𝟞. 𝕌𝕟'𝕒𝕔𝕔𝕠𝕡𝕡𝕚𝕒𝕥𝕒 𝕖𝕤𝕡𝕝𝕠𝕤𝕚𝕧𝕒

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Pᴇᴍʙʀᴏᴏᴋᴇ

14.50 ᴘ.ᴍ.

31 ᴀɢᴏsᴛᴏ

-Cʜᴇʀʏʟ's ᴘᴏᴠ-

C:«Dunque è qui che vivi» borbottai scendendo dall'auto chiudendomi la portiera alle spalle

V:«A quanto pare» affermò lei dall'altro capo del telefono facendomi portare gli occhi al cielo mentre mi avvicinai all'ingresso «Ti ricordi cosa devi fare vero?» domandò con quella sua voce irritante

C:«Veronica per chi mi hai presa? Non sono una pivella» precisai con tono di scherno suonando al campanello per poi attendere «Bene, spero tu sappia recitare meglio di come ti vesti» affermai acida mentre un sorriso mi si stampò sul volto.

La corvina fece per rispondere ma, notando che la telecamera che dava sull'ingresso si stava spostando su di me, interruppi bruscamente la chiamata

X:«Posso esserle d'aiuto?» chiese una voce maschile al citofono.

Nel momento in cui parlò compresi immediatamente di chi si trattasse così, mi presentai

C:«Salve! Sono Cheryl Blossom una..compagna di Veronica alla Riverdale High School» spiegai con voce stridula sfoggiando il mio sorriso migliore «Sono passata per restituirle questa cosa..» affermai con disgusto mostrando all'obbiettivo un cardigan di lana viola.

Pochi secondi dopo, la serratura scattò lasciandone uscire un giovane uomo in giacca e cravatta

C:«Tenga» dissi lasciando cadere davanti ai suoi occhi la giacchetta color lavanda a terra

An:«Le è successo qualcosa?» domandò confuso piegandosi leggermente per raccoglierla.

C:«Sono solo allergica alla povertà» risposi con falso sorriso mentre l'altro si rimise in piedi spolverando con noncuranza il cardigan.

Andre continuò ad osservarmi per alcuni interminabili minuti prima di girarsi frettolosamente al suono dei tacchi di Veronica sugli scalini del salotto

An:«Dove sta andando? E come ha fatto ad uscire?» chiese in sequenza perdendo totalmente interesse verso la situazione creatasi poco prima

V:«Sto andando a prendere la cena da Pops» rispose calma fermandosi sull'ultimo gradino «E per rispondere all'altra domanda, Smithers mi ha fatta uscire dalla mia stanza molto volentieri quando ha saputo che mia madre aveva cambiato idea» disse con sorriso di sfida

An:«Cambiato idea?» domandò ironico facendo un altro paio di passi nella sua direzione fermandosi a poca distanza

V:«Esatto: controlla sulle email» lo invitò posando il gomito sul corrimano in legno mentre il suo sguardo corse a me.

Con tutta la calma di cui ero padrona, sfilai i tacchi lasciandoli a terra entrando.

Il pavimento sotto ai miei piedi era freddo ma, essendo concentrata sul mio obbiettivo, non ci diedi molta importanza.

Nel mentre l'uomo, sembrò riflettere sulle parole pronunciate della ragazza

An:«Potrai aver ingannato Smithers ma..faccio questo lavoro da molto tempo Cecilia» disse «Non puoi ingannarmi» affermò sicuro

V:«Andre, Andre..questo lo so bene» rispose la corvina accennando un piccolo sorriso per poi posare una mano sulla sua spalla «Ecco perché tutto questo mi è servito a distrarti» concluse facendo irrigidire la sua schiena di colpo.

La guardia si girò in un attimo ma, prima che potesse fare qualsiasi altra mossa, lo colpii in testa con un vaso che avevo recuperato dall'ingresso

V:«Questo di sicuro ha fatto male» disse con espressione dolorosa osservando il corpo cadere a terra.

Subito dopo si rivolse a me con disinvoltura

V:«Troviamo qualcosa con cui legarlo» affermò aprendo nel mentre la porta di uno stanzino lì di fianco

C:«Oh certo, non vedevo l'ora di rinchiudere uno sconosciuto» dissi acida prendendo a vagare per la casa.

Qualche minuto dopo portammo il tubo dell'idrante all'interno della villetta legandolo in modo stretto

V:«Su forza, aiutami a trascinarlo lì» disse girandolo orizzontalmente verso la porta

C:«Ti aspetti davvero che collabori?» chiesi limando le unghie annoiata senza alzare gli occhi da queste

V:«Mi aspetto semplicemente che tu faccia la tua parte» affermò incrociando le braccia al petto

C:«Io sto facendo la mia parte» replicai secca alzandomi dalla poltroncina su cui mi ero accomodata mentre la corvina sbuffò facendo rotolare il corpo di Andre verso la stanzetta «Ora, se non ti dispiace, vado ad accendere la macchina» conclusi riponendo la lima in borsa

V:«E io cosa dovrei fare?» chiese facendo qualche passo verso di me

C:«La tua parte, ovviamente» sorrisi falsa uscendo.

Una volta in auto, aspettai per un tempo interminabile in cui cercai di resistere dalla tentazione di cavarmi gli occhi.

D'un tratto la portiera si aprì

C:«Ce l'hai fatta» mormorai a denti stretti osservandola attraverso il riflesso dello specchietto

V:«Sai, non è così facile trascinare un uomo che pesa il doppio di me in uno stanzino da sola» mi fece notare alzando le sopracciglia «Per di più senza fare rumore» disse ricambiando lo sguardo

C:«Ti aspetti che ti dica brava?» domandai recuperando il mio rossetto rosso dalla borsa ripassandomelo sulle labbra

V:«Parti e basta» tagliò corto posando il capo sul finestrino dell'auto.

In poco tempo arrivammo a Thornhill.

Scesa dall'auto mi diressi con calma verso l'ingresso seguita da Veronica.

Prese le chiavi di casa, le inserii nella toppa

V:«Quello cos'è?» chiese la ragazza osservando una scatola mezza aperta poco distante da noi

C:«Dev'essere il mio ordine di Cherry-Cola» affermai aprendo la porta «Potresti portarle dentro?» domandai sfilando il capotto dalle spalle.

La corvina sbuffò scuotendo il capo per poi avvicinarsi allo scatolone aprendolo

V:«Cheryl..» disse estraendo da quello delle cannucce colorate «Non credo che queste siano Cherry-Cola».

➪𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞➪

𝐇𝐨𝐥𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞,

𝐄𝐜𝐜𝐨𝐜𝐢 𝐪𝐮𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨!

𝐄𝐛𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐬𝐢̀, 𝐡𝐨 𝐫𝐢𝐧𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐨 𝐀𝐧𝐝𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐢𝐧𝐨

𝐎 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨, 𝐕𝐞𝐫𝐨𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐡𝐚 𝐫𝐢𝐧𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐨 𝐀𝐧𝐝𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐢𝐧𝐨

𝐒𝐭𝐨 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐢 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐢 𝐮𝐧 𝐩𝐨' 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐡𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐝𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐥𝐮𝐧𝐠𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨

𝐈𝐧 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐜𝐚𝐬𝐨

𝐑𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞𝐫𝐚̀ 𝐢𝐧 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨!

🌲🐱🍡🛫

𝐁𝐚𝐜𝐢

-𝐄𝐥𝐢𝐍𝐨𝐑𝐢𝐬𝐨𝐟𝐟

The missing girl||BugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora