22: Infanzia ritrovata pt.3

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(T/n) pov.

Avere un mini Hawks che mi segue ovunque vada è a dir poco tenero ed inquietante: ho pensato di portarlo con me nel mio appartamento, così almeno se avesse avuto bisogno di aiuto ci avrei pensato io e sono alquanto sollevata nel sapere che riesca ad andare in bagno da solo, perchè non credo che sarei riuscita a sopportarlo altrimenti.

Ciò non toglie che il suo sguardo fisso su di me che sistemo alcuni vestiti nell'armadio mentre lui è in piedi al mio fianco non mi piace affatto.

-Ok, è da un'ora che mi fissi, hai intenzione di parlare o oltre agli anni hai perso anche la parola?- chiedo innervosita e lui in risposta abbassa lo sguardo e stringe il suo pupazzetto in una mano, mentre con l'altra si asciuga una lacrimuccia.

-Ok, è da un'ora che mi fissi, hai intenzione di parlare o oltre agli anni hai perso anche la parola?- chiedo innervosita e lui in risposta abbassa lo sguardo e stringe il suo pupazzetto in una mano, mentre con l'altra si asciuga una lacrimuccia

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'Forse sono stata un pò troppo dura'

In quel momento mi alzo e prendo il telefono, controllando l'ora che segna le nove passate.

-Merda è tardi! Però...Aish! Non ho voglia di cucinare!-

Visto che la mia pigrizia vince sulla mia volontà di 'procacciarmi' il cibo, scendo di sotto e chiamo il primo ristorante che mi viene in mente e ordino da mangiare, e quando finisco con l'ordine, chiudo la chiamata e torno da Hawks con dei fazzoletti.

-Scusami tanto, ho così tante cose per la mente che senza accorgermene salto i pasti- mi scuso io asciugandogli il nasino e gli occhi e non rendendomene conto, la mia telepatia si attiva da sola.

-Ora è arrabbiata con me! Ti prego non essere arrabbiata!- 

'Io? Arrabbiata? Perché mai dovrei?'

Senza che me ne accorga, una piccola lacrima solitaria lascia i miei occhi, ma non mi interessa più di tanto, l'unica cosa che mi interessa ora, è abbracciarlo forte a me.

-Povero pulcino, pensi davvero che sia arrabbiata con te?- gli chiedo io guardandolo nei suoi occhioni lucidi dorati, ma lui non dice nulla, si limita a guardarmi con le guance gonfie.

-È vero a volte mi fai...'irritare', ma di certo  non posso essere arrabbiata con te in questo momento- ciò che dico sembra calmarlo un pò ma non smette comunque piangere, e vederlo così mi fa male. Sentire il suo corpicino così piccolo fra le mie braccia mi stringe il cuore in una morsa, e mi fa sentire in colpa.

'È diventato così a causa mia e il minimo che possa fare è prendermi cura di lui'

-N-non avrei mai dovuto abbassare la guardia, è colpa mia se sei r-ridotto così, quindi non piangere!- la mia voce sta diventando impastata, ma non voglio fermarmi qui.

-P-prometto che ti farò tornare normale e che fino ad a-allora ti proteggerò io!- aggiungo infine stringendolo ancora di più a me.

'Da quando sono diventata così sincera e sdolcinata?'

ŁΞŦŦŁ€ βΞŘĐ ||Hawks x reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora