18: L'incendio pt.2

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Narratore pov.

I due eroi si mettono in posizione per attuare il piano di Black bird: Hawks a terra e la ragazza in volo, pronta ad entrare da una finestra dell'ultimo piano che si è rotta durante l'incendio.

-Pronta uccellino?!- urla il ragazzo, per poi ricevere un pollice in su come risposta, mentre la giovane fissa l'edificio con insistenza.

-Manterrò la telepatia attiva nel caso ci fossero dei problemi- conclude poi chiudendo gli occhi e sospirando pesantemente.

Inspira profondamente e per un attimo ferma il battito delle sue ali, piegandosi con il corpo in avanti per prepararsi a passare dalla finestra e solo quando sente i polmoni bruciare, sbatte le ali con tutta la forza che ha in corpo, creando un onda d'urto che spacca i vetri di ogni finestra dell'edificio.

Ogni fibra del suo corpo e delle sue ali più nere della pece le dice dove andare, cosa fare e come fare per poter portare in salvo le vittime dell'incendio il più velocemente possibile prima che accada l'inevitabile.
Il cuore non accenna a tremare, nemmeno quando le fiamme la abbracciano nella loro morsa incandescente, perché sa bene di potercela fare.
Dopotutto, era stata addestrata per questo.

~~~~

Nel frattempo, fuori dall'edificio, Hawks osserva attentamente ogni finestra, dove ha posizionato le sue piume per poter prendere al volo i civili, che la ragazza inizia a far uscire dalle finestre uno dopo l'altro.
Ad ogni persona che viene fatta uscire dalla finestra precede un fischio acuto, prodotto dalla velocità con cui vola la ragazza, che viene captato dall'eroe alato in modo che capisca da dove uscirà.

-Come va la dentro uccellino?-

-Durante un incendio, il 10% delle vittime sa come deve comportarsi, il 20% inizia a dare di matto e il restante 70% si blocca dalla paura o peggio- risponde lei, senza nessuna logica.

-Che?-

-Scusa, quando sono nervosa inizio a pensare cose strane, non ci fare caso. C'è una bambina bloccata all'ultimo piano, i suoi pensieri sono annebbiati. Credo sia svenuta...-

Il collegamento si interrompe bruscamente, il che fa preoccupare Hawks visto che subito dopo c'è una forte esplosione, forse dovuta ad una fuoriuscita di gas.
Passano dei minuti interminabili dove non si sente nulla se non il rumore del fuoco che distrugge ogni cosa sul suo cammino.

Ad un tratto una donna non fa capolino dal gruppo di vittime dell'incendio, con un espressione di puro terrore e le lacrime agli occhi.

-Mia figlia è ancora lì dentro!- urla lei, tentando di avvicinarsi all'edificio ma viene fermata dai poliziotti e dai vigili del fuoco arrivati proprio in quel momento.

Hawks per un attimo pensa di buttarsi nel fuoco per andare a cercare Black bird ma prima che possa farlo, vede un bozzolo nero lanciarsi fuori da una finestra, iniziando una caduta stile meteorite, fermata ovviamente dalle sue piume rosse, che si appigliano in diversi punti dell'uovo nero, per rallentargli la caduta.

Non appena tocca terra quest'ultimo si schiude, rivelando la figura della (c/cp), che porta qualcosa in braccio, coperto però dalla sua giacca rosa.
La ragazza tossisce e si toglie gli occhiali protettivi, allontanandosi il più possibile dall'edificio e quando si trova vicino all'ambulanza arrivata poco prima, abbassa di poco il tessuto, mostrando così il corpo di una bambina, con le guance leggermente sporche di fuliggine, che dorme beata praticamente attaccata al costume della ragazza.

Non appena la donna che poco prima stava urlando vede la piccola, corre a perdifiato verso Black bird, che per tutto il tempo ha mantenuto le ali aperte e un espressione intenerita verso la piccola, invece l'eroe alato, la guarda con un sorriso...diverso. Un sorriso di ammirazione.

L'aveva sottovalutata dal primo momento che l'aveva vista in quel vicolo, ferita e incapace di combattere, ma vederla davanti a lui, con le ali spiegate, con la faccia sporca di polvere e un sorriso imbarazzato per via dei civili che l'hanno accerchiata per ringraziarla dell'aiuto, gli ricorda un angelo protettore, un barlume che con il tempo, sarebbe diventata la nuova luce della speranza.

~~~~

(T/n) pov.

-Grazie per aver salvato mia figlia, signorina...-

-Black bird- rispondo io.

Questa donna è così felice e sollevata che mi fa battere il cuore dalla gioia; è una cosa stupida lo so, ma sentire una persona che mi ringrazia per averla salvata è una bellissima sensazione, e  quello che ho sempre desiderato da quando ho deciso di diventare un hero.

-Ehy uccellino!- urla Hawks dandomi una pacca sulla spalla, talmente forte da sbilanciarmi, e se mettiamo anche il peso extra delle mie ali, si arriva al risultato di me che cado di faccia sulla terra.

'Stupendo'

Mi rialzo come se non fosse successo niente e mi giro verso Hawks, fulminandolo con lo sguardo.

-Che c'è?-

-Sei stata brava! Molti altri eroi ci avrebbero pensato due volte di buttarsi nel fuoco, ma tu no!- dice tutto pimpante, facendomi arrossire per il disagio.

-Si, diciamo che il fuoco non mi spaventa più di tanto- rispondo io guardando altrove.

-E allora cosa ti spaventa?- a quella domanda inizio un vero e proprio viaggio mentale, alla ricerca della risposta.

'Di certo non posso dirgli che mi spaventa il solo pensiero di lui arrabbiato' decisamente non posso, per cui opto per la seconda scelta.

- Endeavour e il Vecchietto-

-Davvero?- chiede scettico.

-Già- rispondo io, guardandomi il costume notando solo ora che non ho la giacca e che ho il petto scoperto e di questo se ne è accorto anche Hawks, lo si nota da come mi fissa.

'Giusto, ho dato la giacca alla bambina che ho salvato. Iniziavo ad abituarmici'  penso malinconica, finché non sento qualcosa che mi strattona le ali da dietro e quando mi giro, trovo proprio la piccoletta, con in mano il mio giubbetto, che mi fissa con un sorriso a trentadue denti.
Non sapendo cosa fare, guardo Hawks per avere una risposta ma lui fa segno di cucirsi la bocca e guarda altrove.

Non avendo altre soluzioni, mi abbasso alla sua altezza, piegandomi sulle ginocchia.

-G-grazie per avermi s-salvata B-Bl-bl...- non riesce a dire il mio nome e la per la tenerezza mi viene spontaneo dirgli:

-Puoi chiamarmi uccellino se vuoi- alle mie parole sia la piccola che il biondo al mio fianco rimangono sorpresi e sorridono.

La più piccola mi abbraccia di getto, cosa che ricambio dopo un pò di titubanza, mentre Hawks invece mi sorride teneramente.

-Grazie uccellino! Sarai per sempre la mia eroina preferita!- conclude poi, ridandomi la giacca e correndo verso sua madre, ridendo come non mai.

Presa alla sprovvista da quelle poche e semplici parole, mi blocco come una statua, mentre i suoni intorno a me diventano ovattati. Sento solamente il suono del mio cuore rimbombarmi nelle orecchie.

'Io? La sua eroina preferita?'

-Hawks-

-Si uccellino?-

-Secondo te potrò mai diventare l'eroina preferita di qualcuno?-

Il ragazzo in risposta mi sorride in modo tenero, dopodiché ride e mi pizzica il naso, facendomi alzare di scatto per lo spavento.

-Ahi! Ma che ho detto di male!?- sbotto innervosita

-Hai fatto una domanda stupida- risponde lui con nonchalance.

-E perché mai dovrebbe essere stupida?- chiedo io massaggiandomi il naso dolente.

-Perché tu SARAI l'eroina preferita di tutti-

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Il 28 Maggio 2020 muore il mio gatto Kira, di un anno e mezzo, lo stesso giorno in cui ho iniziato a scrivere questo capitolo.

Grazie tante mondo.

ŁΞŦŦŁ€ βΞŘĐ ||Hawks x reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora