4:Dare una mano

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Narratore pov.

Non sono passati nemmeno trenta minuti da quando Black bird e Yuki si sono rimesse in cammino per tornare a casa, parlando del più e del meno mentre l'animale cerca in tutti i modi di arraffare qualche stuzzichino dal sacchetto del Conbini, senza successo.

Succede tutto molto in fretta:

Un boato dietro di loro, proveniente da un palazzo non molto distante da dove si trovano ora. La terra che trema sotto i piedi e centinaia di persone che incominciano a urlare e scappare disperate nel senso opposto all'esplosione.

Una sensazione di oppressione che attanaglia lo stomaco, fa capire alla giovane che se ne sarebbe dovuta andare via in fretta per salvarsi, ma qualcosa le dice di rimanere, spronandola ad aiutare almeno chi era in difficoltà. Un sentimento molto forte, cresciuto negli anni, che fa a pugni con il suo senso di sopravvivenza. 

Non si tratta di un normale attacco, è qualcosa di molto peggio e questo lei lo sa bene.

Black bird si gira velocemente solo per vedere un passante, che se sta appollaiato a terra con gli occhi chiusi, pieni di lacrime e con le mani sopra la testa, aspettando inesorabilmente di essere schiacciato da un cumolo di detriti diretto verso di lei, ma che stranamente non accade.
Il malcapitato, aprendo lentamente gli occhi, si ritrova sul marciapiede, distante diversi metri da dov'era raggomitolato e non riesce a comprendere che cosa o chi l'abbia salvato da morte certa, l'unica cosa che ha sentito, è una leggera brezza travolgerlo con delicatezza.

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Black bird, scappata via di corsa, si nasconde in un vicoletto stretto che da proprio sul luogo dell'esplosione, per non farsi scoprire, cercando di riprende fiato.

"Salvare si, ma con discrezione" si ripete nella testa prendendo un fiato dopo il suo salvataggio: con uno scatto aveva raggiunto l'uomo e con uno strattone lo aveva lanciato fuori dalla portata dei massi che volavano come meteoriti, e non aveva avuto nemmeno bisogno di usare la sua unicità per farlo.

-Uh! C'è mancato poco che quel poveretto veniva schiacciato come una frittata!- dice Yuki volando davanti alla ragazza.

-Già- dice solamente la ragazza, prendendo il cellulare dalla tasca della giacca, per cercare qualche informazione che riguardasse l'attacco e fortunatamente, trova le risposte che cerca, in una live di un telegiornale locale.

-Endeavor e Hawks stanno combattendo contro un Noumu con tutte le loro forze! I civili sono già in stato di allerta e si stanno allontanando dalla zona della battaglia!- la giornalista è nervosa e impaurita mentre parla, ma capire il suo stato d'animo è facile: rimanere lì per fare la telecronaca è pericoloso, e chiunque sano di mente avrebbe paura.

Le immagini di Endeavor messo in difficoltà dal mostro nero fanno rabbrividire la ragazza, persino le sue mani si stringono in modo nervoso intorno al cellulare. Vorrebbe fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma non può. Non è ancora un hero, non ha nemmeno la licenza per poter usare le sue unicità e sarebbe potuta finire nei guai per questo, sia con la legge che con il 'Vecchietto', mettendo così a repentaglio il suo intero futuro.

La goccia che fa traboccare il vaso è il numero uno, al tappeto, disteso su un cumulo di macerie inerme e senza forze. Un'immagine orribile che le fa prendere una decisione, che forse per alcuni può sembrare stupida e suicida, ma che avrebbe aperto le porte del suo destino.

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-Yuki dobbiamo andare lì- dice decisa Black bird ricevendo uno sguardo scioccato dalla piccola foca alata.

-No non puoi! È pericoloso! potresti farti male!- urla l'animale parandosi davanti a lei e agitando le zampette.

-E cos'altro potrei fare?!-

ŁΞŦŦŁ€ βΞŘĐ ||Hawks x reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora