~𝕌𝕟𝕒 𝕝𝕖𝕘𝕘𝕖𝕟𝕕𝕒 𝕡𝕖𝕣𝕕𝕦𝕥𝕒 𝕟𝕖𝕝 𝕥𝕖𝕞𝕡𝕠~ (R)

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Casa del maniaco
17.05 p.m.
3 settembre
-Jughead's pov-
Mi svegliai con un forte mal di testa.
Ero legato ad una sedia in mezzo ad una stanza buia rischiarata dalla sola presenza di una candela.
Cercai di guardarmi intorno ma non ci riuscii tale era il dolore che stavo provando.
Ad un tratto la porta si spalancò lasciando spazio alla sagoma robusta di un uomo: indossava un cappuccio nero e i suoi occhi erano di ghiaccio.
Accese la luce che illuminò in un secondo la stanza dove mi trovavo e si sedette su uno sgabello di fronte a me
J:"Chi sei?"azzardai con le poche forze che avevo ancora in corpo
IV:"Penso che tu lo sappia Forsythe Pendleton Jones III"rispose sistemandosi meglio
J:"E tu come fai a sapere il mio nome?"chiesi sorpreso
IV:"Grazie ad un mio complice".
Dopo qualche minuto di silenzio mi chiese"Hai mai sentito parlare delle otto ragazze che scomparvero a Riverdale?"io annuii
IV:"E sai anche che solo una di loro si salvò giusto?"annuii nuovamente "Bene. Ora ti svelerò un piccolo segreto: vedi, il loro rapitore e assassino era mio padre, il primo Vendicatore di Riverdale. Da sempre quelle oche lo deridevano e infastidivano così, un giorno, decise di dire basta e di mettersi all'opera: le rapì una ad una e le fece soffrire lentamente prima di dargli il colpo di grazia.
Per non essere sospettato, però, dovete inscenare un ultima sparizione: quella di sua sorella ovvero l'unica sopravvissuta alla carneficina.
Io ho solo continuato la tradizione e così avrebbe dovuto fare anche mio figlio, se ne avessi avuto uno.."si alzò dallo sgabello e iniziò a girarmi intorno come un avvoltoio
IV:"E tu Forsythe ti starai chiedendo: come mai ho seguito le orme del mio vecchio? Qual'è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso? E perché ho ucciso Kim Dallas? Beh, la risposta è più semplice di quanto tu possa immaginare"non riuscivo a parlare, ero troppo stanco così decisi di farlo proseguire
IV:"Vedi..fin da quando era piccola ho nutrito subito un grande affetto per lei: stava sempre a casa mia a giocare con mia figlia, la consideravo quasi mia.
Un giorno un ragazzino la riportò a casa da scuola.
Si chiamava Dilton Doiley. Lo hai mai sentito nominare?"mi chiese.
J:"Sì, era il mio migliore amico"
IV:"Ecco dove volevo arrivare. Non aveva molti amici a scuola e pertanto, non lo ritenevo la persona più adatta a Kimmy.
Successivamente, come ben sai, il ragazzo si è suicidato.
Ecco..se non avesse accidentalmente bevuto dal bicchiere sbagliato prima di tornare a casa non sarebbe successo nulla, ma il destino a volte è crudele.."io ero rimasto a bocca aperta
J:"Sei stato tu a dargli quel bicchiere non è vero?"urlai con le lacrime agli occhi
IV:"Colpevole"ammise ridendo piano
IV:"Mentre gli anni passavano Kim cresceva in tutta la sua bellezza e alla fine avevo capito di provare qualcosa per lei così, a insaputa di mia moglie e suo padre, ci incontravamo quotidianamente al parco di Riverdale.
Eravamo innamorati, se così si potevano definire i miei sentimenti, ma dopo un anno della nostra relazione scoprì il tradimento del padre e pian piano diventò la sua ossessione.
Non era più la stessa. Non ci incontravamo più come una volta e non eravamo più così uniti finché non mi ha lasciato dicendomi di non amarmi più.
Così, decisi di fargliela pagare: manomisi il telefono della tua amica rossa e le inviai un invito alla festa.
Con mia grande sorpresa venne e da lì non mi restò altro che aspettare il momento propizio.
Dopo un paio d'ore la vidi andarsene dalla festa, così, la seguii e la rapii.
La portai qui e la legai alla stessa sedia dove tu ti trovi in questo istante"disse sorridendo inquietantemente
IV:"Le svelai che la ragione per cui suo padre era andato a letto con Penelope Blossom era perché lo avevo drogato e lasciato davanti a Thornhill e, come da piano, Penelope ne aveva approfittato..
Dopo averle detto la verità la uccisi con questo pugnale."disse estraendolo dalla tasca interna della sua giacca e mostrandomelo "Tre colpi secchi. Ovviamente, non potevo rischiare che sospettassero subito di un solo individuo, così, li assestai ogni volta con forza e angolatura diversa.
Quando scoprii e tu e la biondina vi aggiravate nei dintorni mi è sembrato giusto continuare con la fase due del mio piano: uccidere Elizabeth Cooper"sentendo il suo nome mi tirai su di scatto con la mascella serrata e i pugni stretti.
IV:"Oh, bene. Vedo che questo argomento ti interessa molto.."disse risedendosi sullo sgabello "Facciamo un salto indietro ti va? Più precisamente alla morte di Polly Cooper"
J:"Tu cosa c'entri in tutto questo? Tall boy ci aveva riferito che il suo assassino era un ghoulie.."
IV:"E infatti Forsythe, io sono uno di loro"disse aprendo l'armadio ed estraendo la loro giacca
J:"Aspetta: quindi sei stato tu quello che ha spacciato a scuola Jingle Jangle e che ha mandato quelle scatole a Thornhill?!"
IV:"Vedo che inizi a capire"
J:"Ma chi ha chiamato al telefono la polizia quel giorno al confine con il Southside?"
IV:"Oh, è stata mia figlia. Kim aveva abbandonato anche lei e voleva vendetta. È tornata dopo qualche anno che l'avevo spedita dalle Suore della Mansueta Provvidenza e devo dire che ne è valsa la pena.
Comunque, ritornando alla storia: le avevo detto di venire nel bosco per un nuovo accordo che di sicuro le sarebbe piaciuto, così, arrivò di fronte a questa casa con la sua adorata sorellina.
Sapevo che capendo la trappola avrebbe cercato di scappare, così, chiamai il mio socio che alla fine dovette fare da babysitter alla piccola bionda.
Ricordo ancora con chiarezza le sue urla mentre la trascinava via dalla sorella dopo averla vista morire davanti ai suoi occhi.
Ah, che grande momento.
Non mi preoccupai minimamente di lei poiché nessuno avrebbe creduto ad una ragazzina di tredici anni.
L'unica che le crebbe fu la madre: Alice.
La quale, non volendo che Elizabeth ricordasse tutto questo, le iniziò a somministrare delle pastiglie che in un certo senso le annebbiavano la memoria non permettendole più di distinguere il sogno dalla realtà.
Crescendo, però, l'effetto dei medicinali svanì, così, vedendola nella galleria tutta sola con te, decisi che era il momento giusto per toglierla di mezzo.
Mandai uno dei ghoulies a prenderla e la feci portare qui.
Intanto io, sapendo che di sicuro sareste tornati, portai il corpo di Kim nello stanzino e architettai tutto nei minimi dettagli.
Sfortunatamente quella bastarda di una Cooper riuscì a scappare e da lì capii che in due non ce l'avremmo mai fatta, così, chiamai dei miei vecchi contatti e mi misi di nuovo in affari con un mio vecchio socio: tuo padre Jones"a quelle parole un brivido mi percorse per tutta la schiena "Era stato lui, infatti, ad aiutarmi a trascinare via la tua ragazza quattro anni fa"
Ecco perché non gli importava che cosa sarebbe accaduto ai Serpents dopo la notizia dello spaccio ed ecco perché ultimamente si comportava in modo strano
IV:"Sai, quando sono andato a Toledo a parlare con tua madre l'avevo minacciata di uccidere la tua dolce sorellina se non avesse rapito la giovane Cooper ma chiaramente lei non acconsentì e di conseguenza dovetti rapire la ragazzina per conto mio. A proposito, ti è piaciuto il mio regalo? Sai penso che a Jellybean non servirà più nella tomba" disse sghignazzando
A quel punto gli tirai una testata.
Per tutta risposta lui si prese la mascella fra le mani imprecando e ribaltò la sedia dove mi trovavo schiacciandomi una spalla sotto il suo stivale facendomi un male assurdo.
IV:"Ora..permettimi di continuare con la mia storia.
Come ben sai ho preso altre tre ragazze di mira oltre alla tua amata: la rossa, la serpent e la piccola Lodge.
Con la serpent il mio solo obbiettivo era di ucciderla per far si che non sembrasse un solo e casuale omicidio ma una serie che avrebbe dovuto continuare ad estendersi.
Sarebbe dovuto essere compito di Penelope eliminarla ma la ragazzina aveva sentito la nostra conversazione ed era fuggita.
Le altre due invece erano collegate: il mio obbiettivo era la Lodge, la piccola Blossom era solo un mezzo che mi serviva per arrivare a lei.
Mia figlia registrò un video che ritraeva Hermione e John Dallas al Moon Light e successivamente lo mise su cassetta.
Sarebbe stato uno scandalo vederli insieme così gliela feci arrivare tramite la rossa.
Dopo aver scoperto la verità Veronica non avrebbe avuto più nessuno su cui contare e così sarebbe andata da suo fratello: Fangs un altro dei miei soci.
Mi riferiva ogni cosa lei dicesse o facesse così che io mi potessi assicurare la distruzione di quella famiglia mafiosa e impossessarmi in tutta tranquillità del traffico di Riverdale senza avere rivali"dopo aver detto ciò sollevò il piede dalla mia spalla e mi rimise in piedi "Piaciuta la favola Forsythe?"non risposi subito ma dopo qualche minuto di riflessione gli sussurrai all'orecchio
J:"Io so chi sei"di sicuro non se lo aspettava perché sgranò gli occhi e mi puntò la lama del coltello alla gola "Sai, non mi sarei mai aspettato che un uomo come te, così organizzato e attento a tutti i dettagli potesse avere un figlia talmente sciocca: è stata lei, infatti, a darci l'indizio fondamentale per smascherarvi. Ho ragione signor Muggs?"
A quelle parole fece per infilzare la lama nella mia gola ma qualcosa lo bloccò: dei passi che si avvicinavano sempre di più
Mr M:"Bene ragazzo: la tua ora non è ancora giunta ma tranquillo, soffrirai molto tra qualche minuto"così dicendo mi mise una benda davanti alla bocca e spense di nuovo tutte le luci nascondendosi nell'oscurità.

-spazio autrice-
OMG raga!! Abbiamo finalmente svelato il mistero che si celava dietro tutta la storia!
Vi sareste mai aspettati una scena così?
Chissà chi sarà l'obbiettivo del signor Muggs adesso
Ci vediamo con il prossimo capitolo
-EliNoRisoff

The missing girl||BugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora