ufficiale di questo municipio quanto segue:

- LETTERATURA AMAZZONICA - LA TANGARANA

Nella Selva si ascoltano sempre storie di donne adultere legate dai loro mariti all'albero della Tangarana, nel cui interno vivono le feroci formiche rosse, che a parte pungere, inoculano acido. Queste formiche, incitate dai colpi dati all'albero con il manico dell'ascia dal vendicatore, ricoprono immediatamente il corpo nudo della vittima , che muore dissanguata impazzendo.

Questo discorso violento e maschilista, nascosto in una canzone tradizionale o mescolato con falsa letteratura, è un attentato alla libertà e indennità sessuale delle donne. In certe società si accetta come normale, per fortuna non in tutte! Ci sono codici penali in cui contro-valori come la violenza, i maltrattamenti e le umiliazioni sono tipificati come delitto solo quando sono episodi importanti e ripetuti nel tempo. Non getteremo la spugna, dobbiamo affrontare questi messaggi di violenza, denunciandoli e manifestando il nostro rifiuto. La nostra posizione critica deve essere forte e costante. Questa vessazione deve essere perseguitata dalla legge per essere sradicata.

Dall'altra parte bisognerebbe insistere nel dibattito sui limiti della pubblicitá. Sembra quasi che i manifesti pubblicitari facciano a gara per vedere chi fá l'annuncio piú sessista del momento utilizzando molte volte la donna come oggetto di desiderio: ragazze attraenti ed esuberanti vendono di tutto, dallo yogurt ai mobili. Il prodotto non ha piú relazione con quello che trasmette la promozione, che punta di piú all'immagine sessuale che non al messaggio in sé, arrivando delle volte alla volgaritá. La pubblicitá deve incominciare a cambiare per educare positivamente.

In certe societá si stá producendo questo cambio con l'eliminazione dei ruoli: gli uomini puliscono come le donne. Lo vivo personalmente quando vedo Jan stirando o cucinando in modo naturale e quotidiano; addirittura una volta vidi mio cognato molto arrabbiato perché insistetti sul fatto che smettesse di pulire la cucina dopo un pranzo di Natale. Poco tempo fá, durante una cena organizzata dalla mia amica Maria, dove m'invita con altri studenti di tedesco, il suo fidanzato ci faceva notare orgoglioso i risultati del suo lavoro domestico e le squisitezze che ci aveva preparato.

In una delle prime presentazioni che si fecero alle autoritá e alla stampa locale degli eventi di Tangarana, a Moyobamba, mi sorpresi avendo al mio lato una ragazza molto bella con tacchi a spillo e una mini-gonna da infarto, che faceva da anfitriona. Rimase vicino a me intanto che io spiegavo la prima parte della nostra corsa sportiva solidaria. All'inizio mi sentivo scomoda con questa presenza, non sapevo bene che ruolo avesse la ragazza in questione in questo luogo. Mi sforzai per concentrarmi sulla mia spiegazione e verso la fine del mio intervento quasi non mi accorgevo piú della sua presenza. Non ci pensai piú sino a che poco dopo ascoltai che la signorina se ne era andata perché era svenuta, cosa che non mi sorprese affatto, visto che per mantenere quel fisico- seguendo le tendenze estetiche attuali – molte ragazze come lei soffrono gravi disturbi alimentari. Non ci dobbiamo sorprendere che arrivi il messaggio dei patrocinatori di questo tipo di pubblicitá, centrato nell'abbigliamento scarso di queste modelle che devono evidenziare in maniera suggestiva il logo della casa commerciale che le ha ingaggiate. Nelle successive presentazioni non ho piú visto la mia anfitriona, forse perché insistiamo che i nostri interventi pubblici si facciano d'accordo con il nostro codice di etica istituzionale. Mi sembra che ci stiamo riuscendo.

Con l'anima divisa in tréDove le storie prendono vita. Scoprilo ora